Il collezionismo spopola sempre più tra gli italiani: sono tante le persone appassionate di numismatica. Se hai questa moneta da 10 lire hai fatto centro.
I due anni di pandemia da Covid-19 ci hanno costretti a casa, lontani dal lavoro e dalla solita routine, e molti hanno cercato di scacciare la noia navigando in rete e trovando nuove passioni. Tra queste, una di quelle che ha visto crescere enormemente i suoi adepti è stata quella del collezionismo. Gli italiani si sono riscoperti amanti di oggetti rari, preziosi o di antiquariato.
Oggi online e sui social network è possibile trovare numerosi gruppi dedicati, dove gli appassionati si scambiano pareri o si confrontano sugli esemplari più prestigiosi. La numismatica in particolare ha visto un incremento vistoso di persone interessatesi al settore, grazie anche a un fattore che ha fatto la differenza.
Da più di vent’anni, infatti, abbiamo abbandonato la Lira in favore dell’Euro, per equipararci agli altri Paesi europei. Il vecchio conio è quindi stato tolto dalla circolazione e ritirato dalla Zecca di Stato. Molti esemplari, tuttavia, sono rimasti nelle mani proprio dei collezionisti, e oggi possono valere un patrimonio. È il caso di questa moneta da 10 Lire.
Moneta da 10 Lire: quella con queste caratteristiche vale un sacco di soldi
Questo pezzo, tanto usato nel secolo scorso per le spese di tutti i giorni, oggi se presenta alcune caratteristiche vale molti soldi. Gli esemplari più preziosi per i numismatici sono quelli considerati “fallati“, che presentano degli errori di emissione, in quanto di solito ritirati dalla Zecca per essere sostituiti. Di conseguenza, i pezzi rimasti in giro sono pochi, e quindi diventano rari. Naturalmente ci sono poi quelle risalenti a parecchi anni fa, che acquistano valore in virtù del tempo. Proprio come la moneta da 10 Lire di cui ci occupiamo.
Questo esemplare è precedente a quello più noto con l’immagine della spiga e risale per l’esattezza alla seconda metà dell’Ottocento. Si tratta delle 10 Lire Vittorio Emanuele II, coniate tra il 1850 e il 1860, che se mantenute in FDC, ovvero in ottimo stato, in Fior di Conio, come se fossero appena uscite dalla Zecca di stato, possono valere fino a 17.000 Euro.
Un vero tesoro che potrebbe fare la differenza per molti di noi. Meglio quindi controllare in soffitte e cantine: potremmo avere in casa un piccolo patrimonio!
C’è un’altra moneta che vale moltissimo
Ma la Vittorio Emanuele II non è l’unica a valere un sacco: prima che entrasse in circolazione quella con la spiga, ad essere usata era la 10 Lire Olivo, con l’immagine della pianta su un lato, ritirata e sostituita poi dal 1950 in poi.
Sempre a patto che sia in ottimo stato di conservazione, un esemplare del genere può essere valutato dagli esperti fino a 3.500 Euro. Una somma non da poco, se si considera che si tratta di un pezzo che ha meno di 100 anni. Il vecchio conio oggi è molto ricercato, e non è escluso che il valore delle sue monete e banconote si alzerà ulteriormente.