Risparmiare sulle bollette è prioritario. Per farlo, bisogna far partire la lavastoviglie in determinate ore. In questo modo si economizza sul consumo di energia.
Dopo una lunga giornata di lavoro, l’idea di lavare i piatti non è propriamente allettante una volta consumata la cena.
Ma, per chi non ha la comodità di una lavastoviglie, è un compito necessario. Dall’introduzione della prima lavastoviglie, inventata da Josephine Cochrane nel 1886 perché era stufa di dover lavare a mano la sua preziosa collezione di porcellane dopo i suoi frequenti ricevimenti a casa, l’elettrodomestico è diventato popolare nelle case di tutto il mondo.
Sebbene alcune persone possano trovare questo elettrodomestico complicato da utilizzare, daremo un’occhiata più da vicino ai vari programmi disponibili e approfondiremo il processo di pulizia per una migliore comprensione.
Lavastoviglie: le funzioni primarie
Le lavastoviglie disponibili sul mercato sono tantissime e, di conseguenza, non tutte uguali. Spesso ogni marca cambia la disposizione delle funzioni e dei programmi.
Tuttavia, i loro meccanismi fondamentali sono sempre gli stessi, nonostante alcune variazioni nei singoli programmi. Tipicamente, i libretti di istruzioni per lavastoviglie contengono queste sigle.
- P1;
- P2;
- P3;
- P4;
- P5;
- P6.
Queste sigle rappresentano, rispettivamente, il primo, il secondo, il terzo programma e così via.
Per ridurre le spese della bolletta elettrica e risparmiare tempo nella pulizia delle stoviglie, sono disponibili programmi specifici e consigli utili.
Naturalmente, ogni programma ha delle differenze che è importante conoscere per poter selezionare quello più adatto alle nostre esigenze.
Quindi, vediamoli uno per volta. Il programma “P1” è quello che si può definire “standard”, con una temperatura compresa tra i 55 e i 65 gradi. In genere, è consigliato utilizzarlo quando le stoviglie da lavare non presentano incrostazioni.
Le differenze con gli altri programmi di lavaggio
Nel secondo programma, la temperatura raggiunge i 70 gradi. In questo caso, il processo di lavaggio diventa più vigoroso e viene raccomandato per una pulizia approfondita del materiale.
Il terzo ciclo, invece, utilizza una temperatura di 50 gradi e consuma una quantità limitata di acqua, il che lo rende un ciclo “eco-friendly“.
Anche se può durare fino a 4 ore, non spreca molta acqua come si potrebbe pensare. Nel quarto programma, invece, il lavaggio è intenso e adatto a rimuovere incrostazioni. Il quinto è quello più breve, mentre il sesto è riservato al risciacquo.
Pulizia e consumi della lavastoviglie
Per ridurre le spese in bolletta, si consiglia di far partire la lavastoviglie tra le ore 19:00 e le 08:00 del mattino.
Inoltre, durante il fine settimana, il consumo di energia potrebbe essere inferiore. Pertanto, sarebbe meglio caricare la lavastoviglie durante il giorno e farla partire solo dopo le 19:00.
È importante ricordare che la lavastoviglie deve essere pulita regolarmente, come tutti gli altri elettrodomestici utilizzati in cucina.
Si consiglia di utilizzare un po’ di aceto di mele o di vino su un panno umido per pulirla accuratamente, cercando di strofinare in modo approfondito sulle superfici e poi risciacquare con molta accuratezza.
Queste sono solo alcune nozioni di base che dovremmo conoscere su questo utile elettrodomestico, che in casa è un validissimo alleato, soprattutto per chi ha poco tempo per lavare i piatti.