L’addio al Reddito di Cittadinanza potrebbe avere innescato un’importante novità. Ora l’assegno di inclusione potrebbe toccare la cifra di 780 €. Ecco cosa abbiamo scoperto sull’argomento.
Il reddito di cittadinanza è stato eliminato e questa decisione è stata comunicata ai cittadini attraverso l’invio di un messaggio ufficiale inoltrato da parte dell’INPS. Ovviamente le disposizioni sono state autorizzate dal Governo e nell’arco dei prossimi giorni vedranno l’abolizione del reddito di cittadinanza per molte altre famiglie. Al suo posto arriverà l’assegno di inclusione. Ecco di che cosa si tratta e quali sono le novità che lo supporteranno nei prossimi mesi.
Per quale motivo il Governo ha deciso di abolire il reddito di cittadinanza?
Il reddito di cittadinanza ha una storia piuttosto lunga e complessa, soprattutto se pensiamo che si tratta di una riforma politica. Queste vengono spesso stravolte, rinnovate e modificate ma, in questo caso, la riforma entrata in vigore ha mantenuto la sua validità concedendo diversi diritti ai cittadini per diversi anni. Il reddito di cittadinanza è quindi una sovvenzione che viene corrisposta a chi, per un motivo per l’altro, non riesce a trovare lavoro.
Si tratta quindi di un importo di entità variabile che viene corrisposto ai nuclei familiari. Purtroppo però, questo non ha portato sollievo per lo Stato, poiché molte persone hanno deciso di lavorare in nero, in modo da percepire anche il reddito di cittadinanza. E’ proprio questo uno dei motivi che ha spinto lo Stato ad abolire questa riforma sociale ed economica, dichiarando come tutto questo non facesse altro che generare disoccupazione nella popolazione.
Ovviamente il messaggio inviato da parte dell’INPS ha scaldato non di poco gli animi di tutte quelle persone che, da adesso in poi, non riceveranno più il loro sussidio mensile. Si troverà mai una soluzione a questo inghippo?
La storia del reddito di cittadinanza
La prima volta che abbiamo parlato del fantomatico reddito di cittadinanza è stato nel 2018 quando, per l’appunto, il Governo Renzi ha deciso di introdurre questa riforma per aiutare i cittadini italiani. In questo modo si voleva dare una nuova possibilità alle famiglie, offrendo uno spiraglio di luce per tutti quei nuclei familiari dove non si garantiva la sussistenza senza avere un lavoro.
La misura era nata con l’intento di aiutare i più poveri ma, purtroppo, con il tempo si
è perso di vista il reale obiettivo di questo provvedimento così interessante. Fin dalla sua prima emanazione, i vari partiti politici si sono ritrovati a discutere sulle ritorsioni che questa Legge ha portato alle casse dello Stato.
Molti italiani rifiutavano le proposte lavorative da parte del Governo solo con lo scopo di mantenere un lavoro in nero e percepire comunque il tanto bramato assegno. Dopo un periodo di dubbio e misteri sì e quindi pensato di abolire il reddito di cittadinanza anche se, ovviamente, i cittadini non verranno abbandonati a loro stessi.
Il nuovo assegno di inclusione: ecco le cifre concesse agli aventi diritto
Come detto nelle righe precedenti, lo Stato non intende lasciare nella difficoltà i propri cittadini, motivo per cui ha pensato di introdurre delle norme alternative che vadano a sostituire il reddito di cittadinanza, almeno in parte. Dal 1° Gennaio si potrà accedere al nuovo assegno di inclusione, un progetto che si riallaccia al supporto alla formazione e al lavoro di cui si è a lungo parlato.
A quanto pare quindi, più di 150.000 persone perderanno il reddito di cittadinanza ma potranno attivarsi affinché lo Stato conceda loro l’assegno di inclusione. La cifra per ogni persona è stata raggiunta nella cifra di 350 € al mese, ma per alcuni fortunati potrà arrivare fino ad un massimo di 700 o 780 €.
Al momento non sappiamo ancora quali elementi andranno a favorire questa condizione, ma sicuramente verranno fornite tutte le indicazioni utili per far aumentare al massimo il diritto di ogni cittadino. Forse il calcolo finale verrà effettuato sull’individualità dei singoli richiedenti, analizzando le loro possibilità economiche e il prezzo della vita che continua a salire di giorno in giorno. Da considerare come, invece, lo Stato potrebbe trovare dei nuovi fondi da destinare a tale misura. E’ per questa ragione che l’assegno per ogni individuo crescerà leggermente rispetto a quanto pattuito in precedenza.