Alcuni pensionati del nostro Paese beneficeranno a luglio di un assegno pensionistico molto corposo. Verranno, infatti, accreditati tutti gli arretrati in riferimento ai primi mesi del 2023. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.
Il capitolo relativo alle pensioni interessa tantissimi italiani. Ciò è dovuto sia al fatto di voler scoprire quando arriverà il tanto atteso momento relativo alla cessazione della propria attività lavorativa, sia alla speranza che ci siano ogni mese aumenti sul proprio assegno pensionistico.
In Italia si va in pensione molto tardi. La pensione di vecchiaia, infatti, si attesta sui 67 anni, a patto di aver versato almeno 20 anni di contributi. Oltre a quella di vecchiaia, esistono tanti modi diversi per vedersi accreditato ogni mese un assegno pensionistico INPS.
Facciamo riferimento a chi percepisce una pensione di invalidità o a chi percepisce un assegno pensionistico di reversibilità. Quest’ultima, in particolare, è riservata al coniuge o ai familiari diretti di una persona deceduta.
Un lavoratore, comunque, può andare in pensione anche ben prima dei 67 anni di età o senza essere in possesso di altri requisiti particolari. Nel nostro Paese, infatti, vige la regola di poter andare in pensione anticipata. I requisiti? Aver versato almeno 42 anni e 10 mesi di contributi.
Questo limite vale per gli uomini. Le donne, invece, possono andare in pensione anche un anno prima, al raggiungimento dei 41 anni e 10 mesi di contributi versati.
Quale buona notizia hanno ricevuto di recente milioni di pensionati? Ecco chi sono i “fortunati” a poter contare su 7 mesi di arretrati sul cedolino della pensione del mese di luglio. Analizziamo insieme i dettagli.
Buone notizie per alcuni pensionati: ecco a chi spettano ben 7 mesi di arretrati
Non tutte le pensioni, come ovvio che sia, sono uguali. Tutti gli oltre 16 milioni di pensionati del nostro Paese ricevono ogni mese un assegno diverso, variabile in base ai contributi versati e agli anni del singolo. Una categoria in particolare, però, potrà contare sull’arrivo di tutti gli arretrati a partire dal mese di luglio.
Ci riferiamo a chi è in possesso della pensione minima. Essa riguardo un trattamento integrativo fornito dall’INPS, al fine di arrivare a una soglia di sussistenza minima considerata tale da parte dello Stato.
Sono più di 2 milioni i pensionati a ricevere la pensione minima, la quale – fino al dicembre dello scorso anno – si attestava sulla somma di 525,38 euro. Quest’anno, invece, tale cifra è stata rivalutata in positivo, per effetto della crisi economica e dei rincari in ogni ambito e settore.
Ecco a quanto ammonta ora la pensione minima per i pensionati che la ricevono e cosa accadrà dal primo luglio in riferimento agli arretrati che non sono stati ancora accreditati. Scopriamo tutti i dettagli in tal senso.
7 mesi di arretrati in arrivo per questi pensionati: ecco i dettagli
L’aumento sulle pensioni minime è stato approvato dal Governo italiano in occasione della Legge di Bilancio 2023. I pensionati hanno visto aumentare di circa 38 euro il proprio assegno pensionistico mensile, passando dai precedenti 525,38 euro agli attuali 563,74 euro.
I pensionati under 75, poi, beneficeranno di un ulteriore aumento dell’1,5% su tale assegno, portando la cifra complessiva a 572,2 euro. Va ancora meglio per gli over 75, i quali avranno un aumento del 6,4%, con un assegno mensile che sfiorerà i 600 euro, attestandosi – con esattezza – sulla somma di 599,82 euro.
Questi arretrati basati su tali percentuali in più, però, non sono stati ancora accreditati. La notizia positiva è che tali rivalutazioni sulla minima fanno riferimento a tutti i cedolini di questo 2023.
In pratica, i pensionati riceveranno 7 mesi di arretrati sul cedolino del prossimo primo luglio. Una vera e propria boccata d’ossigeno, dal momento che oltre al proprio assegno mensile, queste persone riceveranno in un colpo solo tutti i mesi di arretrati.
A luglio, inoltre, alcuni pensionati potranno contare anche sulla quattordicesima, in modo tale da rendere ancora più corposo l’assegno pensionistico di quel mese. In un momento di grossa crisi economica, come quello che stiamo vivendo, questa è certamente una bellissima notizia.
L’INPS, infatti, ha comunicato in via ufficiale che tutti gli arretrati sulle rivalutazioni delle pensioni minime verranno accreditati proprio a partire dal primo luglio 2023.