Molti lavoratori da gennaio stanno percependo 700 euro lordi in più in busta paga, ma stanno percependo uno stipendio più basso: i motivi di questo paradosso
Ormai da tanti anni gli italiani subiscono gli effetti di una crisi economica che appare essere senza soluzione di continuità. Districarsi quotidianamente fra le varie spese, il caro-bolletta, il caro-spesa, le tasse, il caro-carburante e altri balzelli vari, non è facile per le famiglie che vivono con uno stipendio normale.
Alcune volte però arrivano delle notizie che possono mutare il quadro e renderci decisamente più ottimisti. Molti lavoratori italiani, infatti, stanno ricevendo in questi giorni dei corposi aumenti in busta paga. Si tratta di aumenti che possono arrivare anche a 700 euro. In teoria dovrebbe trattarsi di una notizia molto positiva che bisognerebbe accogliere con euforia, ma in realtà occorre fare attenzione, perchè l’inghippo è sempre dietro l’angolo.
Per molti lavoratori che si sono visti riconosciuti dei corposi aumenti in busta paga, si è verificato uno strano paradosso per il quale lo stipendio si è abbassato, anziché aumentare. E’ il caso di quei lavoratori che per effetto degli aumenti hanno visto salire il proprio scaglione di reddito ai fini Irpef. E’ ad esempio il caso di chi si è visto aumentare lo stipendio da 2.300 a 3 mila euro. Per questi lavoratori, si è alzato solo il lordo dello stipendio, ma al netto la somma percepita è paradossalmente più bassa rispetto agli stipendi precedenti.
La causa di tutto questo va attribuita al taglio al cuneo fiscale relativo alla retribuzione annua superiore ai 35.000 euro. Superare tale soglia, infatti, comporta la fine dell’esonero contributivo Ivs che era di 140 euro mensili. Con l’aumento, si è prodotto anche un taglio rilevante alle detrazioni da lavoro, con conseguente aumento dell’Irpef. Tutto ciò si traduce in stipendi paradossalmente più bassi, nonostante gli aumenti del lordo.
A tutto ciò va anche aggiunto l’aumento della quota di contributi e le addizionali regionali e comunali. Facendo i dovuti calcoli, insomma, gli aumenti di 700 euro in busta paga in realtà comportano solo l’aumento delle trattenute dello Stato. In virtù dello stipendio lordo più alto, cambia anche la “collocazione” fiscale del lavoratore e quindi l’aumento delle tasse. Insomma, una beffa in piena regola che appare davvero irrazionale.
Il paradosso della busta paga più alta e dello stipendio più basso
Paradossalmente, se l’aumento fosse stato più contenuto, il lavoratore avrebbe potuto godere della maggiorazione senza vedersi addebitati oneri aggiuntivi. In tanti casi questi aumenti non comporteranno sostanzialmente alcun beneficio, mentre per altri contribuenti si profila la possibilità di ottenere un guadagno molto più modesto rispetto ai 700 euro lordi in più in busta paga.