Massima attenzione per i contribuenti: se non si salda questa ultima rata nei pagamenti entro il 31 marzo si rischia una multa di 250 euro.
Il mese di marzo resta tra quelli più complicati per i tanti contribuenti, alle prese con scadenze anche pesanti nei pagamenti di tasse e tributi. Un periodo dell’anno che rappresenta in tanti casi un periodo nero dell’anno e che mette a dura prova le tasche degli italiani, soprattutto quelli che portano avanti lavori autonomi.
Non finiscono mai le pene per i possessori di partita Iva, insomma. Tra le tante scadenze che non si devono mai dimenticare c’è anche quella relativa alla dichiarazione del Modello EAS per chi intende accedere a delle agevolazioni fiscali. Nello specifico questa dichiarazione riguarda alcuni enti associativi che possono richiedere in tal modo dei vantaggi nel pagamento delle tasse.
Chi è obbligato a presentare il modello EAS
Il modello EAS è obbligatorio per una serie di Enti associativi e Sportivi che intendono presentare una serie di agevolazioni all’Agenzia delle Entrate. Nel dettaglio ci sono quelle entrate che non devono essere considerate ai fini dell’IRPEF e IVA. In pratica quelle cifre sulle quali non si devono pagare le tasse.
Si tratta di uno strumento importante che permette di risparmiare parecchio durante un anno, considerando che si parla di entrate al netto della tasse. Un esempio è rappresentato proprio dalle quote associative, che non possono essere tassate. Non rientrano in questa categoria gli le Pro Loco, le Associazioni di volontariato e nemmeno gli enti associativi dilettantistici associati al Coni.
Importante la tempistica per la presentazione del modello, che di norma avviene una tantum, ovvero entro 60 giorni dalla costituzione dell’Ente. Ma ci sono dei casi particolari che devono essere tenuti a mente se non si vuole incorrere a brutte sorprese con sanzioni sgradevoli.
La data da non dimenticare
Per legge il modello EAS va presentato una sola volta entro i 60 giorni dalla costituzione dell’ente, ma se nell’anno precedente ci sono stati cambiamenti e variazioni rispetto alla comunicazione precedente, il termine per la presentazione del modello è quello del 31 marzo. In questo caso il limite potrebbe slittare al 2 aprile con le festività pasquali in mezzo.
Se si va oltre questa data c’è comunque la possibilità entro il 15 ottobre: in questo caso però ci sarà una multa da 250 euro da pagare. Quindi si consiglia di non correre questo rischio e di presentare nei tempi la dichiarazione. Per ricevere altre notizie simili potete continuare a seguirci qui.