C’è una brutta sorpresa in serbo per molti lavoratori e pensionati che riguarda la quattordicesima mensilità. Vediamo di cosa si tratta.
La “retribuzione differita” è esemplificata dalla quattordicesima mensilità, che non viene distribuita su base mensile.
Questo perché si accumula nel tempo e viene erogata in un’unica soluzione secondo scadenze prestabilite stabilite dal contratto collettivo.
L’importo complessivo è calcolato sommando i ratei individuali che il dipendente matura per ogni mese di assunzione in azienda.
Il periodo di maturazione della quattordicesima mensilità va tipicamente da luglio a giugno dell’anno successivo, ad eccezione di alcuni periodi che non danno diritto a tale beneficio.
Simile alla tredicesima, la quattordicesima mensilità è un’aggiunta straordinaria ai tradizionali dodici mesi che compongono l’anno solare.
Questo mese aggiuntivo riguarda ogni singolo mese e le date corrispondenti. Andiamo adesso a parlare di una notizia in merito che non piacerà a tutti.
Quattordicesima non per tutti
Nonostante gli sforzi del governo per intervenire, ci sarà qualcuno che non vivrà un’estate tranquilla.
Una volta arrivato il momento della quattordicesima 2023, alcuni individui riceveranno un bonus inaspettato, mentre altri rimarranno a mani vuote.
Stanno già circolando voci su una spiacevole sorpresa che avrà un impatto diretto su un certo gruppo di persone.
Il prossimo mese di luglio avrà un ulteriore periodo di pagamento, già concordato e coordinato.
L’INPS, ad esempio, ha già fornito un quadro dettagliato della classificazione delle fasce retributive per i pensionati che a breve riceveranno l’integrazione della pensione.
L’INPS ha recentemente annunciato che quest’anno i pensionati riceveranno le loro prestazioni entro una specifica fascia di reddito fino a 15.000 euro.
Nello specifico, la quattordicesima mensilità, che scadrà a luglio, sarà erogata a coloro le cui pensioni sono intorno ai 1.130 euro lordi mensili o inferiori.
Queste informazioni sono state condivise dall’Inps nel messaggio 2178/2023, che dettaglia le nuove fasce di reddito annuo per i pensionati.
L’imminente quattordicesima mensilità porterà una piacevole sorpresa ad alcuni lavoratori, che riceveranno più soldi del previsto.
Tuttavia, per altri, quest’estate sarà segnata da una spiacevole sorpresa. È importante notare che l’aumento salariale pianificato dal governo dovrebbe iniziare a luglio.
Quattordicesima: brutta sorpresa per alcuni lavoratori a luglio
La quattordicesima mensilità, importo retributivo stabilito dai CCNL, è determinata dai settori di lavoro ed è disponibile per i dipendenti sia con contratto a tempo determinato che a tempo indeterminato.
Tuttavia, questo “bonus” non è esteso a tutti. L’importo è in genere equivalente a uno stipendio mensile con regolamenti specifici in atto.
Quest’anno potrebbero esserci variazioni nella quattordicesima mensilità per molti individui.
Non si può negare che la quattordicesima mensilità in arrivo questa estate comporterà una perdita per alcune persone, nonostante l’aumento salariale previsto per luglio.
Inoltre, alcuni individui non riceveranno alcun aumento. Gli incrementi salariali in questione riguardano la ricalibrazione del taglio del cuneo fiscale.
Questa misura è stata attuata attraverso il nuovo Decreto Lavoro varato ufficialmente il 1° maggio.
Questa ricalibrazione andrà a beneficio in particolare dei lavoratori con un reddito inferiore a 35.000 euro.
Il Governo ha recentemente annunciato la decisione di aumentare la riduzione del cuneo fiscale esistente di ulteriori quattro punti percentuali.
In pratica, verrà portata complessivamente al 7% a favore di coloro il cui reddito annuo non supera i 25.000 euro.
Questa modifica si applica a tutte le retribuzioni lorde che non superano i 1.963 euro al mese.
Allo stesso modo, l’elevazione del taglio fiscale raggiunge il 6% per le persone il cui reddito annuo è compreso tra 25.000 e 35.000 euro, che equivale a stipendi lordi non superiori a 2.692 euro al mese.
Non beneficeranno dell’aumento di stipendio un numero considerevole di dipendenti.
In particolare, coloro che non hanno diritto alla quattordicesima in forza del CCNL nazionale di lavoro.
Inoltre, non riceveranno l’aumento anche coloro i cui stipendi superano i 35.000 euro.