In arrivo dall’INPS tantissimi bonifici a favore di centinaia di migliaia di cittadini italiani, che avranno una gradita sorpresa sul proprio conto.
Più volte è stato sottolineato che il governo italiano ha fornito un significativo sostegno finanziario negli ultimi cinque anni.
Sono stati chiamati ad aiutare il popolo italiano in prolungate ed estreme difficoltà. Questo supporto è stato particolarmente evidente durante il difficile periodo della pandemia di COVID-19.
L’impegno del governo ha portato alla rapida distribuzione di fondi a vari settori della popolazione colpiti da questi eventi catastrofici. Questi esborsi sono avvenuti in tempi record, evidenziando l’impegno del governo nell’assistere i bisognosi.
Le circostanze attuali sono veramente eccezionali e, di conseguenza, sono sorte una moltitudine di problemi.
Uno dei problemi più urgenti è stato il tempismo, che ha portato ad aspettative che vanno oltre ciò che è tollerabile.
Inoltre, a causa degli elevati costi, si sono resi necessari nuovi contributi economici per compensare le ingenti spese.
Purtroppo, all’epoca, tali contributi erano limitati a causa della sospensione della riscossione dei tributi.
Tutto questo si basa su un tesoretto che non è mai stato particolarmente generoso secondo le norme costituzionali.
Partiti numerosi bonifici INPS: ecco gli accrediti che arriveranno
La crisi economica in atto ha provocato un’ulteriore destabilizzazione in Italia, principalmente a causa del persistente problema dell’inflazione.
L’aumento dei prezzi e delle bollette ha portato a bonus una tantum con effetti poco frequenti. Tali premi si accompagnano in primo luogo al potenziamento spontaneo delle misure esistenti e a contributi limitati su base periodica.
Nonostante ciò, l’adeguamento della spesa in base agli indici da parte dell’ISTAT ha fornito le basi per contrastare l’inarrestabile rialzo inflazionistico.
Dopo un aumento atteso da tempo, soprattutto per alcuni indici percentuali, il primo gruppo a beneficiarne sono state le pensioni.
Tali pensioni, adeguate all’indice complessivo, si sono stabilizzate a gennaio con un aumento del 7,3%. È importante notare, tuttavia, che le pensioni minime richiedono un discorso a parte.
Fino a luglio non potranno beneficiare degli aumenti che sono stati attuati, compresa la soglia di indennità mensile di quasi 600 euro per i pensionati che hanno più di 75 anni e percepiscono pensioni minime.
Tutta colpa del ricalcolo INPS
Il processo di ricalcolo dell’INPS è in corso da gennaio e ha causato ritardi nell’adeguamento delle indennità di sostegno e delle tasche di numerosi utenti.
Ciò vale soprattutto per coloro che sono stati sottoposti a verifiche che comportano la sospensione del pagamento, o per coloro che hanno apportato modifiche obbligatorie all’ISEE, in particolare per quanto riguarda il numero dei componenti del proprio nucleo familiare con un reddito.
Nonostante abbiano causato alcuni ritardi, questi ricalcoli hanno portato a aggiustamenti ampiamente positivi.
L’INPS eroga tali integrazioni in base alla disponibilità economica dei propri fondi e secondo le rigorose regole di apertura dei pagamenti.
Tuttavia, le misure economiche come l’Assegno Unico non rispettano date fisse e riportano invece settimane di riferimento per ogni mese, a seconda della tipologia dei beneficiari.
Il 16 giugno è un giorno significativo in questo senso. La giornata di ieri ha segnato l’ultimo giorno di pagamento per questa settimana, che comprende quattro crediti separati.
Tra questi crediti figurano l’Assegno Unico, l’indennità di disoccupazione Naspi, l’indennità di disoccupazione agricola e il bonus ex Renzi, da allora ribattezzato Bonus Irpef.
Per quanto riguarda l’AUU, la giornata di ieri potrebbe essere stata l’occasione ideale per incassare il residuo dei debiti pregressi, come l’arretrato di aprile, in concomitanza con il rateo di giugno. Chi non ha reclamato i suoi 100 euro del bonus ex Renzi il 16 giugno lo riceverà presto.