Un’imposta da 5.000 euro sulle somme depositate sul conto corrente potrebbe essere pagata da alcuni correntisti entro fine anno. A cosa stare attenti? Ecco tutti i dettagli in tal senso.
Sono lontani i tempi in cui le persone nascondevano i propri risparmi sotto il materasso o, comunque, negli spazi giudicati essere più sicuri all’interno della propria abitazione. La stragrande maggioranza delle persone oggi dispone di un personale conto corrente bancario o postale.
Depositare i propri soldi sul conto corrente, infatti, garantirà protezione a essi. L’importante sarà scegliere la banca in base all’affidabilità di essa e ai vari servizi offerti in riferimento alle proprie esigenze. Come normale che sia, però, ogni istituto bancario ha dei costi di gestione, fissi o variabili.
Ogni mese, quindi, ci saranno dei costi da sostenere in merito all’apertura del conto, all’invio di bonifici bancari e a diversi altri fattori.
In questo articolo, però, ti vogliamo far scoprire come fare per evitare di pagare una determinata imposta fissa al termine dell’anno. Cosa succede a chi ha depositati sul conto una somma superiore a 5.000 euro? Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo argomento specifico.
Hai più di 5.000 euro in banca? Rischi di pagare questa imposta
Sul proprio conto corrente ogni lavoratore o pensionato si farà accreditare il proprio stipendio o la pensione, in base alla sua situazione personale. Sono sempre di meno, per esempio, i pensionati a recarsi direttamente in Posta per ritirare la propria pensione.
Nonostante i tempi che corrono non permettano un elevato risparmio a milioni di famiglie, riuscire ad accantonare qualche soldo ogni mese è molto importante. Questo aspetto, infatti, permetterà di mettersi al riparo in futuro da eventuali situazioni spiacevoli o, in generale, ad avere delle somme per garantirsi una o più spese importanti.
Il saldo in banca, dunque, potrebbe accrescere di mese in mese. Le somme accumulate, dunque, potrebbero superare anche i 5.000 euro. Cosa accade in questo caso? Scopriamo l’imposta obbligatoria che si dovrà sostenere.
L’imposta di bollo
Chi dispone in banca di somme superiori a 5.000 euro di giacenza media nel corso dell’anno avrà un’ulteriore spesa in riferimento alla gestione del proprio conto corrente. Si tratta della cosiddetta imposta di bollo. I vari istituti bancari, infatti, trattengono automaticamente i soldi il 31 dicembre dell’anno in corso di svolgimento.
Questa imposta di bollo ammonta alla cifra complessiva di 34,20 euro. Per evitare di pagare tale imposta occorrerà avere una giacenza media annua sul conto inferiore alla soglia dei 5.000 euro.
Chi ha molti soldi in banca non potrà fare altro che pagare questa imposta. Chi è al limite, invece, sarà opportuno che valuti di ritirare delle somme per avere una giacenza inferiore ed evitare di pagare questi 34,20 euro di imposta.
La tassa, inoltre, sarà esentata a chiunque abbia un ISEE annuo inferiore ai 7.500 euro. Diversi istituti bancari, inoltre, propongono ai giovani correntisti esenzioni in riferimento a tale imposta di bollo.