Sempre più giovani e meno giovani decidono di affrontare i rischi dell’imprenditore e di aprire la Partita IVA. Quanto si deve fatturare al mese per guadagnare 1200 euro netti? Scopriamolo.
Con la crisi del mercato occupazionale e con la difficoltà di trovare un impiego che sia ben retribuito una buona fetta di italiani decide di affrontare la sfida mettendosi in proprio. Aprire la Partita Iva comporta la necessità di fare fronte ad un sacco di adempimenti fiscali. È necessario pagare le tasse e versare i contributivi previdenziali all’INPS per costruirsi una pensione futura. Per avere una busta paga decorosa da 1200 euro netti quanto si dovrebbe fatturare al mese? Per fare il computo, è necessario prendere in considerazione la nuova riforma fiscale. Per capire meglio quanto incassare al lordo si deve tenere conto anche del regime fiscale adottato, se ordinario o se forfettario, oltre che del montante di contributi da versare ogni anno all’Inps o alla casa previdenziale.
Quale Partita IVA scegliere?
Il regime fiscale migliore per chi sceglie di aprire Partita IVA è quello forfettario. Per aderire a questo regime è necessario essere in possesso di determinati requisiti, tra cui avere un giro d’affari che non ecceda gli 85mila euro all’anno e non più i 65mila euro all’anno.
Per i primi 5 anni di attività è prevista l’applicazione di un’aliquota unica pari a 5 punti percentuali o di 15 punti percentuali, a partire dal sesto anno di attività.
Per quanto concerne il versamento dei contributi previdenziali, i professionisti che sono iscritti alla Gestione separata Inps devono versare circa il 26% del reddito annuo prodotto. Facendo due conti con la calcolatrice possiamo comprendere quanto si deve fatturare al mese per guadagnare 1.200 euro al netto.
Partita IVA, quanto si deve fatturare per guadagnare 1200 euro netti?
Facciamo un esempio pratico per capire meglio. Ammettiamo che un giovane grafico voglia mettersi in gioco e voglia intraprendere l’attività professionale in proprio.
Ciò implica che lo stesso apra Partita IVA e debba fare fronte a tutti gli adempimenti fiscali, contributivi e contabili previsti dalla normativa vigente.
Come anticipato, il migliore regime fiscale da adottare è quello forfettario, che prevede una tassazione agevolata pari al 5% e il versamento di contributi previdenziali all’Inps.
Ammettiamo che il giovane grafico titolare di Partita IVA Forfettaria abbia intrapreso l’attività professionale, può beneficiare della tassazione agevolata al 5% da applicare ai redditi dichiarati. Per quanto concerne i contributi previdenziali, il grafico non è iscritto ad alcuna cassa professionale, ma si iscrive alla gestione separata INPS.
In questo caso l’aliquota da versare è pari al 26,23% del reddito annuo prodotto. Quindi, il giovane titolare di Partita IVA forfettaria deve tenere conto del 5% e del 26,23% da versare all’Agenzia delle Entrate e all’Inps.
Ammettiamo che il professionista guadagni al mese 1.800 euro al lordo, tenendo conto di queste due aliquote sopra citate, dovrà accantonare 558 euro da versare all’Inps e all’erario (31% di 1.800 euro).
Dal lordo sottraiamo i 558 euro da versare e otteniamo il risultato netto pari a 1.242 euro (al mese). Ecco il computo per guadagnare 1.200 euro netti al mese, partendo dall’importo lordo pari a 1.800 euro mensili.