In questo articolo vedremo chi può essere esentato dal pagamento della Tari sui rifiuti, con qualche esempio pratico.
Gli italiani sono sempre a caccia di agevolazioni per pagare meno tasse. D’altronde, vista l’attuale situazione economico-finanziaria, c’è da capirli.
Non bastasse l’inflazione e l’aumento dei costi dei generi alimentari, anche quelli delle materie prime energetiche e dei carburanti stanno facendo aumentare le preoccupazioni nelle varie famiglie sparse lungo lo stivale.
Poi ci sono le tasse da pagare legate all’abitazione che, puntualmente, vengono a bussare tramite il postino.
La domanda a questo punto è: “Come è possibile trarre beneficio delle agevolazioni Tari inerente allo scorso anno”. Un’altra domanda è: “Chi sono i soggetti ad averne diritto?”.
Per quei pochi che non lo sanno, la Tari è la tassa sui rifiuti che viene applicata agli immobili e alle zone, tra cui quelle all’aperto, le quali generano dei rifiuti.
Per stabilire l’ammontare esatto della Tari, bisogna prendere in considerazione diversi fattori: la composizione del nucleo familiari, ossia da quanti membri è composto, la quantità di rifiuti che vengono prodotti, la grandezza dell’immobile in metri quadri e quante persone occupano lo stesso.
Ogni amministrazione comunale stabilisce autonomamente le tariffe della Tari. Lo stesso Comune è responsabile dell’invio del bollettino precompilato Tari presso l’abitazione di ogni contribuente.
Andiamo a vedere insieme gli sconti e le riduzioni possibili sulla Tari e le circostanze specifiche che consentono di ottenerli.
Esenzioni e sconti Tari su case inagibili e disabitate
La legislazione attuale prevede delle esenzioni sul pagamento della Tari a favore di case inagibili e disabitate.
Infatti, in questi casi, la Tari sui rifiuti non deve essere pagata sulle case che sono non soltanto disabitate, ma che non contengono nemmeno arredi e non sono collegate a utenze varie, come energia elettrica e gas. In altre parole, devono essere completamente inagibili.
Quindi, chi possiede un immobile che rispecchia alla lettera queste caratteristiche, non deve pagare la Tari poiché la sua casa non produce dei rifiuti.
Però, se la casa disabitata presenta delle utenze funzionanti, anche se non viene utilizzata è obbligatorio pagare la tassa sui rifiuti.
Agevolazioni per assenza di servizio
Ci sono altri scenari in cui non è obbligatorio pagare la Tari sui rifiuti. Uno di questi è quando il servizio che gestisce i rifiuti è stato sospeso oppure non viene per nulla effettuato per motivi vari, come problemi di organizzazione imprevisti, questioni sindacali, oppure se il servizio viene effettuato violando apertamente le normative in materia.
Di fronte a una delle situazioni di cui sopra, è previsto un abbattimento pari al 20% su quanto dovuto per l’IMU.
Esenzioni ed agevolazioni Tari sui terreni agricoli
In base a quanto prevedono le leggi attualmente in vigore, le esenzioni Tari sui rifiuti sono previste sui terreni agricoli, quindi imporre il pagamento viene considerato illegittimo.
Stesso discorso vale per tutti quei terreni che non producono rifiuti, eccezion fatta per quelli edificabili.
Altri casi di sconti ed esenzioni
Esistono altre casistiche per cui la legge italiane prevede riduzioni e sconti sulla Tari. Nella fattispecie, per le zone in cui avviene l’auto-smaltimento, è previsto uno sconto Tari.
Invece, avviene una riduzione della quota variabile in proporzione all’ammontare dei rifiuti speciali che sono stati assimilati a quelli urbani, a patto che il produttore dimostri l’avvio del riciclo.