In questo articolo vedremo quali sono le spese detraibili dalla Dichiarazione dei redditi 2023 e cosa si intende con questa voce.
A partire dal 2 maggio scorso, è diventato possibile visionare il Modello 730 precompilato tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate.
A partire dal 31 maggio, invece, sarà autorizzato apportare eventuali cambiamenti al documento. Tuttavia, quali sono le spese che possono essere detratte e inserite nella dichiarazione dei redditi?
Detrazioni fiscali: cosa sono?
Nel momento in cui si presenta la dichiarazione dei redditi, è possibile richiedere le detrazioni fiscali, che permettono di ridurre l’importo delle imposte da pagare, sottraendo alcune spese sostenute precedentemente.
Ogni contribuente ha diritto a usufruire delle detrazioni fiscali, con le ovvie limitazioni. Ad esempio, i lavoratori autonomi che hanno aderito al regime forfettario non possono richiederle.
In realtà, possono farlo per la parte di reddito che si riferisce ai contributi previdenziali, poiché questi non vengono considerati alla stregua di spese, ma bensì come costi obbligatori inerenti all’attività.
Le spese detraibili dalla Dichiarazione dei redditi 2023
Dopo aver indicato l’elenco dei documenti necessari per la presentazione della dichiarazione dei redditi, esaminiamo ora le tipologie delle spese deducibili da inserire nel Modello 730.
Queste si distinguono in spese per l’abitazione, il nucleo familiare, i figli, le erogazioni liberali e la salute.
Fra esse ci sono l’affitto o il mutuo, le spese per le assicurazioni, quelle condominiali, i bonus per l’edilizia, per gli intermediari immobiliari, per l’eventuale sostituzione del gruppo elettrogeno, per l’acqua potabile e per le colonnine di ricarica.
Nel quadro delle spese familiari sono compresi i costi che sono stati sostenuti per il trasporto collettivo e le spese assicurative.
Quando si hanno figli, è possibile detrarre le spese per i nidi d’infanzia, l’istruzione, i costi sportivi e gli strumenti di apprendimento specifici per coloro che sono studenti affetti da DSA.
Per quanto concerne le spese mediche, è possibile detrarre il 19% di quanto speso in eccesso rispetto ai 129,11 euro.
Queste comprendono i medicinali, i ticket, le degenze ospedaliere e/o le visite specialistiche, i dispositivi sanitari, le analisi e le cure termali.
In aggiunta, i costi veterinari possono essere inclusi, ma solo se sono compresi tra i 129,11 euro e i 500 euro.
Per concludere, le erogazioni liberali a enti appartenenti al terzo settore, alle associazioni e ai partiti politici, che possono essere detratte dal 26% al 35% su una spesa fino a 30.000 euro.