Chi è curioso di sapere a quanto ammonta il guadagno di un barista in Italia? Andiamo a spulciare le tabelle del contratto collettivo di lavoro.
È risaputo che al barista, con la sottoscrizione di un contratto individuale di lavoro, vengono attribuite diverse responsabilità e mansioni in un locale pubblico o in un bar.
Quali obblighi, quindi, deve soddisfare questa persona per svolgere efficacemente i propri compiti e soddisfare le aspettative del proprio datore di lavoro? Di seguito è presentato un elenco completo di queste attività.
Cosa fa un barista in Italia?
Il barista prepara una vasta gamma di bevande, tra cui caffè, tè, cappuccini, cocktail, succhi di frutta e bevande sia alcoliche che analcoliche.
Prepara anche del cibo, in particolare piccoli spuntini o cibi leggeri come toast, panini o dolci semplici.
Inoltre si occupa di accogliere i clienti che vengono a consumare e di ritirare i loro ordini, ma ha anche la responsabilità della supervisione dei pagamenti e delle operazioni di cassa.
L’area di lavoro, insieme alle attrezzature utilizzate e all’interno del bar, deve essere pulita e mantenuta regolarmente.
La gestione dell’inventario, di tutte le scorte di bevande, degli ingredienti e di altri materiali necessari è fondamentale per il successo dell’attività, compreso l’importante compito di effettuare gli ordini.
La professione di barista comporta una moltitudine di compiti particolarmente adatti a persone estroverse ed energiche, specialmente in un bar molto frequentato.
In effetti, esiste una serie di competenze trasversali essenziali per un barista per gestire con successo la natura frenetica del proprio lavoro.
Adesso andiamo a trattare l’argomento principale di questo articolo, ossia quanto guadagna un barista in Italia.
Quanto guadagna un barista?
Al fine di determinare con precisione lo stipendio di un barista e garantire che la sua retribuzione sia in linea con i termini del contratto di lavoro, sia il futuro dipendente che il datore di lavoro devono fare riferimento al contratto collettivo vigente per il proprio settore.
In particolare, devono consultare le più recenti tabelle salariali previste dal CCNL per i pubblici esercizi, la ristorazione e il turismo.
Inoltre, il testo dovrebbe includere anche un articolo specifico che affronti i componenti che contribuiscono allo stipendio di un barista, inclusi ma non limitati alla paga base nazionale, alle indennità di contingenza e agli incrementi di anzianità.
Il contratto collettivo di lavoro per il settore della ristorazione in generale include regolamenti su vari aspetti dell’occupazione, come l’orario di lavoro, le ferie e i permessi.
Inoltre, l’accordo delinea le regole per la determinazione del compenso per i baristi. Il testo dell’accordo prevede due livelli di qualificazione per i dirigenti e otto livelli di inquadramento contrattuale per gli operai, che determinano la retribuzione di un barista.
Non vi è quindi alcuna ambiguità su quanto guadagna un barista grazie al chiaro sistema di classificazione previsto dal CCNL di settore.
Molti dipendenti del settore riflettono su quale livello corrisponde il loro lavoro secondo il suddetto CCNL.
In particolare, si informano sul proprio livello avente diritto, sulla retribuzione netta e sul livello dell’inquadramento contrattuale.
Il lavoro del barista, ad esempio, è classificato sotto il quinto livello, che corrisponde a una specifica tabella salariale.
Le tabelle salariali sono indispensabili per delineare gli importi minimi assicurati per i lavoratori di diversi livelli e categorie.
Di conseguenza, ci sono numerose tabelle classificate per livello di lavoro, che vanno dai baristi agli chef, personale di sala, manager e altro ancora.
Ogni tabella specifica gli importi minimi applicabili per l’orario di lavoro o le retribuzioni mensili, corrispondenti a ciascun livello, compreso quello dei baristi.