Si può sempre fumare negli spazi all’aperto? In tutti questi casi non è più lecito

È consentito fumare negli spazi all’aperto in alcuni casi? Per rispondere in modo certo, è opportuno guardare cosa dice la normativa in merito.

Fumare all’aperto
Fumare all’aperto – Oipamagazine.it

Le abitudini del fumo in Italia hanno subito cambiamenti significativi dall’introduzione di norme più severe sul fumo indoor.

In precedenza, era consentito fumare all’interno di locali al chiuso come pub, bar e ristoranti, ma ora i fumatori devono giocoforza fare la loro “pausa fumo” all’esterno. Tuttavia, ci sono anche notevoli cambiamenti nelle pratiche del fumo all’aperto.

Divieto di fumare: cosa dice la legge?

Il divieto di fumare nei luoghi pubblici e nei luoghi di lavoro al chiuso è previsto dall’articolo 51 della legge n. 3 del 16 gennaio 2003, intitolato “Tutela della salute dei non fumatori”.

Tale legge individua anche eccezioni per le aree private inaccessibili al pubblico o agli utenti, e nelle aree destinate ai fumatori e contrassegnate come tali.

A partire dal 2013 è stato dichiarato chiaramente il divieto di fumare nelle aree all’aperto, comprese quelle convenzionate con le scuole.

Divieto di fumare
Divieto di fumare-oipamagazine.it

Tale divieto è descritto dall’articolo 4 del decreto legislativo 9/12/2013, n. 104, che aggiunge un ulteriore comma al già citato articolo 51, legge 16 gennaio 2003, di cui al comma 1 si applica anche agli spazi all’aperto convenzionati con istituti scolastici sia statali che privati”. È importante notare che non è consentito fumare né nelle aree internenei cortili collegati alle scuole”.

Nel 2016 è stato finalmente introdotto il divieto di fumare all’aperto negli ospedali, negli ospizi e nelle case di cura.

Questa legge è stata adottata in quanto l’Italia ha aderito alla Direttiva Europea 2014/40/UE. Decreto Legislativo n. 6 del 12 gennaio 2016 ha introdotto due nuovi divieti, tra cui:

  • è vietato fumare a bordo di un autoveicolo in presenza di donne in stato di gravidanza e minori;
  • è vietato fumare nelle aree esterne degli ospedali pediatrici e degli istituti medico-scientifici (IRCCS), nonché nelle aree esterne di specifici reparti di pediatria, ginecologia, ostetricia e neonatologia.

Il divieto di fumare negli spazi all’aperto in Italia

All’inizio dello scorso anno, la discussione sui pericoli del fumo passivo e sul divieto di fumare all’aperto si è fatta sempre più accesa.

Il sindaco Beppe Sala di Milano propone una serie di iniziative per valorizzare l’ambiente e salvaguardare la salute degli abitanti della città.

Entro il 2030 il sindaco si è posto l’obiettivo di rendere il capoluogo lombardo completamente privo di fumo.

Nell’ambito del nuovo regolamento sulla qualità dell’aria entrato in vigore nel gennaio 2021, sono state implementate diverse misure, tra cui il divieto di fumare all’aperto, anche negli spazi aperti, se le persone si trovano entro un raggio di 10 metri.

Questo divieto si applica a vari luoghi pubblici come fermate dei mezzi di trasporto, parchi, aree cani, cimiteri, stadi, impianti sportivi e code per accedere a servizi comunali o musei.

Fumare negli spazi all'aperto
Fumare negli spazi all’aperto-oipamagazine.it

L’obiettivo finale è quello di seguire l’esempio di New York, che ha proibito il fumo all’aperto in città dal 2011, ed estendere il divieto a tutte le aree pubbliche all’aperto entro il 2030.

Nel primo mese del 2020 sono stati diversi i senatori della maggioranza che hanno presentato una proposta per vietare il fumo nelle aree all’aperto ovunque.

Il disegno di legge, proposto inizialmente dal senatore Audidino del Movimento 5 Stelle, mirava a vietare il fumo in diversi luoghi all’aperto, tra cui:

  • gli spazi all’aperto di pub, bar e ristoranti;
  • spiagge e lidi;
  • parchi pubblici, campi da gioco e giardini.

La legislazione proposta mirava a regolamentare il fumo nelle aree pubbliche come i palazzetti dello sport e gli stadi.

Inoltre, il disegno di legge prevedeva il divieto di fumare nelle pubbliche piazze durante eventi e spettacoli, nonché sui binari dei treni e alle fermate di autobus e tram.

Il fumo sarebbe stato vietato anche in prossimità di monumenti pubblici che rivestono un significato storico o artistico.

Le ultime novità in Italia

Attualmente, non vi è alcun divieto a livello nazionale di fumare nelle aree pubbliche, ma ci sono indicazioni che la legislazione stia progredendo in quella direzione.

Tuttavia, diverse amministrazioni locali hanno deciso di attuare un divieto di fumo negli spazi all’aperto al fine di salvaguardare la salute dei non fumatori.

Nel comune di Alghero, situato in Sardegna, è severamente vietato fumare nella spiaggia, così come negli specchi d’acqua che si trovano fino a 20 metri dalla riva.

Inoltre, il divieto si applica a tutte le pinete che si trovano nel territorio comunale. Nella città di Napoli è stata emanata un’ordinanza (ordinanza sindacale n. 1804 del 16/11/2007) per vietare il fumo all’interno dei parchi urbani, in particolare in presenza di neonati, bambini fino a 12 anni o donne visibilmente in stato di gravidanza.

Nella stessa città, inoltre, è vietato fumare all’aperto in occasione di manifestazioni pubbliche quali cinema all’aperto, spettacoli teatrali e musicali, ed è limitato agli spazi adibiti alla manifestazione o all’evento.

Ogni comune ha il potere di stabilire i propri confini e regolamenti all’interno della propria giurisdizione. Ciò include la capacità di emanare regolamenti in materia di fumo nei bar e nei ristoranti all’aperto.

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