Una grande novità sta per venire alla luce. Scopriamo la rivoluzione che potrebbe sconvolgere le abitudini degli italiani. Ecco che cosa non arriverà più a casa nelle cassette della posta.
La ricezione di lettere, raccomandate, pubblicità o altro all’interno della propria cassetta della posta è qualcosa che fa parte della vita di tutti quanti noi. Chiunque, infatti, è abituato ad aprire regolarmente la propria cassetta della posta per scoprire cosa avrà mai ricevuto.
Sono in molti a “temere” ciò, dal momento che le bollette e tutte le rate da pagare arriveranno proprio all’interno di questo oggetto presente all’esterno della nostra abitazione o sul pianerottolo a pian terreno del condominio.
Oltre alla ricezione di bollette, lettere, cartoline e altro, però, tutti quanti noi siamo sempre stati abituati a ricevere direttamente a casa anche qualcosa di ancora più spiacevole.
Se la bolletta del gas o della luce, per esempio, è qualcosa di previsto – toccherà scoprire solo l’importo, sperando non sia troppo alto – lo sarà di meno la ricezione di una sanzione amministrativa o di una qualsiasi multa stradale.
Quando si troverà nella cassetta della posta una busta di colore verde, si sa già che la notizia non sarà mai positiva. Tale colore, infatti, fa riferimento proprio alla ricezione di una sanzione dovuta a qualche infrazione stradale commessa.
In questo articolo, però, ti vogliamo informare che molto presto la ricezione delle multe stradali – e di tanto altro ancora – non avverrà più direttamente a casa all’interno delle cassette della posta. A cosa facciamo riferimento? Ecco tutto quello che accadrà a partire dalle prossime settimane.
Le multe stradali non arriveranno più nelle cassette della posta: ecco la novità
A chiunque sarà capitato di parcheggiare la macchina in divieto di sosta o di essere stati sorpresi a circolare a una velocità maggiore rispetto a quanto dovuto. La ricezione delle multe, in casi simili, avverrà nella stragrande maggioranza delle volte direttamente a casa. L’utente, poi, avrà 60 giorni di tempo per pagare la multa.
Se il pagamento avverrà, però, nei primi 5 giorni, si otterrà uno “sconto” del 30% sulla somma dovuta. Queste sono le regole generali in riferimento alle multe stradali. Come abbiamo anticipato, però, presto le cose potrebbero cambiare in riferimento alla ricezione di esse direttamente nelle cassette della posta.
Multe e cartelle esattoriali non arriveranno più a casa in futuro. Il Governo, infatti, ha scelto di rivoluzionare questo aspetto e di rendere il tutto sempre più tecnologico e digitalizzato. Che cosa avverrà in sostanza?
Il Governo ha creato, infatti, l’INAD, vale a dire l’indice dei domicili digitali italiani. Multe, avvisi e tanto altro ancora, quindi, non arriveranno più nelle cassette della posta, bensì solo per via telematica. Sarà necessario, quindi, aprire una PEC, vale a dire un indirizzo di posta elettronica certificata. Scopriamo tutti i dettagli su questo argomento.
La rivoluzione messa in atto dal Governo
Ogni comunicazione della Pubblica Amministrazione arriverà per via telematica al proprio indirizzo di posta elettronica certificata. Multe, avvisi, detrazioni d’imposta e rimborsi, dunque, arriveranno in un unico “luogo digitale“. Già ora è possibile registrare il proprio domicilio digitale.
Dal 6 luglio 2023, poi, l’INAD diventerà operativo a tutti gli effetti. Ogni utente riceverà qualsiasi avviso della Pubblica Amministrazione qui. La praticità sarà maggiore e, soprattutto non verrà più sprecata carta. Un duplice aspetto, quindi, in riferimento alla praticità e al rispetto dell’ambiente.
L’iscrizione all’INAD è davvero molto facile e non sarà necessario pagare nulla. Ogni utente potrà collegarsi al sito web ‘www.domiciliodigitale.gov.it‘ e iscriversi adoperando lo SPID oppure la propria Carta d’Identità Elettronica. La procedura per la creazione del proprio domicilio digitale, poi, sarà semplicissima e verrete guidati al meglio.
Chi ha già una PEC, a causa dell’iscrizione presso un albo o per qualsiasi altro motivo, dovrà solo confermare il suo indirizzo entro 30 giorni di tempo.
Fino al 30 novembre del 2023, comunque, ogni avviso arriverà ancora a casa nelle cassette della posta. Si avrà, quindi, ancora qualche mese di tempo per mettersi in regola e per creare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata e, dunque, il proprio domicilio digitale.
Se non vorrai perderti alcuna comunicazione – con tutte le conseguenze del caso – non potrai fare altro che creare una PEC. Ogni avviso da dicembre in poi, infatti, arriverà solo ed esclusivamente in questo modo.