Come agire e a chi rivolgersi qualora il condizionatore del vicino perde acqua: le regole da seguire in condominio.
Se sei un proprietario di casa o vivi in un condominio, saprai quanto sia importante rilassarsi al fresco durante le calde giornate estive. Cosa fare se il condizionatore del tuo vicino perde acqua e causa, di conseguenza, fastidi? In questo articolo, ti illustreremo tutte le informazioni necessarie su come gestire questa situazione nel modo migliore possibile, senza compromettere la tua relazione con i tuoi vicini.
Condizionatore in condominio: le regole da seguire
Vivere in un condominio può essere una grande opportunità per sfruttare le comodità della vita urbana e il condizionatore d’aria è – senza dubbio – uno dei comfort più apprezzati.
Tuttavia, quando si tratta di installare o gestire un condizionatore all’interno del condominio, ci sono alcune cose importanti da tenere a mente.
Prima di tutto, assicurati che l’installazione rispetti tutte le norme locali sulla sicurezza, nonché le regolamentazioni dell’amministrazione condominiale. Inoltre, è importante ricordare che l’utilizzo del condizionatore può aumentare notevolmente i costi energetici dell’intero edificio.
In caso di problemi con il tuo condizionatore o quello dei tuoi vicini, cerca sempre di risolvere la situazione in modo pacifico e collaborativo. Parla con il proprietario o l’amministratore del condominio per capire quale sia la migliore soluzione al problema.
Non dimenticare mai di eseguire regolarmente la manutenzione del tuo sistema di climatizzazione per prevenire eventuali perdite d’acqua o altri guasti. Così facendo eviterai fastidi ai tuoi vicini e garantirai anche una maggiore durata al tuo apparecchio.
Il caso di Terni
Secondo la sentenza n. 572/2022 del tribunale di Terni, un condomino che decide di installare un condizionatore deve assicurarsi di predisporre i dispositivi necessari per evitare perdite di acqua.
La decisione è stata presa in seguito ad una causa intentata da un condominio di Terni contro un proprietario di un appartamento che aveva installato dei condizionatori sulle parti comuni del palazzo, senza preoccuparsi di installare i dispositivi idonei per evitare possibili danni.
Il tribunale ha ordinato la rimozione immediata dei condizionatori e il risarcimento dei danni causati dalla condotta illecita del proprietario dell’appartamento.
Il motivo per cui i condizionatori risultano pericolosi è perché sono stati posizionati sul marciapiede dello stabile, rappresentando – così – un possibile rischio per bambini e animali, oltre a compromettere l’estetica del palazzo.
Il condominio citava l’articolo 7 del regolamento condominiale che esplicitamente vieta ai condomini di utilizzare le parti comuni del bene per l’esercizio di questa particolare attività.
Inoltre, l’assemblea aveva già deciso che i dispositivi dovessero essere rimossi e il condomino non aveva adempiuto a tale delibera.
Il condomino, nel costituirsi, ha sostenuto che la sua unità immobiliare si trova al piano terra/rialzato e ha un accesso proprio, distinto e separato dall’ingresso condominiale.
L’appartamento è stato acquistato nel 2015 e l’alienante ha fornito un Attestato di Prestazione Energetica che specificava chiaramente come i n. 2 climatizzatori per ambienti (pompa di calore) fossero l’unico metodo di riscaldamento e raffreddamento dell’appartamento, con due split interni e un solo corpo esterno.
Condizionatore installato in fase di costruzione dello stabile
Il condizionatore è diventato un elettrodomestico sempre più diffuso nelle case italiane, ma anche nei condomini. Spesso i proprietari dei condomini scelgono di installare questi macchinari per garantire un maggior comfort abitativo durante la stagione estiva.
In alcuni casi, il condizionatore viene montato sin dalla costruzione del condominio. Questa scelta può essere fatta per diversi motivi.
In primis, perché si tratta di edifici che presentano una volumetria considerevole e, quindi, le temperature all’interno possono aumentare notevolmente.
In secundis, perché l’installazione dei climatizzatori centralizzati risulta spesso meno invasiva, rispetto a quella degli impianti singoli.
Tuttavia, avere un sistema di aria condizionata centralizzato comporta anche alcune problematiche legate alla manutenzione e alla riparazione dell’impianto. Nel caso in cui il condizionatore dovesse perdere acqua o presentare altri problemi tecnici, sarà necessario intervenire tempestivamente per evitare danni alle strutture circostanti.
Per questo motivo è importante che i proprietari del condominio siano consapevoli della presenza del sistema centrale di aria condizionata sin dalla costruzione dell’edificio e ne curino adeguatamente la manutenzione con l’ausilio di professionisti esperti nel settore.
Nel caso di Terni, dall’istruttoria, è emerso che l’alloggiamento del condizionatore era presente già al momento della costruzione dell’edificio e che il dispositivo stesso era stato installato all’epoca.
Inoltre, altri testimoni hanno confermato la presenza del condizionatore nella sua posizione attuale sin dall’inizio.
Dunque, il condomino in questione non ha fatto uso di parti comuni in violazione del regolamento di condominio senza autorizzazione, poiché l’andito e la sua destinazione d’uso erano già stati predisposti durante la costruzione, limitandosi soltanto a mantenere lo stato delle cose come predisposto in origine.
Il danno all’estetica del condominio e la risoluzione della perdita d’acqua
Per quanto riguarda la questione del danno estetico alla facciata, l’istruttoria ha dimostrato che inizialmente, all’epoca della costruzione del palazzo, l’andito era dotato di una griglia o persiana di alluminio che lo chiudeva.
Poiché l’immobile è stato costruito come edilizia popolare, non è possibile considerarlo come immobile di pregio, dove l’aspetto estetico della facciata assume particolare importanza.
Inoltre, il fatto che ci sia una serranda o un altro dispositivo per coprire la visibilità del condizionatore era una scelta del costruttore e costituiva già un elemento di discontinuità nella facciata al momento della costruzione dello stabile.
Secondo la sentenza emessa dal tribunale riguardo alla perdita di acqua (che durante l’inverno potrebbe ghiacciare e diventare pericolosa per i condomini), in un impianto di condizionamento è noto che anche una piccola quantità d’acqua, nei pochi giorni dell’anno in cui la temperatura scende vicino allo zero, può rappresentare un rischio.
Pertanto, per garantire la sicurezza dei condomini, è necessario posizionare l’impianto in una posizione sicura, adottando le opportune cautele per raccogliere l’acqua o utilizzando un altro dispositivo per evitare la fuoriuscita dell’acqua sulle parti comuni dove i condomini camminano.
Installazione e manutenzione dell’apparecchio in condominio: la sicurezza prima di tutto
Il condizionatore d’aria è diventato un elemento indispensabile nella vita di tutti noi, soprattutto durante i mesi estivi. Tuttavia, quando si tratta di installare un condizionatore in condominio, ci sono alcune regole da rispettare per garantire la sicurezza degli inquilini.
Prima di tutto, il proprietario del condizionatore deve ottenere l’autorizzazione dal consiglio condominiale prima dell’installazione.
Il condizionatore non può essere posizionato sulla facciata del palazzo e deve essere installato correttamente – su una base solida – per evitare cadute o movimenti imprevisti.
È importante verificare periodicamente lo stato del condizionatore e prestare attenzione alla comparsa di eventuali perdite d’acqua o rumori sospetti.
In caso di malfunzionamenti o problemi con il sistema dell’impianto, è sempre meglio rivolgersi a professionisti qualificati per la riparazione.
In generale, un buon senso comune e la collaborazione tra vicini possono fare la differenza nella prevenzione dei rischi legati all’utilizzo dei condizionatori nel condominio.