Paura di un pignoramento? Meglio tranquillizzarsi: c’è un trucco che mette al sicuro il conto corrente. Ecco cosa bisogna fare.
Se sono stati contratti dei debiti e il grande timore è quello di una procedura esecutiva, niente paura: c’è sempre un modo per uscirne.
In effetti, ci sono tre trucchi che possono aiutare ad evitare un pignoramento e mandare a letto chiunque senza timori di sorta.
Attenzione però: non sono certamente modalità illecite quelle di cui parleremo, ossia di quei modi di agire atti a raggirare i creditori.
Vanno considerati, invece, come degli accorgimenti, che sono perfettamente legali e particolarmente utili. Uno, ad esempio, è quello di svuotare completamente il conto bancario oppure trasferire il denaro altrove, tipo un conto intestato ad altro familiare.
Andiamo con ordine e spieghiamo esattamente come salvare il conto corrente dal rischio pignoramento, ripetiamo “legalmente”.
Addio pignoramento: con questi 3 trucchi si evita
Prima di procedere, una spiegazione veloce su cos’è il pignoramento. Chi è impossibilitato a pagare i propri debiti, tipo un finanziamento, gli potrebbe essere notificato un pignoramento, ossia un atto la cui finalità è quello di vincolare i beni personali per soddisfare quanto preteso dal creditore.
Chiarito questo concetto, andiamo all’analisi dei trucchi per evitare che accada e per tutelare i risparmi personali.
In questo articolo parleremo esattamente del pignoramento del conto corrente. Una precisazione è doverosa: le somme depositate sul conto bancario possono essere pignorate soltanto se l’importo è maggiore di tre volte l’assegno sociale, una misura che l’INPS fissa ogni anno.
Quanto detto prima è per le pensioni. Invece, per ciò che riguarda gli stipendi che vengono versati sul conto, possono essere pignorati soltanto fino a un quinto di ogni mensilità finché non si estingue il debito totalmente.
Conto corrente da svuotare
Il primo trucco da usare è quello di mantenere il conto corrente in rosso. Con questo termine si indica un conto privo di fondi, quindi di fatto impignorabile.
In che modo mandarlo in rosso? Prelevando tutto il denaro che c’è, magari volta per volta. Così facendo, il creditore non potrà aggredire il denaro depositato.
Attenzione, però, all’ammontare della somma che si preleva. Se è considerevole, tipo 10.000 euro al mese, la banca potrebbe segnalare le tue operazione all’UIF (Unità di Informazione Finanziaria), che andrà poi a verificare che i prelievi non sono stati usati per attività illecite.
In questo caso, la segnalazione arriverebbe anche alla Procura della Repubblica, che andrà a indagare se sussiste o meno un reato.
C’è una via di mezzo, anche se è costosa dal punto di vista degli interessi e della gestione: chiedere all’istituto bancario di aprire una linea di credito da mantenere sempre entro i limiti dell’affidamento.
Questa operazione consente soltanto ai bonifici e ai versamenti di ripristinare soltanto il fido, quindi non soggetti a pignoramento.
Spostare il denaro su altro conto
Un altro trucco che si può utilizzare è quello di trasferire tutto il denaro del proprio conto su quello di un conoscente molto fidato o, meglio ancora, di un familiare.
Un creditore, infatti, non ha il diritto legale per sottoporre a pignoramento un conto che è intestato ad altra persona diversa dal debitore.
La cosa fondamentale, in questi casi, è la stipula di una scrittura privata e opportunamente registrata in modo da evitare che, da un giorno all’altro, il conoscente o il familiare possano rivendicare la proprietà delle somme appartenenti al soggetto debitore.
Inoltre, quest’ultimo può chiedere che il suo stipendio o la sua pensione venga accreditata su un altro conto, tipo quello del coniuge oppure di altro familiare.
Ovviamente, il pignoramento dello stipendio potrebbe avvenire in capo al datore di lavoro direttamente. Questi, una volta che gli è stato recapitato l’atto di pignoramento, sarà obbligato a trattenere ogni mese il quinto dello stipendio.
Assegni circolari rilasciati dalla banca
Terzo trucco è quello di chiedere alla banca di rilasciare degli assegni circolari. In che modo? La banca preleva dal conto le somme, le mette da parte in un fondo e poi rilascia al correntista debitore degli assegni circolari.
Questi titoli possono essere intestati a una persona di fiducia oppure a un familiare. Intanto, la banca terrà in custodia le somme, sulle quali il creditore non potrà mettere mano, mentre il debitore ha tre anni di tempo per l’incasso dell’assegno oppure di chiedere la revoca dello stesso, con il conseguente riaccredito dei soldi.