Arriva una notizia che non farà per nulla piacere a diversi italiani, che saranno costretti a restituire tutti i soldi di un bonus specifico. Quale?
Indipendentemente se è stato motivo di euforia o frustrazione, l’amatissimo bonus Renzi si è trasformato in fonte di angoscia per numerose persone.
È stato salutato da alcuni come il più ampio sforzo di ridistribuzione della ricchezza mai visto in Italia. Tuttavia, i critici l’hanno liquidato come un semplice stratagemma politico.
Tuttavia, il bonus di 80 euro, attuato dall’amministrazione Renzi nel 2014, si è riflesso sui guadagni di 11,3 milioni di dipendenti.
Per poter beneficiarne le persone dovevano avere un reddito mensile inferiore a 1.500 euro.
Originariamente uno stanziamento di 80 euro, poi portato a 100 euro, era riservato esclusivamente a persone con redditi bassi.
L’intenzione alla base di questa iniziativa era offrire assistenza a un particolare gruppo demografico. Tuttavia, a partire dal 2022, il regolamento relativo a questo bonus ha subito modifiche.
Inizialmente il bonus ha subito delle modifiche con lo spostamento della maggioranza e, successivamente, è stato completamente eliminato.
Questo cambiamento di policy riguarda due distinte categorie di individui e l’impatto di questi cambiamenti si farà sentire nell’arco di due anni.
Problemi col bonus Renzi: quali?
Esistono due categorie distinte di dipendenti in base al loro reddito annuo. La prima categoria comprende coloro che guadagnano fino a 15.000 euro all’anno.
Gli individui che rientrano in questa categoria possono completare con sicurezza il loro modulo 730 senza preoccuparsi di complicazioni impreviste.
Inoltre, hanno ricevuto un bonus permanente per un totale di 1.200 euro. La seconda categoria, invece, pone potenziali spiacevoli sorprese per i soggetti che non si sono adeguatamente informati tempestivamente.
Questi individui rientrano nella categoria dei lavoratori con un reddito annuo compreso tra 15.000 e 28.000 euro.
È questo gruppo che sarà responsabile del rimborso. Sfortunatamente, le notizie inquietanti potrebbero arrivare dopo che hai già presentato la dichiarazione dei redditi.
Tuttavia, esiste un metodo per evitare confusione. È presente, in verità, uno strumento per stabilire se sei tra gli obbligati a restituire il bonus all’Agenzia delle Entrate.
Chi dovrà restituire tutti i soldi del bonus Renzi
Nella valutazione del modello 730 è importante tenere conto di due informazioni: le detrazioni complessive comunicate al fisco e l’importo lordo dovuto.
Se le detrazioni sono inferiori all’importo dovuto, il contribuente può trattenere il bonus. Tuttavia, se le trattenute superano l’importo dovuto, il bonus viene restituito.
Lo scopo di tale disposizione è quello di garantire che i soggetti all’interno di questa fascia di reddito non debbano pagare nulla combinando i benefici di entrambe le detrazioni e del bonus. Ci sono alcune categorie che hanno un risultato predeterminato, si potrebbe dire.
Lo stesso modello si applica alle persone che mancano di competenza. In particolare, si tratta di individui che rientrano nella categoria dei redditi più bassi, con un reddito annuo lordo inferiore a 8.174 euro.
Questi individui sono quelli che ricevono la maggior quantità di detrazioni e altre forme di assistenza.
Tuttavia, anche questo gruppo sarà soggetto alla stessa regola. Se le detrazioni totali superano l’importo dell’imposta lorda dovuta, dovranno rinunciare al bonus. Questo perché il bonus non gli appartiene di diritto e deve essere restituito.
In alcuni casi, i contribuenti possono trovarsi nella condizione di dover restituire il bonus a causa di una situazione in cui il datore di lavoro lo ha erroneamente inserito in busta paga dopo che la nuova normativa per il 2022 era già entrata in vigore.
Sfortunatamente, alcune aziende non sono state in grado di apportare gli adeguamenti necessari in tempo.
Di conseguenza, questi contribuenti sono ora obbligati a rimborsare l’importo del bonus, a vantaggio del fisco, ossia dell’Agenzia delle Entrate.