Il caro affitti continua a imperversare, ma non ovunque allo stesso modo. Andiamo a vedere quali sono le zone maggiormente colpite.
Un recente studio ha analizzato il mercato delle stanze in affitto nel nostro Paese sia per gli studenti che per i giovani lavoratori, prendendo in considerazione la domanda e l’offerta.
L’età media delle persone che cercano una stanza condivisa è aumentata costantemente: dai 32 si è passati a 34 anni.
Inoltre, sembra che l’offerta di stanze in molte città abbia subito un forte calo, con Venezia e Trento a farla da padrone con un calo rispettivamente dell’81% e dell’86%.
Le variazioni di prezzo più evidenti, nonostante il calo, si sono viste a Bergamo con un +27%, a Firenze con un +26,6%, a Torino con +25%, a Genova con +16,7%, a Verona con +14,3%, a Bari con +11,1%, a Padova con +10,3% e a Milano con +10%.
Anche a Napoli e Roma rientrano nel novero delle città con aumenti, che per entrambi è pari a un +9.4%.
Guardando direttamente ai prezzi, la città più cara per lavoratori e studenti resta Milano, dove una stanza costa 570 euro in media. Subito dopo ci sono Brescia e Firenze (entrambe con 490 euro) e Bergamo, con 470 euro.
Le città più economiche sono Reggio Calabria (costo medio 180 euro), Messina con 220 euro, Catania con lo stesso prezzo, Ancona e Pescara con 230 euro.
Caro affitti, le città italiane con gli aumenti più evidenti
Il costo degli affitti in Italia è aumentato del 1,4% ad agosto, con un costo medio di circa 13,7 euro/m2.
Se si fa un confronto con lo scorso anno, emerge che gli affitti sono aumentati del 11,9% nel giro di un anno. Tutto questo si traduce in un affitto più alto anche per coloro che vivono da soli.
A livello regionale, l’aumento maggiore si registra in Valle d’Aosta con un +10,6%, mentre quello minore in Puglia con un +4,3%.
Per quanto riguarda gli aumenti nelle province, Vibo Valentia è risultata essere quella con l’aumento maggiore (+16,7%), mentre in coda ci sono Biella e Avellino con un +1,5%.
In controtendenza Pescara e Isernia, dove gli affitti invece sono diminuiti rispettivamente del -7,3% e del -10,6%.
Le Regioni dove il prezzo è sceso
Parlando, invece, di canoni più alti, Lucca è in testa con 31,7 euro/m², mentre Reggio Calabria (5 euro/m²) si trova sul gradino più basso di questa speciale classifica.
Nell’ultimo mese, invece, gli aumenti maggiori si sono visti a Udine (+11,8%), Sassari (+7,7%), Carrara (+7,9%) e Lecce (+7,5%).
Infine, parlando di cali a livello regionale, il Molise mostra quello più ampio (-4,6%), seguito da Marche (-2,7%) e Veneto (-2,1%).