Quanto incassa un tabaccaio per pagare un bollettino? Non te l’aspetti proprio

A quanto ammonta l’incasso di un tabaccaio per ogni bollettino pagato dal cliente? Dipende dal tipo di bollettino. Andiamo a vedere caso per caso

incasso tabaccaio
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I concessionari autorizzati dei Monopoli di Stato offrono servizi di pagamento agli utenti che possono comodamente pagare diverse tipologie di bollette quali utenze domestiche (Telecom, Enel, ecc.), tributi locali (COSAP, CIMP, TARSU), multe per infrazioni del Codice della Strada oppure altri avvisi di pagamento.

Nel caso in cui il tabaccaio non abbia ancora acquisito l’autorizzazione necessaria per pagare le bollette, ottenerla è un procedimento semplice e veloce.

Il titolare della rivendita autorizzata, che si occupa direttamente della gestione della tabaccheria, è tenuto a recarsi presso uno dei sindacati provinciali FIT nelle sue vicinanze e a compilare la relativa documentazione (contratto).

Il sindacato inoltrerà la documentazione appropriata al responsabile informatico del servizio e seguirà l’iter fino al suo completamento.

A partire dall’ottobre del 2004 è diventato possibile pagare le bollette telefoniche di Telecom Italia attraverso le tabaccherie convenzionate.

Nel gennaio dell’anno successivo lo stesso accadde per le bollette dell’Enel. È possibile pagare anche altre utenze e tributi locali purché ci siano con gli enti preposti delle convenzioni. Possono essere utilizzati anche i servizi di pagamento di Banca5.

Che compenso spetta al tabaccaio per i suoi servizi?

Lo stato fornisce al tabaccaio un compenso noto come aggi. Questo compenso è l’equivalente del “guadagno lordo” che il tabaccaio ricava da altri compensi vari. L’importo del premio varia a seconda degli specifici prodotti o servizi offerti dal Monopolio.

Ogni volta che viene pagato un bollettino postale, il tabaccaio ottiene una commissione di 0,80 euro. Inoltre, al cliente viene addebitata una commissione di 2 euro.

Quando si paga una Delega F24 a copertura delle tasse IMU e TARES, si paga anche al tabaccaio una quota di 1,20 euro. Fortunatamente al cliente finale non viene addebitata alcuna commissione per questo servizio.

Tabaccaio paga bollettino
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Ogni volta che viene saldato un avviso di pagamento, viene riconosciuto un compenso di 1,40 euro. Per quanto riguarda il destinatario finale, questi è tenuto al pagamento di una commissione di 2,00 euro.

C’è una spesa aggiuntiva per il tabaccaio? La risposta è un inequivocabile no. Sarà tenuto soltanto a registrare i compensi alla stregua degli altri prodotti.

Il compenso su servizi di BANCA 5

I servizi offerti da Banca5 comprendono le funzioni bancarie, come il pagamento dei bollettini postali, nonché i servizi di pagamento e incasso dei beni di monopolio venduti dagli esercenti di competenza dell’Amministrazione Autonoma.

È possibile accedere a questi servizi tramite le tabaccherie autorizzate. Banca5 offre inoltre agli utenti la possibilità di pagare una varietà di bollettini postali, inclusi i bollettini in bianco generici (TD123), i bollettini in bianco personalizzati (TD451), i bollettini completamente prestampati che contengono tutti i dettagli del pagamento (TD896) e parzialmente prestampati giustificativi che riportano solo il numero di conto e le generalità del debitore (TD674).

I pagamenti possono essere effettuati con carte di credito e di debito dei circuiti Mastercard, Visa, V PAY e Pago Bancomat.

Per quanto riguarda i pagamenti bancari, sono disponibili diverse opzioni come il MAV, comunemente utilizzato per pagare le tasse universitarie, le utenze e le spese condominiali, il RAV per i pagamenti all’Agenzia delle Entrate e Arrow, utilizzato principalmente per le donazioni e i servizi.

Per quanto riguarda i bollettini postali, l’utente ha diritto a una commissione di 2,00 euro, mentre il tabaccaio percepisce un compenso di 0,80 euro.

Tabaccaio
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Ci sono però alcune bollette, come quelle di Enel ed Eni, per le quali Banca5 può pagare un canone fino a 1,20 euro.

Utilizzando il servizio di riscossione MAV (Payment by Notice) per pagamenti e scadenze predeterminate, i clienti andranno a pagare una commissione di 2,00 euro, mentre i tabaccai avranno un compenso di 1,20 euro.

Il sistema di pagamento MAV consente di soddisfare una serie di adempimenti finanziari, tra cui le spese per la mensa scolastica, le tasse universitarie, i pagamenti richiesti per l’iscrizione professionale, le spese condominiali e numerosi servizi offerti dall’INPS.

I concessionari che gestiscono la raccolta dei fondi nominativi utilizzano spesso un bollettino chiamato RAV (Roles Through Notice).

Al cliente viene addebitata una commissione forfettaria di € 2,00, mentre la commissione di rivendita autorizzata ammonta a € 1,20.

Il compenso sul pagamento F24 di Banca5

Questo servizio vantaggioso è disponibile per gli esercenti convenzionati con Banca 5. Con questo servizio è possibile riscuotere il Modello Unificato F24, le Deleghe F24 IMU, TARI e TASI senza alcuna commissione a carico del consumatore.

Il servizio può essere erogato ai soggetti titolari di un conto con l’erario, ad eccezione dei Moduli F24 che vengono precompilati dalla pubblica amministrazione. Tale servizio consente anche la gestione delle deleghe che sono intestate a persone giuridiche.

Per ogni Delega F24, al tabaccaio viene riconosciuto un compenso pari a € 1,20. Tuttavia, al consumatore finale non viene addebitata alcuna commissione.

Come registra il tabaccaio le operazioni giornaliere

Il regime semplificato di registrazione contabile è disponibile per la maggior parte dei tabaccai. Per conformarsi a questo regime, devono mantenere diversi registri obbligatori.

Tra questi i registri IVA vendite, che documentano fatture e corrispettivi, e il registro acquisti, che annota le operazioni che non soggette ad IVA ma comunque rilevanti ai fini della determinazione del reddito. Inoltre, i tabaccai devono tenere un registro dei beni ammortizzabili.

L’iscrizione alle operazioni deve essere perfezionata entro 60 giorni dalla data di effettuazione, e comunque prima della scadenza per l’effettuazione delle liquidazioni periodiche IVA e dei versamenti.

I tabaccai non sono obbligati ad emettere fatture o tenere un registro delle fatture emesse, a meno che tale documentazione non sia esplicitamente richiesta dai clienti.

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