È arrivato il momento di pagare l’acconto IMU. Gli abitanti di alcune regioni sono sfortunati perché pagheranno più degli altri.
Con l’avvicinarsi della scadenza per il pagamento dell’acconto IMU (Imposta Municipale Propria), molti si chiedono quali siano le città con le tariffe più alte e quali le più care. Con l’avvicinarsi della data, è diventato un argomento di discussione.
IMU: chi deve pagarla?
L’attuale regolamento dell’IMU si trova nel co. 739 – 783 dell’art. 1 della legge n. 160/2019. L’imposta è applicata universalmente in tutti i Comuni italiani, ad eccezione della Regione Friuli Venezia Giulia e delle province autonome di Trento e Bolzano
Queste ultime regioni continuano ad applicare IMIS e IMI. L’IMU è obbligatoria per tutti coloro che possiedono immobili in Italia, ad eccezione di coloro che utilizzano gli immobili come prima abitazione, purché tali immobili non rientrino in specifiche categorie catastali: A/2, A/3, A/ 4, A/5, A/6 e A/7 (che riguardano immobili ritenuti lussuosi).
Quanto al primo versamento, sono esenti quelli del settore turistico, compresi gli immobili classificati nella categoria catastale D/2 a condizione che i proprietari siano i gestori delle relative attività svolte negli immobili in questione.
In sostanza, il presupposto dell’IMU è possedere immobili che rientrino nella seguente categoria:
- Aree fabbricabili;
- Fabbricati;
- Terreni agricoli.
È importante precisare che anche i possessori di proprietà immobiliari in Italia residenti all’estero o cittadini stranieri non residenti in Italia sono tenuti a pagare l’IMU.
Questa imposta patrimoniale si applica esclusivamente sugli immobili e non sulla residenza fiscale o la cittadinanza del proprietario effettivo del bene immobile in Italia.
Quanto dovranno pagare gli italiani?
Con l’avvicinarsi della scadenza per il prossimo versamento dell’IMU, gli italiani si stanno attrezzando per sborsare un totale complessivo di 11 miliardi di euro entro la data fissata del 16 giugno.
Complessivamente, entro il 2023, il gettito fiscale per le seconde case ammonterà a 22,1 miliardi di euro.
Dell’importo totale, 22,1 miliardi saranno distribuiti ai Comuni, mentre i restanti 4 miliardi saranno assegnati allo Stato.
È da notare che quasi la metà della popolazione italiana è responsabile del contributo a questa somma. In particolare, questo include 25,3 milioni di proprietari di immobili, di cui il 41% è composto da individui che sono occupati o pensionati.
Il pagamento dell’IMU si applica a tutti gli immobili che non sono considerati prima abitazione. Ciò include case secondarie, elettrodomestici aggiuntivi e stabilimenti commerciali come negozi, hotel e magazzini.
Il Rapporto IMU 2023 è stato realizzato a seguito dello studio UIL. Questo rapporto approfondisce vari aspetti numerici della tassazione, con particolare attenzione a fornire informazioni sulle località in cui l’IMU viene pagata di più e su come si posizionano l’una rispetto all’altra.
IMU: dove si paga di più?
L’IMU è un argomento sfaccettato che merita ulteriori indagini. Secondo uno studio condotto dalla Uil, ci sono alcune città dove si pagano prezzi esorbitanti sull’IMU rispetto ad altri parti.
Roma vanta l’IMU media più alta tra le città. In questa località i proprietari di immobili pagano una media annua di 2.064 euro.
Dopo Roma, Milano è al secondo posto, con un’IMU media di 2.040 euro annui, che supera la media di Bologna di 2.038 euro.
Ad eccezione di queste tre città in particolare, il valore dell’IMU è generalmente inferiore a 2000 euro annui.
Questi dati servono come conferma per il problema ampiamente riconosciuto dei prezzi degli affitti esorbitanti e della carenza di alloggi.
Secondo lo studio UIL, Genova occupa la quarta posizione con una media di 1.775 euro, seguita da Torino con 1.745 euro.
Andando oltre i primi cinque, lo studio prende in considerazione anche i capoluoghi di provincia con valori IMU relativamente più bassi.
Asti si conferma al primo posto di questa speciale classifica, con un costo medio di 580 euro. Seguono a ruota Gorizia con 585 euro, Catanzaro con 659 euro, Crotone con 672 euro e Sondrio con 674 euro.
Guardando la situazione dal punto di vista nazionale, il sindacato sottolinea che il costo medio dell’IMU per i proprietari di abitazione, calcolato sulla base delle informazioni raccolte dai capoluoghi di provincia, sarà pari a 1.074 euro annui per l’anno in corso.
Di conseguenza, il pagamento iniziale che scadrà a breve sarà in media di circa 537 euro.