Per quanto riguarda i rumori molesti in condominio, ci sono diverse cose che possono essere fatte. Andiamo ad analizzarle.
Sia in termini di sicurezza che di economicità, gli appartamenti situati all’interno di un condominio sono senza dubbio una delle opzioni abitative maggiormente preferite dagli italiani.
Il basso costo di acquisto e la sicurezza di sapere che qualcuno sarà sempre presente per loro spingono molte persone verso questo tipo di proprietà.
Tra le tante cose che si possono fare, una delle prime nel momento in cui si affitta o si acquista un appartamento in condominio è studiare attentamente i termini e le condizioni del contratto, che di solito viene consegnato al momento della firma del contratto.
Qui vengono elencate le regole che tutti gli inquilini devono seguire per garantire una vita tranquilla agli altri, nonché gli orari di riposo, che di solito vanno dalle ore 14.00 alle ore 16.00 e dalle ore 23.00 alle ore 7.00.
Durante queste ore, le attività e i lavori particolarmente rumorosi devono essere evitati e rimandati al mattino o al pomeriggio, che sono gli orari più consoni per non disturbare gli altri inquilini.
È inoltre consigliabile prevedere periodi di riposo leggermente più lunghi nel fine settimana. Molte persone amano dormire più a lungo del solito, soprattutto al mattino.
Da qui nasce a volte il problema dei rumori molesti che si sentono nelle fasce orarie di cui sopra. Andiamo ad analizzare la questione.
Rumori molesti in condominio: come risolvere?
I problemi che riguardano i rumori molesti coinvolgono la maggior parte degli edifici e dei complessi residenziali.
Queste condizioni possono disturbare seriamente il sonno notturno. Non è sempre facile sapere a chi rivolgersi in caso di disturbi da rumore, ma spesso basta parlare con un vicino affinché tutto torni alla normalità.
In alcuni casi, anche un avvocato potrebbe non essere sufficiente. Non è possibile far intervenire l’amministratore, perché non è di sua competenza.
Tuttavia, in questo articolo abbiamo preparato una guida dettagliata per aiutare i lettori in questa delicata situazione.
Nei prossimi paragrafi andremo a trattare la questione nei dettagli, cercando di dare risposte esaustive a coloro che abitano dentro i condomini e spesso sono disturbati dai rumori molesti dei vicini in orari non consoni.
Come controllare i rumori molesti
Bisogna fare attenzione a ridurre al minimo i rumori che disturbano. Non si può accusare qualcuno di essere un fastidio solo perché si sente un piccolo rumore.
Per accusare un vicino senza scrupoli, è necessario che lo stesso produca un rumore più forte di almeno tre decibel rispetto al rumore circostante.
Per dimostrarlo, è sufficiente la testimonianza di una persona, anche in assenza di denunce da parte di altre persone danneggiate.
Il giudice chiederà al testimone se altri hanno subito danni simili o chiederà a un esperto di fonografia di analizzare la situazione nel modo più accurato possibile, in modo da attestare se i rumori prodotti disturbino davvero la quiete.
In un procedimento penale, la vittima può denunciare personalmente le molestie. Tuttavia, in un procedimento non penale tale prova non è considerata solitamente valida.
Chi chiamare in questi casi?
Per sapere a chi rivolgersi in caso di rumori molesti, è fondamentale analizzare attentamente la situazione.
Innanzitutto, se si conosce il proprio vicino, è necessario contattarlo in forma diretta per la risoluzione del problema senza alcun intervento esterno.
Se il problema non è ancora risolto, l’unica persona a cui ci si può rivolgere per i problemi di rumore all’interno del condominio sono i carabinieri.
Se il rumore raggiunge un livello tale da disturbare i vicini, i carabinieri possono intervenire.
In questi casi può essere stato commesso il reato di disturbo della quiete pubblica, che può essere denunciato alla polizia, ai carabinieri, alla questura oppure alla Procura delle Repubblica.
Se il problema non si risolve, bisogna rivolgersi ai tribunali civili, che hanno la competenza per ordinare la cessazione del rumore. La polizia può redigere immediatamente un verbale.
Purtroppo, l’amministratore di condominio oppure le autorità amministrative localmente competenti non sono autorizzati a farlo.
Andando a fare un riepilogo sulla modalità di comportamento e su chi contattare in caso di rumori molesti all’interno di un condominio, si potrebbe parlare con le persone coinvolte, contattare le forze dell’ordine oppure denunciare il vicino di casa.
Tuttavia, il terzo metodo non solo è una soluzione dispendiosa in termini di tempo e denaro, ma può anche portare a un peggioramento del rapporto con l’inquilino, causando un forte stress.
Il consiglio quindi è di risolvere il problema attraverso la comunicazione, con la speranza che la persona che causa l’inconveniente si comporti in modo educato.