Nonostante i prezzi continuino ad aumentare, molti sono gli italiani che non hanno rinunciato ad una cena fuori al ristorante.
Ma qual è stato il comportamento degli italiani di fronte ad una cena o ad un pranzo fuori casa? ecco cosa affermano i dati.
Gli italiani che non rinunciano al ristorante
I consumi legati alla ristorazione del nostro Stato sono arrivati, solo nel mese di giugno, a 66 miliardi di euro annui.
Si tratta di un dato molto alto vista la continua a preoccupazione causata dall’inflazione che non blocca il suo percorso.
Nonostante ciò, soltanto un consumatore su dieci ha affermato di essersi trovati di fronte a delle difficoltà anche se gran parte di loro hanno scelto di non cambiare le proprie abitudini.
Questo è ciò che si scopre attraverso i dati di Circana, un’azienda nata dall’Unione del gruppo NPD e Information Resources, Inc e il gruppo Npd.
I dati di circa una riguardo alla ristorazione
In base allo studio si è scoperto che c’è stata una vera e propria crescita per quanto riguarda il senso di comunità fuori dalle mura domestiche e quindi tra i consumatori.
Infatti, il 72% è convinto che i ristoranti siano inclusivi e che quindi vadano a soddisfare coloro che hanno delle esigenze alimentari particolari mentre, il 56% è convinto che la tecnologia sia dalla loro parte, il 40%, attraverso il digitale e le applicazioni, riescono a godere molto di più dell’esperienza al bar e al ristorante mentre il 46% ama utilizzarli al fine di trovare un modo per interagire con i posti che frequenta.
In Italia la ristorazione viene percepita come un qualcosa di molto tradizionale a differenza dell’estero, posti in cui è molto forte la contaminazione tra cucine differenti.
Infatti, il 48% dei consumatori si aspetta di trovare nuove esperienze attraverso nuovi sapori E nuove ricette.
Simona Greco, il direttore di manifestazioni fiera Milano, ha affermato che spesso saranno presenti tutti i prodotti del settore a partire dai grandi macchinari per pastifici fino alla classica macchina del caffè.
In attesa sono più di 2.000 espositori tra cui il 40% internazionale proveniente da 50 paesi. Ci saranno poi 600 buyes che potranno essere presenti grazie al lavoro di Ice.
A questo riguardo il presidente Matteo Zoppas afferma che il loro scopo è quello di coprire ogni eccellenza che proviene dalla cucina italiana.
Infatti, il food è stato in grado di produrre esportazioni pari ad una cifra che si aggira intorno ai 25 miliardi di euro e quindi con un 7,9% di più a differenza del medesimo periodo dell’anno precedente.
Greco inoltre aggiunge che questa potrebbe essere un’occasione di fondamentale importanza per il settore dell’Industria italiana formata da numerose aziende, tra cui anche delle realtà molto piccole, ma che lavorano costantemente e che risultano essere dei veri e propri pilastri per il settore in cui operano.
Il compito del salone sarà quello di testare il mercato per buyer ed aziende così da comprendere finalmente in che modo si sta modificando il mondo dei consumatori e per capire come si sta modificando la formazione riguardo all’innovazione tecnologica.