La Corte di Cassazione ha stabilito con una sentenza un aspetto che potrebbe rivoluzionare il rapporto fra datore di lavoro e dipendenti. Di cosa si tratta? Scopriamolo nel testo che segue.
La notizia che vogliamo dare in questo articolo è davvero rivoluzionaria in ambito lavorativo. Una sentenza della Corte di Cassazione, infatti, legittima i dipendenti nel fare ricorso contro il proprio datore di lavoro in un caso specifico. Di cosa stiamo parlando?
Ci riferiamo all’argomento delle ferie. Tutti i lavoratori dipendenti del nostro Paese hanno diritto a godere di un periodo di tempo lontano dal lavoro nel corso dell’anno.
Le regole generali per tutti i dipendenti in possesso di contratto full time sono le seguenti. Ogni mese, un lavoratore matura 2,16 giorni di ferie. Esse corrispondono a 26 giorni di ferie in totale, da poter dividere in 4 settimane all’anno.
Nello specifico, 2 di queste settimane potranno essere godute in maniera continuata, mentre le altre 2 potranno essere anche divise nei vari periodi dell’anno.
In alcuni casi, però, il lavoratore non può scegliere quando andare in ferie, ma dovrà seguire le indicazioni del proprio datore di lavoro. Una sentenza della Corte di Cassazione, però, potrebbe fare scuola ed evitare in futuro che un datore di lavoro possa imporre ferie forzate al lavoratore dipendente.
Scopriamo tutti i dettagli su questa sentenza.
La sentenza sulle ferie dei lavoratori dipendenti
Una specifica sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che la prerogativa unilaterale di un’azienda di concedere il periodo di ferie ai propri impiegati possa essere eseguita solo in caso di largo anticipo o, comunque, consentendo ai lavoratori di organizzarsi per il meglio. In tutti gli altri casi, il datore di lavoro non può imporre ferie forzate ai propri lavoratori.
Questa sentenza è stata emessa dalla sezione lavoro della Suprema Corte con l’ordinanza numero 24977/22. Lo ha fatto con riferimento specifico alla vicenda di alcuni lavoratori che hanno fatto ricorso e portato in tribunale il proprio datore di lavoro.
Che cosa è successo di preciso? Ecco tutte le informazioni su questa vicenda.
La possibile rivoluzione
Il datore di lavoro aveva imposto ad alcuni lavoratori dipendenti delle ferie forzate in un determinato periodo dell’anno, senza effettuare comunicazione preventiva a essi. I dipendenti si erano opposti a questa decisione e avevano deciso di portare in tribunale il proprio datore di lavoro.
Sia in primo che in secondo grado il giudice aveva dato torto al datore di lavoro e ragione ai dipendenti, stabilendo come il capo dovesse ripristinare le ore di lavoro tolte dopo l’imposizione delle ferie forzate.
La sentenza della Cassazione ha confermato il tutto. In essa, però, si stabilisce anche che – in generale – ogni datore di lavoro potrà decidere il periodo delle ferie. I dipendenti potranno indicare con largo anticipo l’intervallo di tempo entro cui poter usufruire delle ferie.