Si rischia una multa di 5000 euro, qualora non si osserva una specifica disposizione relativa alla stufa a pellet.
In seguito alla guerra tra Russia e Ucraina, i costi del gas sono lievitati notevolmente e tali rincari, inevitabilmente, sono ricaduti sulle fatture del gas. Pertanto, si teme che ci saranno ulteriori stangate anche in vista della stagione invernale, dove i consumi lieviteranno non poco.
La crisi economica, in tal senso, ha inciso anche sul settore del pellet, in quanto – rispetto al 2021 – i costi della biomassa sono triplicati, facendo qualche semplice calcolo. Bisogna, inoltre, considerare che si rischia una multa da 5000 euro se non si compie una certa azione legata proprio alla stufa a pellet. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
L’altalena dei prezzi del pellet
Si è registrato un aumento del prezzo del pellet. Nel 2021, infatti, un sacco da 15 kg costava solamente 5 euro. Nel 2022, invece, è arrivato a costare ben 15 euro, anche se – nel 2023 – invece, il costo è nuovamente risceso.
La biomassa, però, nonostante l’altalena dei prezzi, è il materiale preferito dagli italiani in merito di riscaldamento.
Un tema che, con l’arriva della stagione invernale, riguarderà milioni di cittadini che hanno optato per la stufa a pellet. Bisogna sapere, però, che – ogni anno – questi impianti devono essere sottoposti a controlli obbligatori, rivolgendosi a tecnici specializzati e registrato alla Camera di Commercio.
Stufa a pellet, gli obblighi da assolvere
La manutenzione della stufa a pellet è obbligatoria per legge. L’impianto in questione, infatti, deve essere sottoposto a rigidi controlli che ne certifichino il corretto funzionamento. Un adempimento che, se non effettuato, può farci andare incontro a una multa che può arrivare anche fino a 5.000 euro.
Al fine di evitare un esborso simile, dunque, bisogna tenere in considerazione le disposizioni di legge in merito alla manutenzione della stufa a pellet, che va effettuata a inizio della stagione invernale.
In questo modo, si saprà, in anticipo, il livello di efficienza di tale impianto. La stufa a pellet, inoltre, deve essere sottoposta a una meticolosa pulizia.
Tra le operazioni obbligatorie, troviamo la verifica delle guarnizioni e della relativa tenuta, la pulizia della canna fumaria (che deve essere conforme alla normativa UNI 10683), la sigillatura di fessure eventualmente presenti, l’eliminazione dei residui delle parti interne, nonché il controllo dell’emissione fumi e delle componenti elettromeccaniche. I risultati che emergono, poi, sono registrati in un rapporto di manutenzione che il tecnico rilascia al proprietario.
Qualora le autorità competenti, in fase di controllo, trovino il titolare sprovvisto di libretto attestante la revisione obbligatoria, possono comminargli una multa che oscilla tra i 500 e i 3000 euro.
Se non si attua la manutenzione – sia ordinaria che straordinaria – si può ricevere una multa fino a 5000 euro, in quanto si mette in pericolo la sicurezza delle persone.