Quando si verificano infiltrazioni di acqua dal soffitto di casa in un condominio, chi è tenuto a pagare i danni? Vediamo cosa dice il regolamento.
Se ci sono casi di infiltrazioni d’acqua dal soffitto, è nei propri diritti chiedere il risarcimento di eventuali danni che potrebbero essersi verificati.
La nostra guida fornirà i passaggi necessari su come effettuare tale richiesta, nonché chi è responsabile del pagamento e quando può essere necessaria l’assistenza dell’amministratore di condominio.
Una delle problematiche primarie che possono portare a liti e disagi all’interno di un condominio è l’infiltrazione di acqua dal tetto sulle pareti e sui soffitti.
Questo evento sgradito può dare origine a muffe, aumentare i livelli di umidità e causare danni alla proprietà.
Se si verifica un’infiltrazione in una casa unifamiliare, il proprietario della casa deve solo contattare un tecnico e farsi carico delle spese delle tubature e le spese di riparazione del tetto.
Tuttavia, per chi risiede in un condominio, l’iter è più intricato. È imperativo identificare prima lo specifico appartamento da cui nasce l’infiltrazione, per poi procedere con le necessarie riparazioni.
Infine, deve essere contattato il responsabile del danno per il rimborso delle spese.
Per risolvere il problema in questione, è importante contattare l’amministratore di condominio e far valutare il danno da un professionista.
Nel caso in cui i criteri legali richiesti siano soddisfatti, potrebbe essere necessario presentare un’ulteriore richiesta di risarcimento.
Se i danni subiti non derivano da una specifica unità all’interno di un condominio, ma piuttosto dalle aree comuni dell’edificio, si pone la questione di chi sia responsabile dei costi.
Per approfondire questo e altri quesiti relativi alle infiltrazioni condominiali, è necessario adottare un approccio metodico. Cominciamo.
Infiltrazioni di acqua dal soffitto di casa: chi paga?
L’acqua può infiltrarsi in una casa attraverso il soffitto o i livelli superiori durante i periodi di forti piogge, vento o scoppi di tubi.
Questa infiltrazione può causare problemi come muffe, umidità elevata e danni all’intonaco, che possono inficiare l’aspetto estetico della casa.
Di fronte a infiltrazioni in un condominio, è imperativo agire tempestivamente per evitare l’aggravarsi della situazione e ulteriori danni.
L’azione consigliata è quella di rivolgersi ad un idraulico specializzato in questo settore e richiedere un intervento strutturale e mirato.
Il primo compito dell’idraulico è individuare la fonte dell’infiltrazione, che potrebbe essere dovuta a tubazioni difettose o intemperie, prima di procedere all’impermeabilizzazione e al rinforzo della zona interessata dove l’acqua ha già provocato danni.
L’argomento che ora dobbiamo affrontare è il più controverso di tutti: l’individuazione del responsabile del pagamento delle infiltrazioni condominiali. Ci sono due supposizioni distinte che devono essere individuate:
- nel caso in cui l’infiltrazione d’acqua sia conseguenza di un appartamento adiacente o superiore (quindi causata da altro condominio);
- nel caso in cui l’infiltrazione provenga dal tetto, che è classificato come “area comune” appartenente all’intero condominio, allora interessa l’intero spazio.
La domanda è: chi è responsabile della copertura dei costi delle infiltrazioni condominiali? L’articolo 2051 del codice civile determina il responsabile del risarcimento dei danni.
La responsabilità per eventuali danni cagionati dalle cose affidate alla propria custodia ricade sul proprietario, a meno che questi non provi che si tratta di un caso fortuito.
La responsabilità di mantenere e riparare eventuali danni causati da infiltrazioni ricade sul soggetto che ha la custodia dell’immobile, sia esso il locatore o l’inquilino. Sono inoltre tenuti a coprire i costi associati a tali compiti.
L’unica avvertenza è che eventuali danni causati da infiltrazioni non possono essere attribuiti ad eventi imprevedibili o fortuiti, quali perturbazioni atmosferiche di straordinaria intensità.
Al contrario, i soggetti che hanno intenzionalmente omesso di mantenere la propria residenza non sono esonerati dal pagamento dei danni che ne derivano.
Nel caso in cui l’infiltrazione d’acqua provenga dal tetto del condominio, non può essere attribuita a nessuna unità specifica, quindi l’intero condominio dovrà sostenerne il costo.
In situazioni in cui la fonte dell’infiltrazione è ambigua, sorge la questione di chi ne sostenga il costo. Per far fronte a tale questione, la Corte di Cassazione ha stabilito che la corresponsabilità risarcitoria sarà attribuita al condominio nei casi di incertezza.
Il calcolo dei danni causati da infiltrazioni
La gravità dei danni causati dall’acqua in un appartamento può variare a seconda della portata del problema.
Dal punto di vista finanziario, i costi associati alla riparazione del danno e al ripristino dell’intonaco sono in genere a carico del proprietario dell’unità interessata.
In molti casi, coloro che eseguono le riparazioni e assumono idraulici e tecnici copriranno i costi in anticipo per comodità, quindi chiederanno il rimborso all’amministratore dell’edificio per le spese sostenute.
Per dimostrare l’importo speso e chiedere il rimborso al condominio o all’inquilino responsabile delle perdite, è fondamentale tenere un registro di tutte le fatture.
In caso di eventuali danni arrecati ai mobili o ad altri oggetti presenti nell’appartamento, il danneggiato può chiedere un risarcimento purché economicamente valutabile.
Per determinare l’entità del danno, i costi materiali e gli onorari professionali relativi alla risoluzione del problema, è indispensabile la valutazione di un tecnico qualificato.