Tra le tante questioni che riguardano le pensioni c’è quella di riceverle senza contributi. Andiamo a vedere chi può sperare.
L’assegno sociale o “pensione delle casalinghe” per il 2023 è una tipologia di pensione previdenziale INPS destinata alle persone fisiche, indipendentemente dalla cittadinanza, che hanno redditi bassi e non hanno versato i contributi minimi.
Ciò include i cittadini italiani, nonché i cittadini comunitari ed extracomunitari. Chi ne ha diritto e qual è l’importo?
Assegno sociale 2023: i requisiti
L’assegno sociale 2023 è destinato a determinate persone. Tale indennità è stata istituita in sostituzione dal 1° gennaio 1996 della pensione sociale INPS.
Viene comunemente definita pensione sociale casalinghe, ed è disponibile per coloro che non hanno versato i contributi minimi INPS, nonché per coloro che stanno vivendo difficoltà economiche.
Per ricevere l’assegno sociale 2023 bisogna possedere i seguenti requisiti INPS:
- essere cittadini italiani;
- essere cittadini comunitari oppure cittadini UE di uno dei 28 Paesi, nonché iscritti all’anagrafe in Italia;
- gli extracomunitari con regolare permesso di soggiorno per asilo politico, protezione sussidiaria, oppure con permesso di soggiorno nell’UE di lungo periodo;
- essere residenti in Italia da almeno 10 anni.
Per avere diritto all’assegno sociale INPS a partire dal 1° gennaio 2023 è necessario aver soddisfatto determinati criteri. Questi criteri includono il pensionamento senza versare alcun contributo. Ecco gli altri:
- compimento del 67esimo anno di età;
- residenza in Italia effettiva e continuativa per almeno 10 anni;
- reddito personale pari o inferiore a 6.542,51 euro all’anno e pari o inferiore a 085,02 euro insieme al proprio coniuge.
L’importo dell’assegno sociale 2023
Per l’anno 2022 l’importo complessivo della prestazione sociale INPS è stato stimato in 468,11 euro, a copertura di tredici mensilità.
Per l’anno in corso, ossia il 2023, l’assegno sociale subirà un rialzo dovuto a una revisione delle politiche pensionistiche, e ammonterà a 503,27 euro.
Ecco coloro che ne hanno diritto:
- le persone disoccupate che hanno 67 anni non sposati e che non hanno nessun reddito;
- le persone pensionate o disoccupate sposate, con reddito totale non oltre il totale annuo dell’assegno sociale.
L’assegno sociale erogato dall’INPS è adeguato in base al reddito cumulato del richiedente e del coniuge, ove applicabile.
Ad esempio, un singolo disoccupato che guadagna 4.000 euro all’anno avrebbe diritto a un assegno sociale di 2.542,51 euro nel 2023 (calcolato come importo dell’assegno di 6.542,51 euro meno l’importo del reddito di 4.000 euro).
Per il rinnovamento sia della pensione sociale che dell’assegno sociale è necessario:
- risiedere effettivamente sul territorio italiano, poiché non si può erogare l’assegno sociale a coloro che risiedono all’estero;
- restare entro i limiti di reddito annuale.
È necessario il download del bustone dal servizio online cassetta postale dell’INPS, il quale serve per la dichiarazione annuale della residenza effettiva in Italia o in un Paese all’estero.
Bisogna compilare il modello ACC-Ass-PS, in cui vanno indicati i redditi percepiti in un anno, onde evitare che l’assegno sociale venga sospeso dall’INPS.
Se gli stranieri dovessero spostarsi all’estero, per un lasso temporale inferiore a 30 giorni, come da comunicazione da parte del Consolato, per loro arriva la sospensione dell’assegno sociale. A distanza di un anno, la pensione viene revocata.
L’assegno sociale e la pensione sociale INPS non danno diritto a detrazioni IRPEF e, in caso di decesso del pensionato, l’assegno sociale rimane intrasferibile al coniuge o al figlio disabile.