Di recente, più precisamente alla fine dell’anno appena passato, come molti possono ricordare, è stata approvata la cosiddetta legge di Bilancio, stabilita, per l’appunto, dal governo Meloni, e approvata dal Parlamento.
La legge di Bilancio 2023
La manovra finanziaria in questione, quindi, ha portato alcune variazioni e aggiustamenti riguardo a svariati argomenti, tra i quali anche certi sostegni economici come, per esempio, il chiacchieratissimo Reddito di Cittadinanza.
I cambiamenti, però, sono stati dei più variegati, ma, in effetti, non è questa la sede appropriata per elencarli uno a uno. Ciò che ci preme, però, perlomeno sottolineare è anche una novità riguardo al tema delle pensioni.
Si tratta, questo, di una tematica che, nel corso del tempo, ha subito davvero tante modifiche, alcune delle quali hanno suscitato anche delle polemiche e discussioni.
Attualmente, però, la decisione da parte dell’esecutivo di centrodestra in ambito pensionistico è stata quella denominata Quota 103.
In poche parole, quest’ultima prevede la possibilità di ottenere una pensione anticipata dopo il compimento di 62 anni d’età per tutti quei lavoratori che hanno alle spalle quarantuno anni di contributi.
Senza entrare troppo nel dettaglio, però, si può perlomeno sottolineare che per fare richiesta, per la precisione dal prossimo 1° aprile, quindi, bisogna che i privati abbiano conseguito i requisiti idonei entro dicembre 2022.
Per quanto riguarda, invece, i lavoratori pubblici, si dovrà aspettare il 1° agosto. Tuttavia, al di là di questa normativa, è stato introdotta anche un’altra possibilità che, per l’esattezza, si chiama isopensione.
Cos’è l’isopensione?
Vediamo, per sommi capi, nelle prossime righe, che cosa significa e a chi è dedicato. In pratica, è uno strumento che permette ai lavoratori dipendenti di andare in pensione con un certo anticipo, addirittura, a partire dalla legge di Bilancio 2018, fino a sette anni prima del previsto.
Ci sono, però, delle caratteristiche precise che consentono a un datore di lavoro di concedere il cosiddetto assegno di esodo a un proprio impiegato.
Infatti, l’azienda deve avere oltre quindici dipendenti, deve avere già avviato un piano di ristrutturazione e anche aver fatto un accordo con i sindacati, comunicato, poi, all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.
Così, il beneficiario dell’isopensione avrà diritto a una somma di denaro per tredici mensilità identico al trattamento pensionistico.