Milioni di famiglie italiane attendevano questa notizia: la proroga mercato tutelato di luce e gas. Vediamo i cambiamenti che ci saranno.
A partire da gennaio 2023, 9 famiglie italiane circa torneranno, anche se in forma graduale, al mercato libero. Ciò perché il Governo Meloni ha deciso l’ulteriore proroga del mercato tutelato.
Per diverso tempo si è parlato di “bomba sociale”; per tutta risposta, ecco arrivare la proroga semestrale di questo mercato, che è quello in cui le tariffe vengono stabilite da ARERA, estraniando le offerte proposte dai fornitori.
Questa decisione è stata annunciata da Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente, con la misura che potrebbe rientrare nel Decreto Energia che verrà.
Nella misura è anche contenuto il piano per le energie rinnovabili e lo stoccaggio del materiale di scarto che arriva dalle centrali nucleari.
Proroga mercato tutelato di luce e gas col nuovo decreto energia
Con la proroga del mercato tutelato, la bomba sociale indicata da tanti potrebbe essere stata scongiurata.
Così, le circa 9 famiglie italiane interessate per altri 6 mesi potranno continuare ad avvalersi della tutela di ARERA, evitando in questo modo il pesante processo di andare a scovare un nuovo fornitore oppure immettersi nel sistema di fuoriuscita graduale per chi è in difficoltà economiche.
Il ministro dell’Ambiente ha affermato che il decreto sarà pronto entro pochi giorni e provvederà ad applicare diversi interventi assemblati che vanno dal mercato tutelato fino alle scorte nucleari, senza escludere le energie rinnovabili.
Secondo Pichetto Fratin, all’interno del decreto sono indicate le modalità per intervenire sul sistema mercato elettrico.
“In questi ultimi giorni abbiamo valutato interventi riguardanti la liberalizzazione per le famiglie”, ha affermato il ministro.
“Viviamo un momento di incertezza geopolitica, con i prezzi dell’energia che non possono essere previsti, visto il forte legame che c’è con il gas. Insomma, dobbiamo agire con cautela”.
Ci saranno dei cambiamenti da gennaio 2024?
Da diversi mesi ai clienti appartenenti al mercato tutelato è stato detto della sua fine. Per semplificare tutto, sono state creati sistemi di uscita e guide, con quella lenta per le famiglie che versano in difficoltà economica.
La stessa richiesta di uscita è arrivata fino alla Commissione Europa e rientra in uno dei vari obiettivi del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza). Adesso, dopo tanto lavoro, tutto dovrebbe restare com’è.
La richiesta di blocco è stata inviata anche da ARERA. Gestire le gare in così poco tempo è estremamente complesso.
Infatti, se la scelta del fornitore non è stata fatta, i vari clienti finiranno alle aste, dove verranno poi assegnati a vari operatori del mercato libero. Senza proroga, questo sistema “ingegnoso” non sarebbe potuto partire in tempi così brevi.