Assegno mensile dall’INPS per coloro che soffrono di queste 7 patologie. In questo articolo ne parleremo con dovizia di particolari.
Nel corso della propria esistenza, il fisico umano può incontrare disturbi e sfide che possono ostacolare gli individui a vari livelli, limitando così la loro qualità complessiva della vita.
In Italia esiste un quadro di sicurezza sociale completo per affrontare diversi scenari in cui tali patologie hanno il potenziale per ostacolare la traiettoria di vita degli individui.
Le agevolazioni dell’INPS
Sono infatti disponibili metodologie che consentono di verificare la presenza di un disturbo che sconvolge in modo significativo il funzionamento quotidiano di un individuo.
Nel caso in cui venga rilevata una tale condizione, l’istituto offre uno stipendio mensile per sostenere l’individuo affetto dalla malattia diagnosticata e motivata.
L’iter per la conferma della presenza di una patologia è chiaramente delineato nelle leggi di riferimento e, una volta ottenuta la documentazione ufficiale, è possibile richiedere le agevolazioni tramite l’INPS.
Assegno mensile dall’INPS per queste patologie
In genere, le organizzazioni sanitarie pubbliche locali sono coinvolte nelle procedure. All’interno del regno dei disturbi, ci sono anche numerose condizioni che hanno un impatto sul sistema digestivo. Eccoli di seguito:
- Cirrosi epatica di classe C di childpugh: è un metodo impiegato in contesti clinici per valutare la gravità e la probabilità di morte in individui con diagnosi di cirrosi epatica. Originariamente sviluppato per scopi chirurgici, questo sistema di classificazione è stato utilizzato per determinare l’idoneità dei pazienti all’intervento chirurgico in base alla loro funzionalità epatica residua. Nella pratica medica contemporanea, la classificazione Child-Pugh viene utilizzata per prevedere con precisione i tassi di mortalità dei pazienti in stadi avanzati di malattie epatiche croniche, inclusa la cirrosi. Nei casi di cirrosi è prevista una percentuale di invalidità compresa tra l’81 e il 100%.
- Stenosi esofagea: è una condizione caratterizzata dalla riduzione del diametro dell’esofago dovuta alla formazione di tessuto cicatriziale. Questa condizione può essere causata da vari fattori come l’ingestione di sostanze corrosive come detersivo per piatti, cicatrici chirurgiche derivanti da procedure come l’atresia esofagea o il reflusso di acidi gastrici dallo stomaco nell’esofago, noto anche come reflusso gastroesofageo. Nei casi in cui gli individui dipendono dall’alimentazione continua di liquidi, è prevista una percentuale di disabilità dal 71 al 100 percento.
- Malattie infiammatorie di III e IV classe croniche intestinali: in queste patologie rientrano il morbo Crohn e colite ulcerosa. Nel corso degli ultimi tre decenni, la prevalenza globale di IBD ha registrato un aumento significativo dell’85%, con circa 7 milioni di persone colpite in tutto il mondo. Solo in Italia si stima che attualmente circa 250.000 persone ne soffrano. L’IBD tende a colpire le femmine leggermente più frequentemente rispetto ai maschi e generalmente si manifesta clinicamente tra i 15 ei 45 anni. La legislazione che circonda questa condizione garantisce prestazioni di invalidità che vanno dal 61 al 100 percento.
- Cirrosi epatica di classe B di childpugh: la percentuale di disabilità per questa patologia è tra il 61 e l’80%. Questa disabilità è determinata sulla base di un punteggio di malattia compreso tra 7 e 9.
- Sindrome da malassorbimento enterogeno causata da condizioni stenotiche e/o infiammatorie nel pancreas o nell’intestino, o come risultato di resezione chirurgica: viene riconosciuta una percentuale di invalidità dal 61 all’80%.
- Trapianto intestinale: prevede il trapianto dell’intestino e viene assegnata una percentuale di invalidità che va dal 61 al 100%.
- Trapianto di fegato: il livello di disabilità è compreso tra il 61 e il 100%.
Infine, quando si presenta un caso di stenosi esofagea con blocco significativo che richiede una gastro/enterostomia, l’individuo coinvolto avrà una disabilità del 100%.