Ci siamo: a luglio verrà erogato per l’ultima volta il Reddito di Cittadinanza a un folto numero di persone. Cosa accadrà dopo? Vediamolo.
La graduale eliminazione del Reddito di Cittadinanza è un fatto ampiamente riconosciuto.
Lo ha stabilito il governo nel Decreto Lavoro recentemente approvato, che specifica che la misura di sostegno per le persone occupabili e di età compresa tra i 18 ei 59 anni scadrà presto. Ciò significa che la RDC sarà presto un ricordo del passato.
Come stabilito dalla legge di bilancio, l’erogazione del reddito per i soggetti percepiti da gennaio terminerà a luglio, con la distribuzione dell’ultima rata.
Sono invece esonerati dal termine di sette mesi coloro che sono stati accolti dai servizi sociali per inabilità al lavoro, nonché le famiglie con minori, le persone con disabilità o di età pari o superiore a 60 anni. Ciò significa che continueranno a percepire reddito fino al 31 dicembre 2023.
Reddito di cittadinanza: luglio è l’ultimo mese di erogazione per molti
Anche se quella data servirà a sancire la conclusione del Reddito di cittadinanza, in molti dovranno adeguarsi ai cambiamenti per il prossimo anno con l’attuazione dell’assegno di inclusione.
Questo sussidio, simile a quello auspicato dal Movimento 5 Stelle, avrà criteri di ammissibilità e importi differenti.
Ripensando al mese di luglio, molti italiani dovranno prendere nota di questa data perché da agosto in poi tutto cambierà, e da settembre scatterà il “supporto per la formazione e il lavoro”.
Attualmente, l’Ufficio parlamentare di bilancio ha stabilito che circa il 22,9% degli attuali beneficiari – circa mezzo milione di individui – perderà la misura di sostegno.
Questa perdita rappresenta un rischio reale per coloro che potrebbero trovarsi in difficoltà economiche. Di conseguenza, è stato attuato un aiuto “cuscinetto” per mitigare questa preoccupazione.
Un esempio di questo aiuto è il bonus di 382,5 euro, che verrà erogato a partire da luglio. Inoltre, verrà rilasciata una “carta solidale per l’acquisto di beni di prima necessità” ai nuclei familiari con un indicatore ISEE inferiore a 15mila euro, non solo a coloro che hanno perso il reddito.
Il bonus che si propone sarà una tantum e verrà erogato non solo a chi percepisce il reddito di cittadinanza e l’assegno di inclusione, ma anche a chi percepisce l’indennità di disoccupazione o qualsiasi altra forma di aiuto all’inclusione sociale.
Al momento non c’è chiarezza sull’importo esatto che potrà contenere la carta, utilizzabile presso negozi di alimentari, supermercati, farmacie e parafarmacie.
Resta da vedere se l’importo sulla carta verrà aumentato, in quanto dipende dall’utilizzo o meno dell’intero fondo stanziato.
Il Governo ha previsto ulteriori bonus oltre alle principali agevolazioni
Oltre all’incentivo per gli acquisti, verrà riconosciuto un aiuto di 350 euro mensili per un anno ai soggetti di età compresa tra i 18 ei 59 anni e alle famiglie con un ISEE inferiore a 6.000 euro.
Inoltre, sono stati fatti piani per introdurre il sostegno alla formazione professionale e all’occupazione.
Ciò richiederà la partecipazione a iniziative di formazione e progetti basati sulla comunità che hanno uno scopo.
Trattandosi di una forma di sostegno economico individuale, è possibile riceverlo da più componenti della stessa famiglia.
Diciamo, ad esempio, che una famiglia con due figli disoccupati e due genitori soddisfi i requisiti necessari. In questo scenario, potrebbero potenzialmente ricevere una somma di 1.400 euro su base mensile.