Nel nostro Paese c’è una meravigliosa città italiana dove le bollette costano quasi la metà in meno. Di quale città parliamo?
L’energia geotermica è un tipo di energia prodotta dal calore presente all’interno della sfera terrestre.
Il calore è generato attraverso un graduale aumento della temperatura della roccia con la profondità, seguendo un gradiente geotermico di circa 3°C ogni 100 metri di profondità.
Alcune regioni hanno pendenze superiori alla media, comprese tra 9°C e 12°C per 100 metri, che possono essere attribuite ad anomalie geologiche o vulcaniche.
L’energia termica contenuta negli strati sotterranei della terra può essere sfruttata attraverso l’uso di fluidi presenti in natura, come acqua o vapore, o attraverso fluidi che sono stati iniettati artificialmente.
Questi fluidi scorrono dal serbatoio geotermico alla superficie, sia con mezzi naturali come geyser, sorgenti termali o soffioni, sia attraverso metodi artificiali come la perforazione meccanica di pozzi geotermici.
La Toscana meridionale ospita due principali regioni di attività geotermica ad alta entalpia in Italia: Larderello-Travale/Radicondoli e il Monte Amiata.
Dopo le prime esplorazioni della geotermia a Larderello nel 1904, nel 1913 fu realizzata la prima centrale elettrica, che aveva una potenza di 250 kW.
Nel tempo, la produzione di energia elettrica da fonte geotermica è cresciuta costantemente. Attualmente la potenza installata è di 810 MW, con 782 MW di potenza efficiente.
Le zone di Larderello-Travale/Radicondoli e del Monte Amiata utilizzano due bacini geotermici. Il primo giacimento si trova all’interno dei livelli cataclastici delle rocce carbonato-evaporitiche delle unità toscane e produce vapore surriscaldato.
Il secondo invaso, molto più grande, si trova a una profondità maggiore di 2 km ed è costituito da un sistema di rocce metamorfiche fratturate.
Nel campo di Larderello-Travale/Radicondoli l’invaso profondo è a prevalenza vapore, mentre nell’Amiata è a prevalenza acqua.
Alla profondità di 3 km nel campo di Larderello-Travale/Radicondoli si osservano valori di 20 MPa e 300-350°C.
Pomarance, città italiana dove le bollette sono dimezzate
Come dicevamo, in provincia di Pisa, nel cuore della Toscana, sorge il caratteristico borgo di Larderello, piccola enclave appartenente al comune di Pomarance.
Mentre i panorami mozzafiato offerti dalle colline metallifere del centro Italia sono certamente un vantaggio, i vantaggi per la popolazione locale non finiscono qui.
Ciò è dovuto al fatto che Enel ha una parziale proprietà della regione e, di conseguenza, circa il 10% dell’energia geotermica mondiale viene prodotta all’interno dei suoi confini.
Questa abbondanza si traduce in significativi risparmi sui costi energetici sia per i privati che per le imprese in tutta la città e nell’area circostante.
Secondo i residenti, il teleriscaldamento ha la capacità di dimezzare i costi energetici, fornendo notevoli vantaggi economici.
Inoltre, il sistema globale che ruota attorno alla produzione geotermica si è rivelato un’industria altamente vantaggiosa a livello regionale.
Con i dipendenti diretti e indiretti combinati, lo stabilimento offre opportunità di lavoro a più di 4000 persone.
Di conseguenza, la Toscana dipende dall’energia geotermica derivata da Larderello per soddisfare circa il 30% del proprio fabbisogno energetico, come riportato dai dati CGIL Toscana.
Un esempio concreto delle possibilità offerte da questa preziosa fonte di energia, che potrebbe aprire nuovi orizzonti per il futuro, a maggior ragione in un’epoca in cui è diventata urgente la transizione ecologica.
Cittadini felici di risparmiare
La soddisfazione dei cittadini, nonostante qualche raro inconveniente, è molteplice, ma è il fattore economico che, senza dubbio, è il motore principale che spinge a scegliere il passaggio al teleriscaldamento.
Secondo quanto dichiarato dagli abitanti, circa il 90% dei residenti si serve ormai dell’energia geotermica.
Attualmente, la produzione di energia geotermica in Toscana ammonta a senza dubbio a 6 Terawattora circa di elettricità all’anno e si avvale di oltre trenta centrali distribuite sul territorio pisano.
Risulta evidente, quindi, come le autorità locali – tramite Cgil Toscana – si lamentino della scarsa attenzione dedicata allo sviluppo della geotermia all’interno del PNNR, che non viene mai menzionata né supportata.
Si tratta di una vera occasione persa per una risorsa green di inestimabile valore per l’intero territorio nazionale.