Belle notizie per questi lavoratori che prenderanno un ricco bonus in busta paga

Arrivano delle ottime notizie per alcune categorie di lavoratori: ricco bonus in busta paga. A quanto ammonta? Quando verrà erogato?

busta paga in mano
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A partire dal 1° luglio 2023 e fino alla fine dell’anno, gli insegnanti riceveranno un aumento di stipendio.

Questo sviluppo è una diretta conseguenza del Decreto Lavoro, noto anche come decreto n.48/2023, emanato il 4 maggio di quell’anno.

Analogamente, ciò vale per la retribuzione del personale ATA della scuola e ogni dipendente privato e pubblico ​​che risponde a criteri specifici.

La domanda che si pone è fino a che punto aumenteranno le buste paga degli insegnanti, a partire dal 1° luglio.

In primo luogo, è importante tenere presente che l’aumento del salario degli educatori è da attribuire alla riduzione del carico fiscale, aumentato di ulteriori 4 punti percentuali in confronto a quanto previsto dall’articolo 1, comma 281, della Legge di Bilancio 2023.

In un recente messaggio dell’Inps del 4 maggio con il numero 1932, anche loro hanno offerto indicazioni sulle nuove leggi.

Nonostante ciò, gli educatori stanno ancora anticipando la retribuzione aggiuntiva promessa per quest’anno. La retribuzione, nota come emolumento accessorio, non è stata percepita in rate mensili come previsto.

A partire dal 1 luglio 2023, vale la pena esaminare l’importo esatto e il modo in cui aumenteranno gli stipendi degli insegnanti.

È importante tenere presente che non tutti gli insegnanti percepiscono lo stesso stipendio, che varia a seconda di fattori quali il tipo di contratto, gli anni di servizio, il livello e l’ordine di istruzione in cui insegnano.

Belle notizie per questi lavoratori dal 1° luglio 2023

Grazie alla recente diminuzione dovuta al taglio del cuneo fiscale, l’aumento salariale per gli insegnanti sarà sensibile a partire dal 1° luglio 2023.

L’INPS ricorda che l’articolo 39, comma 1, del decreto Lavoro, recante “Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro”, precisa che a partire dal 1° luglio e fino al 31 dicembre 2023 è previsto un aumento del 4% dell’esenzione sulla quota dei contributi previdenziali per invalidità, vecchiaia e superstiti a carico del lavoratore, determinata ai sensi dell’art. articolo 1, comma 281, della legge 29 dicembre 2022, n. 197.

Tale incremento non inciderà ulteriormente sulla maturazione della tredicesima mensilità e rimarrà invariata l’aliquota per il calcolo delle prestazioni pensionistiche.

Busta paga
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L’atto di ridurre la differenza tra le tasse riscosse sui dipendenti e la quantità di denaro che effettivamente ricevono è comunemente indicato come “taglio del cuneo fiscale”.

Questa manovra si ottiene esentando una parte dei contributi versati dai lavoratori, misura che era già prevista dalla Legge di Bilancio 2023 e che è stata aumentata di 4 punti percentuali.

L’attuale manovra finanziaria, entrata in vigore il 1° gennaio, prevede che l’esenzione si rifletta nelle buste paga sia degli insegnanti che degli altri lavoratori.

Ipotizzando che lo stipendio imponibile sia parametrato su base mensile per tredici mensilità e non superi la soglia mensile di 2.692 euro, con una tredicesima mensilità aggiuntiva per dicembre, c’è la possibilità di una maggiorazione del 2%.

Se la retribuzione mensile imponibile per tredici mensilità non supera la somma mensile di 1.923 euro, più la tredicesima di dicembre, è prevista una maggiorazione di tre punti percentuali.

Di quanto sarà l’aumento?

Come previsto, il decreto Lavoro ha comportato un aumento del 4% della riduzione del carico fiscale, senza alcun impatto aggiuntivo sulla maturazione della tredicesima.

Ciò ha portato a un nuovo aumento salariale per gli insegnanti a partire dal 1° luglio 2023, nonché per i dipendenti del settore pubblico e privato. È stata riconosciuta anche l’esenzione dei contributi.

Per stipendi mensili che non superano i 2.692 euro, e per uno stipendio annuo lordo di 35mila euro, c’è la possibilità di un aumento del 6 per cento.

Bonus busta paga
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Per i soggetti con retribuzione annua lorda non superiore a 25mila euro e retribuzione mensile non superiore a 1.923 euro si registra uno scostamento fino a 7 punti percentuali.

Secondo il messaggio pubblicato sul sito ufficiale dall’INPS, è importante sottolineare che la recente modifica normativa non impatterà sulla maturazione della tredicesima mensilità.

Nel dettaglio, di quanto sarebbe l’aumento dello stipendio mensile degli insegnanti rientranti nei parametri retributivi che sono stati previsti dal decreto?

Quando arriva l’aumento?

Appena varato il decreto Lavoro, Il Sole 24 ore ha fornito una dettagliata spiegazione in merito all’aumento di stipendio per i dipendenti pubblici e privati, compresi gli insegnanti.

Per una retribuzione annua lorda fino a 25mila euro, l’aumento ammonta a 96 euro per un arco di cinque mesi, che si conclude a novembre.

Per un totale di cinque mesi, con inizio immediato e fine novembre, l’aumento è di 99 euro al mese. L’offerta è rivolta a chi ha un reddito annuo lordo non superiore a 35mila euro.

L’aumento della busta paga, pari a quasi 100 euro, è comprensivo dei benefici precedentemente maturati dalla riduzione del carico fiscale conseguente all’attuazione della Legge di Bilancio.

Per quanto riguarda le persone che hanno avuto un aumento di stipendio di 40 euro, possono aspettarsi un ulteriore aumento di 50 euro a luglio. Ciò vale anche per i compensi percepiti dagli educatori.

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