Molte donne sognano di attraversare la navata di una chiesa indossando un bellissimo abito bianco con un lungo strascico. Un sogno che spesso si avvera ma che purtroppo dura poco. Quindi, cosa fare in caso di separazione? Qual è la procedura da seguire per procedere ad annullare un matrimonio civile oppure religioso?
Quali sono i passaggi da seguire per separarsi definitivamente e iniziare una nuova vita da soli?
In quali casi si chiede di annullare un matrimonio
Avere in mente un futuro con un marito e una famiglia numerosa non sempre è ciò che accade. Infatti spesso capita che, dopo essersi sposati, le cose non vadano per il verso giusto e si decida di fare un passo indietro, procedendo con l’annullamento di quell’unione che è avvenuta non molto tempo prima.
Non sono rare quelle coppie che scoppiano dopo soli pochi anni, se non mesi, di matrimonio. Questo è un qualcosa che accade nel momento in cui ci si rende conto che la persona sposata non è quella che si credeva.
Un qualcosa che accade nel momento in cui si scoprono tutti gli altarini nascosti oppure si capisce di non essere d’accordo su un qualcosa che per l’altro è molto importante.
Non c’è stato nessun campanello d’allarme durante il fidanzamento, anche perché spesso e volentieri ogni discorso filava per il verso giusto e sembrava che si andasse d’amore e d’accordo.
Dopo il matrimonio, potrebbe capitare che tutte le promesse fatte insieme ai vari progetti su cui si era fantasticato insieme, cadono proprio come un castello di carte. Ed è allora che si prende in considerazione la decisione di annullare il matrimonio.
Si decide così di cambiare vita e di recarsi da un avvocato il quale darà tutte le informazioni necessarie per capire in che modo procedere all’annullamento.
Nel caso in cui, dopo il termine del matrimonio, si inizia una nuova relazione, la voglia di essere felici è tanta. Ed è allora che si inizia a pensare ad un secondo matrimonio e ad una nuova vita insieme ad un altro partner che, si spera, possa essere quello giusto.
Dopo il divorzio ci si può sposare di nuovo in chiesa? Con chi bisogna parlare per poter annullare il matrimonio?
Come annullare un matrimonio civile
Nel momento in cui si dovrà annullare un matrimonio civile, si dovrà chiedere aiuto ad un avvocato il quale avrà il compito di notificare al coniuge la presenza di un atto di citazione e, nel momento in cui la convivenza si è trasformata in una situazione per nulla tollerabile, si procederà anche con una richiesta per la separazione temporanea.
Inizierà poi un processo il quale può avere la durata di alcuni anni, durante il quale verranno chiamati a testimoniare dei conoscenti della coppia, verranno raccolte prove e disposte varie perizie.
Nel caso in cui sia il marito che la moglie procedono alla separazione consenziente, allora si va avanti con un’azione congiunta.
Nel momento in cui le condizioni risultano essere conformi alle norme di legge e si riesce a trovare anche un accordo che vada in vantaggio dei figli, l’accordo verrà convalidato dal giudice.
Come si annulla un matrimonio canonico
Nel caso in cui si desidera procedere ad annullare un matrimonio canonico si dovrà chiedere aiuto ad un avvocato ecclesiastico il cui compito sarà quello di verificare se sono presenti o meno tutti i presupposti per procedere all’annullamento, proprio in base a ciò che afferma il Codice di diritto canonico.
In questa situazione si procederà con la stipula dell’atto introduttivo, noto anche con il nome di libello, un documento che deve essere depositato al Tribunale ecclesiastico regionale del paese, della città di residenza o nel posto in cui è stato celebrato il matrimonio.
Dopo che il libello è stato depositato, l’annullamento va avanti con numerose udienze in cui verranno ascoltati i coniugi insieme a vari testimoni.
Una volta che l’istruttoria è finita, sarà compito di un collegio formato da tre giudici, prendere la decisione di accettare o meno l’annullamento del matrimonio.
Le condizioni attraverso le quali è possibile contrarre un matrimonio
Il matrimonio altro non è che una cerimonia in cui due persone dello stesso sesso danno vita ad un’unione sia spirituale che materiale.
Per contrarre un matrimonio è importante che l’uomo e la donna abbiano diversi requisiti ossia:
- Aver compiuto 18 anni anche se, nel caso in cui si presentano motivi molto gravi, dopo l’autorizzazione del tribunale per i minori, si può convolare a nozze anche a 16 anni;
- essere in possesso della capacità naturale ossia la capacità di intendere e volere utile a dare la propria approvazione. Per esempio, il matrimonio non può essere fatto nel momento in cui nella coppia è presente una persona interdetta;
- libertà di stato, ossia l’assenza di un matrimonio precedente vincolato. In poche parole, non è possibile sposarsi se uno dei due è ancora unito con un’altra persona;
- essere di sesso diverso. Nel nostro Stato infatti le coppie omosessuali possono sposarsi soltanto attraverso l’unione civile.
I tipi di matrimonio
Diverse sono le tipologie di matrimonio che prevede il nostro ordinamento tra cui:
- matrimonio civile, ossia quell’unione celebrata di fronte all’ufficiale di Stato civile;
- matrimonio concordatario, ossia quel matrimonio che si celebra in chiesa di fronte al sacerdote e che è iscritto regolarmente all’interno del registro di stato civile;
- matrimonio canonico, ossia un’unione valida soltanto per la chiesa cattolica e non per lo Stato;
- matrimonio cattolico, un’unione celebrata da un ministro di culto che non appartiene alla categoria cattolica ma che dà vita a tutti gli effetti civili nel momento in cui questo è già scritto all’interno del registro di Stato civile.
In cosa consiste l’annullamento del matrimonio
Nel momento in cui si decide di annullare un matrimonio, l’unione perde immediatamente efficacia proprio come se nessuno lo avesse mai celebrato.
Secondo il matrimonio canonico è sbagliato far riferimento all’annullamento poiché la chiesa non ha il diritto di annullare un matrimonio validato poiché è un sacramento definito come indissolubile.
In ogni caso, nel momento in cui si presentano alcuni requisiti, vi è la possibilità di ottenere la dichiarazione di nullità anche dell’Unione canonica. In poche parole, la chiesa effettua una dichiarazione affermando che il consenso avanzato da uno o da entrambi i coniugi non risulta essere valido e quindi il matrimonio non è mai stato effettivo.
In quali occasioni si può procedere ad annullare il matrimonio
In diverse situazioni si può procedere ad annullare un matrimonio civile ossia:
- nel momento in cui si presentano degli impedimenti relativi o assoluti;
- in presenza di vizi della volontà;
- nel momento in cui ci si trova di fronte ad un’incapacità naturale transitoria o permanente;
- quando ci si trova di fronte ad un fenomeno di simulazione, ossia quando il matrimonio si celebra solo per fare in modo che il coniuge straniero ottenga la cittadinanza italiana
Parlando di matrimonio canonico, è possibile affermare che questo può essere annullato se si presentano le seguenti situazioni:
- simulazione, ossia quando una persona accetta di sposarsi anche se non lo fa di sua volontà;
- esclusione della prole, ossia quando ci si rifiuta categoricamente di procreare figli nel corso del matrimoni;
- estensione della fedeltà, ossia quando il soggetto crede di aver libero accesso al “matrimonio aperto” quindi sceglie di sposarsi perché “tanto può divorziare in qualsiasi momento”;
- incapacità a causa di assenza di ragione, ossia quando uno dei due coniugi fa un uso eccessivo di alcool, farmaci o sostanze stupefacenti;
- incapacità per grave difetto, una situazione provocata da forme molto gravi di psicopatia o nevrosi;
- essere caduti in errore sull’identità o sulla qualità di una persona, ossia nel momento in cui si è convinti di sposare un uomo o una donna che poi si rivela essere tutt’altro;
- timore o violenza, ossia quando una persona è stata obbligata ad unirsi in matrimonio anche contro la sua volontà.
Gli effetti dopo l’annullamento del matrimonio
Ma quali sono le conseguenze che i coniugi incontrano dopo aver annullato matrimonio? Ecco cosa accade:
- sia l’uomo che la donna riacquistano lo stato di libertà che avevano prima di sposarsi;
- decadono tutti gli obblighi provenienti dal matrimonio tra cui assistenza, convivenza e fedeltà.
Inoltre non vi è nessun obbligo nel versare l’assegno di mantenimento al coniuge più debole a patto che entrambi i coniugi non si trovassero in buona fede durante la celebrazione e quindi non erano alla corrente delle cause che avrebbe provocato l’annullamento futuro.
Un obbligo che non sussiste nel caso in cui il consenso era stato ottenuto con timore e violenza. In quest’ultimo caso il giudice può riconoscere all’uomo o alla donne che non possiede un reddito adeguato, un assegno pari a 3 anni.
Infine d’obbligo dell’assegno decade quando uno dei due codici risulta essere in buona fede. In questo caso al soggetto in questione verrà dato un assegno di mantenimento per la durata di 3 anni.
Chi si occupa di annullare il matrimonio canonico non dà vita a nessuno effetto all’interno dell’ordinamento italiano. In poche parole, a seguito dell’annullamento del matrimonio canonico, coloro che vogliono sposarsi di nuovo in chiesa devono aspettare che la sentenza si trasformi in un procedimento esecutivo attraverso il giudizio di delibazione.
Per riuscirsi sarà sufficiente presentare un ricorso o un atto di citazione alla Corte d’Appello del territorio e in seguito quest’ultima dovrà valutare se sono presenti tutti i requisiti o meno.
Attraverso la delibazione, il precedente matrimonio canonico si trasforma in un qualcosa che non è mai stato celebrato e quindi il soggetto in questione sarà libero di sposarsi ancora una volta in chiesa.
Nel caso in cui sia l’uno che l’altro coniuge risultavano essere in buona fede, oppure se il consenso era stato ottenuto con timore o violenza, gli effetti del matrimonio vanno avanti fino a quando non ci sarà la sentenza secondo la quale si va ad annunciare l’annullamento.
Nel caso in cui il matrimonio era in malafede, gli effetti si presentano solo nei confronti dei figli nati durante questa unione.