Secondo il Codice della strada, dopo le 19 scatta l’obbligo di intraprendere una particolare azione alla guida. Chi non lo fa rischia 3 punti sulla patente.
La domanda su quando utilizzare i fari anabbaglianti è comune. Quando è necessario tenere gli abbaglianti accesi durante la guida e quando possono essere spenti?
Le luci di posizione sono sufficienti in alcuni casi? Inoltre, l’impatto dei fari sul consumo di carburante di un’auto è spesso motivo di preoccupazione.
Con diversi tipi di luci e regolamenti in evoluzione, può essere difficile muoversi tra le regole che riguardano i fari.
Per capire quando è appropriato utilizzare gli abbaglianti rispetto agli anabbaglianti durante la guida, è imperativo avere una solida comprensione delle distinzioni tra tutte le opzioni di illuminazione disponibili.
Differenze tra anabbaglianti, abbaglianti e luci di posizione
La più debole di queste opzioni sono le luci di posizione, giustamente chiamate per la loro funzione primaria: aumentare la visibilità della nostra auto piuttosto che illuminare l’ambiente circostante.
Lo scopo di queste luci è quello di rendere il nostro veicolo identificabile da altri conducenti, soprattutto quando parcheggiato sul ciglio della strada dopo il tramonto.
I fari più importanti e utilizzati di frequente sono gli anabbaglianti, che di solito sono obbligatori. Queste luci sono specificamente progettate per illuminare la strada davanti al veicolo.
La loro funzione principale è garantire che il conducente possa essere facilmente riconosciuto durante la notte, senza causare alcun disagio visivo agli altri conducenti.
I fari anabbaglianti sono appositamente progettati per assolvere a questo scopo, utilizzando lampade con un wattaggio inferiore e un orientamento angolato, garantendo così che anche durante la guida in galleria o di notte, il conducente non arrechi alcun disturbo al traffico in arrivo.
I fari abbaglianti hanno due funzioni principali. Uno è quello di migliorare la visibilità durante la guida notturna su strade rurali prive di illuminazione pubblica. L’altro è segnalare un pericolo o un problema a un altro conducente, fungendo da sostituto del clacson.
Facciamo riferimento al Codice della Strada per comprendere la necessità di utilizzare gli anabbaglianti durante la guida.
Gli anabbaglianti hanno lo scopo di illuminare il percorso davanti a noi, pur essendo premurosi nei confronti degli altri conducenti senza causare alcun inconveniente.
Le normative vigenti impongono di utilizzare sempre le luci anabbaglianti durante la guida, indipendentemente dal fatto che si tratti di una strada urbana o extraurbana.
Bisogna tenere gli anabbaglianti accesi dall’ultima luce prima del tramonto fino all’alba. Questo periodo è definito da mezz’ora dopo il tramonto a mezz’ora prima dell’alba, durante il quale è indispensabile tenere accese sia le luci di posizione (per segnalare la presenza del veicolo) che quelle anabbaglianti (per garantire una visione nitida).
Rischio multe salate e 3 punti in meno sulla patente
È importante sottolineare che, a seguito della recente normativa, l’utilizzo delle luci anabbaglianti nelle ore diurne è ormai obbligatorio sulle strade extraurbane, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche.
Ciò vale anche nel passaggio dalla viabilità urbana a quella extraurbana, dove l’uso degli anabbaglianti è obbligatorio anche nelle ore diurne.
Lo stesso obbligo vale anche all’interno dei centri abitati quando la visibilità è compromessa da neve o pioggia.
Coloro che guidano con i fari spenti o non funzionanti incorreranno senza dubbio in sanzioni. Se i conducenti trascurano di accendere i fari durante le ore diurne al di fuori di un’area popolata, possono essere multati tra 41 e 169 euro, oltre a perdere un punto dalla patente di guida.
Chi sarà sorpreso alla guida con una o più luci anabbaglianti non funzionanti sarà invece soggetto a una multa più severa che va da 87 a 344 euro.
L’uso degli abbaglianti
Spostiamo ora la nostra attenzione sui fari abbaglianti, noti anche come luci di guida, dopo aver discusso i requisiti per le luci anabbaglianti.
Queste luci hanno due scopi: come segnalazione durante la guida, ad esempio per segnalare rallentamenti o pericoli, e per migliorare la visibilità su strade extraurbane poco illuminate rispetto alle luci anabbaglianti.
Tuttavia, è fondamentale notare che l’uso degli abbaglianti quando ci si avvicina ad altri veicoli sulla strada è severamente vietato.
Non appena incontri un altro veicolo o un’auto che sopraggiunge, devi spegnere immediatamente le luci di marcia per evitare di accecare l’altro conducente.
L’uso degli abbaglianti è consentito e obbligatorio in situazioni in cui l’illuminazione stradale è inadeguata e non sono presenti altri utenti della strada.