Esiste un metodo semplice e veloce per creare una “stufa fai da te” e risparmiare sul costo del riscaldamento. Vediamo di che si tratta.
L’arrivo della bolletta è forse il momento più temuto un po’ per tutti, soprattutto dopo lo scoppio della crisi energetica e l’aumento vertiginoso dei prezzi dell’energia. Tuttavia, con l’arrivo delle ondate di freddo glaciale che hanno caratterizzato quest’inverno, riscaldare la casa si è reso particolarmente necessario. Via libera alla fantasia quindi per trovare metodi, talvolta davvero originali, per riscaldarsi risparmiando denaro ed energia. In particolare, esiste una soluzione davvero semplice ed efficace che, con pochi centesimi, permette di risparmiare sul costo del riscaldamento. Di che si tratta?
Riscaldamento “in vaso”
Per risparmiare sul costo della bolletta, puoi costruire una sorta di stufa di terracotta. Non preoccuparti, non è nulla di complicato, per farlo ti basteranno pochi oggetti dal costo irrisorio. Avrai bisogno di:
- un paio di vasi di terracotta con forellino sul fondo. I vasi devono avere dimensioni diverse, poiché uno dei due andrà inserito all’interno dell’altro, come una matrioska;
- delle candele cilindriche, preferibilmente in contenitori di vetro;
- una base da utilizzare per riporre le candele: può essere in vetro, come un piatto, o di metallo;
- un bullone, dadi e rondelle;
- due o tre mattoni di terracotta o di altro materiale ignifugo;
- accendino o fiammiferi.
Come funziona
Per comporre la tua stufa fai da te, ti basterà inserire il bullone all’interno del foro già presente nel vaso più grande. Dopodiché, dovrai fissare il bullone con la rondella e il dado esagonale.
A questo punto, inserisci il vaso più piccolo all’interno del primo vaso, facendolo scorrere lungo il bullone. Fissa anche il secondo vaso con una rondella e un dado. È importante che tra i due vasi ci sia uno spazio di almeno 2,5 cm, altrimenti il sistema non funzionerà.
Adesso arriva la parte più semplice: posiziona le candele sulla base che hai scelto, come un piatto o un vassoio, e accendile. Poi, circondale con i mattoni in terracotta, che serviranno da base per i vasi.
Ora infatti, ti basterà posizionare i vasi che hai saldato insieme sulla base di mattoni, a coprire le candele. La base di mattoni è fondamentale perché garantisce che ci sia dello spazio tra il pavimento e i vasi, così che l’aria possa entrare all’interno della nostra “stufa”. E ora? Non ti resta che attendere qualche secondo perché i vasi si riscaldino.
Il principio alla base: il calore radiante
Questo semplice sistema riesce a raggiungere circa 70° di temperatura in 20 minuti. Bisogna ovviamente prestare attenzione, una volta raggiunta questa temperatura, a non toccare i vasi per non scottarsi. E soprattutto, è importante tenere bambini e animali fuori dalla portata della nostra stufa in terracotta. Ma come fa questo sistema a funzionare?
Semplice: i vasi di terracotta assorbono l’energia termica prodotta dalle candele e la trasformano in calore radiante. Cos’è il calore radiante? Si tratta di un sistema di riscaldamento che non si basa sulla circolazione di aria calda, ma sull’irraggiamento, cioè sull’emissione di raggi infrarossi. In sostanza, ogni corpo quando viene riscaldato emette calore. Ecco perché i vasi di terracotta, riscaldati grazie alle candele, emanano calore e possono contribuire a riscaldare un ambiente.
Un sistema economico e salutare
Studi scientifici hanno dimostrato che il calore radiante è quello più sano per il corpo umano, poiché è il più simile al calore emesso dal Sole. Il sistema di riscaldamento con i vasi di terracotta, quindi, non è dannoso per la salute, e può essere un’efficace soluzione ecologica.
Ovviamente, non si può pensare di riscaldare un’intera casa utilizzando solo questo metodo e facendo totalmente a meno dei termosifoni. Questo dispositivo fai da te, tuttavia, può essere utilizzato per integrare la fonte di riscaldamento principale con pochi centesimi, permettendo di risparmiare sul riscaldamento prodotto con i termosifoni. In più, può essere davvero utile in caso di emergenza e qualora dovesse mancare la corrente elettrica.
