Una nuova importante circolare riguarda l’Assegno di inclusione. Ecco che cosa dice l’INPS in merito ai beneficiari di questa agevolazione economica.
Tra le tante proposte dello Stato, una delle ultime riguarda proprio la possibilità di ottenere il cosiddetto assegno di inclusione. Su questa riforma permangono davvero molti dubbi, motivo per cui l’INPS ha deciso di redigere una nuova circolare per cercare di spiegare al meglio come funzionerà tutto questo. Proprio per questo il 29 agosto è stata diffusa la nuova comunicazione che cercherà di esplicare in maniera più chiara chi ha diritto al sostegno e cosa bisognerà fare per presentare questa richiesta. Approfondiamo meglio questo argomento.
Stop al reddito di cittadinanza: arriva l’assegno di inclusione
Poco più di un mese fa, molti italiani hanno ricevuto una terribile notizia in merito alla percezione del reddito di cittadinanza. L’INPS e il governo di Giorgia Meloni hanno deciso di dare un taglio a questa sovvenzione che, in un modo o nell’altro, non ha fatto che causare diverse problematiche alla penisola italiana.
Diverse famiglie hanno quindi perso questo diritto fra Luglio e Agosto e molte altre lo perderanno nelle prossime settimane. L’obiettivo è quello di garantire questi fondi solamente a chi non può lavorare per un motivo valido come, ad esempio, i portatori di handicap oppure le persone le cui condizioni non permettano lo svolgimento di un’attività lavorativa.
Ovviamente lo Stato non vuole lasciare i propri cittadini in un’evidente stato di bisogno, motivo per cui, seppure eliminando il Reddito di cittadinanza, si stia già pensando alle delle proposte alternative per rimpiazzare questo sussidio. Tra le nuove offerte è proprio quella che risponde al nome di Assegno di inclusione che, per l’appunto, verrà corrisposto a determinati cittadini qualora dovessero sussistere i giusti requisiti.
Che cos’è l’assegno di inclusione e chi ne ha diritto?
L’assegno di inclusione è una sovvenzione sociale che vedrà l’elargizione di 350 € i quali verranno concessi per un periodo massimo di 12 mesi. A differenza del reddito di cittadinanza questo assegno verrà concesso alla persona e non al nucleo familiare, ma solamente laddove sussistessero alcuni requisiti fondamentali.
Per ottenere questo è infatti necessario avere un’età compresa fra i 18 e i 59 anni, non ricevere altri aiuti da parte dello Stato e soprattutto non avere un Reddito ISEE superiore ai 6.000 € l’anno. Questo supporto si distingue anche dal fatto che sarà volto a garantire la formazione dei singoli individui.
In poche parole, se il reddito di cittadinanza prevedeva il versamento di una determinata quota in denaro, ora questi soldi verranno devoluti agli enti e alle istituzioni che offrono la possibilità di frequentare corsi di supporto e formazione. L’assegno verrà concesso per un massimo di 12 mensilità che non potranno essere prorogati. Bisognerà poi testimoniare l’effettivo impegno nella frequentazione del corso attraverso dei certificati da presentare all’INPS ogni 90 giorni. Qualora non dovessero essere rispettate queste disposizioni, l’assegno decadrà in automatico.
Come presentare domanda per ottenere l’assegno di inclusione
In linea di massima, questo tipo di sovvenzione è destinata a tutti coloro che in passato percepivano il reddito di cittadinanza. Ad ogni modo tutte le persone che sono in possesso dei giusti requisiti possono presentare richiesta accedendo al portale INPS e cliccando sul banner dedicato al portale per l’inclusione sociale e lavorativa.
Qui bisognerà compilare il PAD ovvero il Patto di attivazione digitale, in modo da autorizzare la possibilità di svolgere un’attività lavorativa nell’immediato. E’ solo in questo caso che verrà concesso il nuovo bonus. Ovviamente poi, bisognerà seguire il proprio percorso valutando i programmi offerti e tutti i progetti utili che lo stato e l’INPS hanno deciso di sovvenzionare.
Da quello che sappiamo, inoltre, dal 1° gennaio si potrà beneficiare di questo assegno senza doversi sottoporre agli enti di formazione, ma purché si vada ad espletare un’attività lavorativa che lo Stato ha provveduto a segnalare al soggetto interessato. In questo modo sarà sempre più alto il numero di individui che potranno beneficiare di tale risorsa e si spera quindi che anche il settore della disoccupazione vada a scemare rispetto ai lavelli odierni. Non ci resta che attendere per scoprire come evolverà la situazione e per capire se l’assegno di inclusività si rivelerà essere un valido supporto per la popolazione italiana.