C’è un trucco considerato infallibile per scoprire a chi appartiene un terreno abbandonato. Andiamo a scoprirlo.
Se ti ritrovi a contemplare l’acquisto di un lotto libero adiacente, ci sono vari scenari che potrebbero suscitare il tuo interesse.
Tuttavia, se non conosci personalmente i proprietari, le seguenti linee guida ti aiuteranno a individuarli e potenzialmente a finalizzare la transazione.
In mezzo alla crisi pandemica, numerose persone e famiglie hanno sperimentato un riaccendersi di apprezzamento per la vita nelle piccole città.
Di conseguenza, molti hanno preso la decisione di trasferirsi in quella che una volta era solo una residenza per le vacanze nelle zone rurali.
Tuttavia, quando ci si stabilisce in una dimora permanente, sorge inevitabilmente la necessità di spazio aggiuntivo.
È durante questo periodo che può sorgere il pensiero che l’appezzamento di terreno adiacente sia disponibile per l’acquisto.
Sebbene possa sembrare illogico, ci sono numerosi appezzamenti di terreno sparsi in tutta la nazione che potrebbero essere classificati come abbandonati o trascurati.
Si tratta di appezzamenti di terreno i cui proprietari sono probabilmente all’oscuro della loro esistenza o, in alcuni casi, completamente ignari della loro proprietà, con conseguente crescita eccessiva di erbe infestanti o trasformazione in pascoli improvvisati.
Se sei interessato ad acquisire una di queste proprietà, c’è una serie specifica di passaggi da seguire che faciliterà l’acquisizione della trama desiderata.
Quanti terreni abbandonati ci sono in Italia?
L’Italia ha una quantità significativa di terreni agricoli incolti o abbandonati, pari a circa 3,5 milioni di ettari.
Questi ettari sono rimasti improduttivi per un minimo di tre anni. Negli ultimi 25 anni, il nostro Paese ha registrato una tendenza preoccupante, con la scomparsa di circa il 28% delle terre coltivate, lasciando solo 12,8 milioni di ettari rimasti.
Questa perdita ha avuto un impatto profondo. In primo luogo, ci sono le implicazioni economiche, in quanto i soli terreni abbandonati tra il 2012 e il 2019 hanno comportato una perdita di 3,7 milioni di quintali di prodotti agricoli.
Inoltre, ci sono conseguenze sull’occupazione e un calo della produzione. Notevoli, infine, gli effetti ambientali, derivanti dalla scarsa manutenzione del territorio e dal degrado.
Ciò è particolarmente significativo se si considera che il 91% dei comuni italiani è a rischio frane e alluvioni.
Fortunatamente, negli ultimi anni c’è stato un notevole spostamento verso un maggiore apprezzamento per l’agricoltura, in particolare tra le giovani generazioni.
È incoraggiante vedere un aumento delle opportunità di lavoro nel settore agricolo, con un aumento significativo del numero di agricoltori di età inferiore ai 35 anni, che ha superato l’8% negli ultimi cinque anni.
Molte persone scelgono di tornare all’agricoltura come mezzo per affrontare il degrado ambientale, l’inquinamento e l’esaurimento insostenibile delle risorse naturali.
Questo cambiamento è spesso accompagnato dalla richiesta di un nuovo approccio alle pratiche agricole.
Terreno abbandonato: ecco in che modo scoprire a chi appartiene
Ci sono numerosi fattori che possono contribuire alla comparsa di terreni abbandonati. Uno scenario possibile è quando la terra diventa parte di un patrimonio, ma gli eredi o beneficiari non sono a conoscenza della sua esistenza.
In passato, non era raro che le transazioni fondiarie fossero condotte senza un’adeguata documentazione o procedure legali, spesso basandosi esclusivamente su accordi informali sigillati con una stretta di mano.
Per conoscere le circostanze che circondano qualsiasi proprietà abbandonata, il primo passo è individuarla sulle mappe catastali.
Ciò può essere ottenuto ottenendo una visura catastale collegata al numero di particella specifico associato alla mappa catastale della regione.
All’interno della visura catastale vengono evidenziate le informazioni anagrafiche del proprietario, insieme a tutti i dati pertinenti relativi al terreno.
Quando si esegue una visura catastale, è possibile che non siano disponibili tutti i dati necessari per raggiungere il proprietario dell’immobile.
In tali casi, diventa necessario rivolgersi all’Anagrafe Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per raccogliere informazioni rilevanti.
Ciò include determinare se il potenziale proprietario è deceduto e identificare gli eredi legittimi per stabilire un contatto.
Inoltre, è importante condurre un’indagine separata presso l’ufficio anagrafe del comune in cui risiedeva il defunto per garantire che non vengano trascurate ulteriori informazioni.
Attraverso l’ufficio del registro, è possibile individuare e contattare i figli del defunto, altri eredi o eventuali parti interessate.