Paga col POS, ma nota il sovrapprezzo sullo scontrino: la reazione inaspettata

Il pagamento virtuale si sta diffondendo sempre di più. Un signore ha però avuto una reazione inaspettata sulla commissione del POS.

videocamera supermercato
videocamera supermercato – Oipamagazine.it

Da qualche tempo a questa parte lo Stato ha deciso di sovvenzionare i pagamenti considerati virtuali. Si parla di quelle transazioni che non prevedono l’utilizzo del contante, ma che richiedono la presenza di una carta con la quale effettuare pagamenti elettronici o bonifici bancari. Sicuramente si tratta di una mossa molto utile ai fini legali, in quanto permette di rendere tracciabile un movimento in ogni fase della transazione. Pagare con il POS però, richiede il pagamento di alcune tasse che spesso i commercianti non vogliono sostenere. Questo perché, soprattutto con pagamenti di piccola entità, vengono a costare molto di più le tasse da sostenere rispetto al guadagno finale. Un uomo ha notato come, a seguito di un pagamento col POS, il negoziante abbia aggiunto una commissione. Che reazione inaspettata!

È giusto applicare dei supplementi sul pagamento virtuale? 

Da qualche mese a questa parte, lo Stato ha tutelato ancor di più la normativa relativa ai pagamenti di natura virtuale. Parliamo di tutte quelle transazioni che avvengono tramite POS, in quanto risultano essere tracciabili in ogni momento ed è per questo che lo Stato le acclama a gran voce.

Pos
Pos – Oipamagazine.it

Se fino a qualche tempo fa i negozianti erano liberi di scegliere se offrire questa opportunità o meno ai loro clienti, da qualche mese ogni esercente deve poter consentire la possibilità di pagare con il POS. Qualora non lo facesse, il cliente potrebbe contattare la Guardia di finanza. Questa provvederebbe ad emettere una sanzione nei confronti del venditore, facendogli pagare una penale molto salata.

Prima esistevano dei limiti di prezzo sotto i quali non si poteva scendere, mentre ora si può pagare con il Pos anche un importo davvero minimo. Alcuni commercianti si sono però lamentati, in quanto in questo caso il pagamento delle tasse risulta essere superiore al guadagno. Sulla base di questo alcuni commercianti hanno deciso di applicare alcune commissioni al conto di chi vuole pagare con il POS, ma si tratta di un atto illegittimo che la Legge non tutela in nessun caso. 

Uomo truffato perde la testa dopo aver visto lo scontrino 

Un fatto del tutto inaspettato si è verificato presso un piccolo Comune di Treviso. Qualche giorno fa una giovane barista di un bar locale è stata aggredita dopo aver battuto un sovrapprezzo sullo scontrino del cliente.

A quanto pare la donna si sarebbe limitata ad applicare le disposizioni del locale che, per l’appunto, prevedevano la presenza di una commissione extra per chi avesse voluto pagare il conto con il POS. 

Sovrapprezzo sullo scontrino al bar
Sovrapprezzo sullo scontrino al bar – Oipamagazine.it

Lo sbaglio della donna è stato quello di non comunicare la presenza di questa tassa al cliente, il quale, visionando lo scontrino, si è sentito preso in giro. Il ragazzo, un uomo di circa 30 anni, si è accorto del sovrapprezzo solo dopo aver consultato il documento di vendita ed è proprio lì che ha perso letteralmente la testa. 

In un impeto di rabbia si sarebbe diretto contro la barista e, arrabbiato, l’avrebbe afferrata per il collo. Per fortuna alcuni colleghi della donna e i clienti presenti sono intervenuti in maniera tempestiva, evitando che la donna venisse aggredita e riportasse danni fisici oltre che psicologici. La barista si è molto spaventata per quanto accaduto e le forze dell’ordine l’hanno subito portata in ospedale per sottoporla a degli accertamenti.

Ovviamente le forze dell’ordine hanno deciso di fermare l’uomo incriminato, il quale avrebbe dichiarato di essere stato truffato dal bar e di aver agito a seguito della rabbia improvvisa L’uomo è quindi stato denunciato e molto probabilmente dovrà rispondere in tribunale di quanto accaduto. 

Che cosa fare in caso si notino delle anomalie sullo scontrino? 

Negli ultimi tempi si sono registrati molti casi dove i clienti hanno parlato di anomalie sullo scontrino. Ad ogni modo, prima di agire, è sempre meglio consultare le normative del locale. Qualora fossero presenti dei cartelli nei quali viene dichiarata la possibilità di richiedere il pagamento di un supplemento su un servizio svolto, si ha poca libertà di azione.

Laddove, invece, questo non venisse specificato il cliente potrà essere tutelato dalla legge e solo in quel caso evitare di pagare la differenza richiesta dal titolare. In ogni caso viene sconsigliato di agire ricorrendo alla violenza in quanto si passerebbe inevitabilmente dalla parte del torto. In caso di dubbio è meglio rivolgersi al titolare del locale e, qualora non fosse possibile trovare un compromesso, contattare le forze dell’ordine e la Guardia di finanza. 

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