Aria di svolta per alcune famiglie italiane. Secondo il Governo molti nuclei familiari potranno ottenere un bonus di 3.000 euro.
Ricevere un aiuto economico in questo periodo è sicuramente qualcosa di utile e importante per moltissime famiglie italiane. Questo perché le spese che bisogna sostenere aumentano di giorno in giorno e non sempre si dispone del giusto mezzo economico per poterle soddisfare. Proprio per questo motivo lo Stato ha deciso di stanziare un nuovo bonus da concedere alle famiglie. Questo andrà ad affiancare l‘Assegno Unico, la cui disciplina sarà soggetta a nuovi cambiamenti nelle prossime settimane. Ecco come fare domanda per ottenere il bonus di 3.000 €.
Nuovo bonus da 3.000 euro per le famiglie: ecco in che cosa consiste
Lo Stato è impegnato a risolvere tutti quei problemi che riguardano la vita quotidiana di milioni e milioni di famiglie. Molte di queste, nonostante vedano impiegati più membri della famiglia in un’attività lavorativa, non riescono ad arrivare alla fine del mese.
Ecco perché si è pensato di introdurre un nuovo bonus che potrà avere un valore finale di circa 3.000 € e che verrà concessa in aggiunta all’assegno unico. Questo nuovo bonus, quindi, vedrà un aumento sui benefit concessi al lavoro, fino a raggiungere la quota dei 3.000 €.
Questo perché il Governo ha deciso di analizzare fringe benefit, servizi e beni ceduti evitando di tassarli fino al raggiungimento dei 3.000 €. In questo modo non si vedrà un aumento dei soldi percepiti, ma si potrà vivere una sorta di risparmio su quelli che prima venivano spesi per pagare queste tasse.
Chi potrà godere del nuovo bonus promosso dallo Stato?
Come al solito, e in ogni situazione simile, questi sconti andranno a applicati solamente ai lavoratori che hanno dei figli a carico e che, per l’appunto, abbiano dei fringe benefit che non vadano a superare i 3.000 €.
Questi possono essere riconosciuti nell’elargizione di buoni pasto, buoni per effettuare carburante, strumenti aziendali come computer e cellulari, borse di studio, polizze assicurative e professionali, prestiti aziendali e molti altri elementi simili. Pare che verranno fatti rientrare in questa agevolazione anche il pagamento delle utenze domestiche in merito all’utilizzo di servizi quali luce, gas e acqua.
Il discorso è diverso per i fringe benefit che riguardano i figli in quanto, in questo caso, non verranno considerate le rette per pagare le scuole, le gite scolastiche o i libri e il materiale destinato all’apprendimento. Si tratta comunque di un grande aiuto che riuscirà a raggiungere il proprio obiettivo dopo qualche mese di sussistenza.
Bonus e Assegno Unico: come presentare la domanda?
Se da una parte è bisogna essere felici per la concessione di un bonus che porterà sollievo in moltissime famiglie, dall’altra parte bisogna prestare attenzione ai possibili cambiamenti del periodo. Da un po’ di tempo a questa parte infatti il Governo si sta attivando per modificare gran parte delle regole che disciplinano la concessione dell’Assegno Unico.
Questo è un sussidio statale che viene erogato mensilmente alle famiglie al cui interno sia presente un minore o un ragazzo con al massimo 21 anni di età. Bisogna però sapere che questo nuovo bonus non rappresenterà un impedimento per nessuno, in quanto andrà ad aggiungersi proprio all’Assegno Unico.
I nuovi cambiamenti si manifesteranno per tutti coloro che hanno omesso qualche tipo di dichiarazione oppure che hanno commesso degli errori al momento della presentazione della domanda. In questo caso l’Assegno Unico continuerà ad essere concesso, ma la somma offerta sarà minima.
Per tutti gli altri verrà eseguito una sorta di rapporto fra il valore dell’Assegno Unico e il nuovo Bonus concesso alle famiglie. Per entrambi sarà quindi necessario presentare una richiesta allegando alla stessa il proprio Valore ISEE. La domanda sarà disponibile sul portale dell’INPS e permetterà ai cittadini di dichiarare la propria condizione e ricevere l’importo designato in base alla loro situazione economica.
Una volta presentata la domanda, bisognerà aspettare qualche settimana per ottenere la risposta. In caso di esito positivo l’INPS provvederà al pagamento delle cifre stabilite mentre, in caso contrario, sarà possibile presentare ricorso e riavviare la procedura dall’inizio.