Nell’ultimo periodo, si sente sempre più parlare degli Expat, delle figure che si differenziano dai classici immigrati. Ma per quale motivo si afferma tutto ciò? La risposta la troveremo nel testo che segue.
A chi ci riferiamo nel momento in cui parliamo di Expat? Vediamo insieme tutto ciò che c’è da sapere su questo argomento.
Chi sono gli Expat e per quale motivo guadagnano molto
È sempre più preoccupante il flusso migratorio il quale, nel corso dei secoli, si è spostato sempre verso zone del pianeta nuove, unendosi così con popolazioni native delle zone conquistate.
Per l’Unione Europea, la questione dell’immigrazione coinvolge totalmente la politica, le relazioni internazionale e la diplomazia anche se spesso ci si dimentica che è presente anche un altro tipo di immigrazione diversa che, poiché non è legata a nessuna richiesta di asilo politico, viene messa in secondo piano.
Si tratta di persone che vanno all’estero per lavoro o per studio.
In Italia sono sempre di più i nostri connazionali che scelgono di percorrere tale strada.
In base ad un articolo condiviso da The Atlantic, attualmente sono circa 250 milioni le persone che si sono stabilite in un luogo diverso dal Paese di nascita.
Un numero che entro il 2050 sembra essere destinato a salire fino a 405 milioni. Si tratta di dati che si riferiscono a flussi migratori nella loro totalità senza fare differenza fra immigrati per motivi umanitari o per gli Expat.
Nel momento in cui si parla di Expat, si fa riferimento a coloro che prendono decisioni di abbandonare il proprio Paese di origine per andare alla ricerca di fortuna sia a livello professionale che lavorativo.
Avere la possibilità di andare all’estero per lavoro, non sembra essere un problema per i Millennials al punto che il 61% di loro afferma di accettare di spostarsi per lavoro proprio come afferma un’indagine del 2016 portata avanti da Unige.
È facile quindi capire che le caratteristiche di coloro che scelgono di trasferirsi in un altro Paese per lavoro sono diverse da quelle di alcuni anni fa.
Infatti, se fino a due decenni fa si trattava di una scelta presa soprattutto da adulti che si spostavano con la propria famiglia restando all’estero per ottenere un risarcimento per la trasferta prolungata, oggi sono maggiormente i giovani che fanno le valigie e che scelgono anche di non tornare più sui loro passi.
Attraverso il sondaggio di Expert Insider si è scoperto che il 72% degli italiani che risiedono all’estero, hanno scelto di abbandonare il Paese per avere un guadagno maggiore oltre che a possedere una stabilità politica più elevata.
Allo stesso momento, il 25% degli uomini e il 33% delle donne, affermano di guadagnare di meno a differenza dello stesso lavoro che si fa in Italia anche se, nonostante tutto, affermano di essere molto più soddisfatti delle opportunità di carriera che riesce ad offrire il Paese in cui si sono trasferiti.
Per la maggior parte sono i giovani alla ricerca del primo impiego coloro che si trasferiscono, oltre che a numerose donne in carriera.
Qual è la differenza tra immigrato Expert e expat
Ma qual è la differenza tra Expat e immigrati Expat?
All’interno dell’immaginario collettivo, la parola expat richiama una sorta di lusso che si presenta all’interno di posizioni di lavoro prestigiose o di carriere avviate abbastanza bene, mentre, il termine immigrato spesso viene associato a immagini di disperazione e povertà in cui un uomo o una donna hanno bisogno di cambiare paese, per andare alla ricerca di un lavoro.
In poche parole, si tratta di scenari totalmente differenti. In base a ciò che ricorda l’articolo di The Atlantic, sappiamo che la definizione di espatriato risulta essere quella di una persona che lavora e vive all’estero temporaneamente e che quindi ha intenzione di ritornare nel proprio paese mentre, un immigrato si trasferisce in un posto nuovo ed ha intenzione di restare lì per sempre.
Una docente specializzato in gestione di risorse umane dell’università di Singapore, Yvonne McNulty, è stata in grado di sviluppare diverse condizioni collaterali che appartengono ad un soggetto che viene considerato espatriato.
Egli infatti, oltre al fatto di vivere esternamente al paese in cui è nato, viene legato anche ad un impiego lavorativo nel paese in cui vive, senza essere però cittadino del paese ospitante
McNulty ha sottolineato anche che è questa la parola che spesso si usa per descrivere alcuni migranti di alto livello e che di rado si applica al lavoratore straniero in quanto questi ultimi vengono considerati come “migranti economici“.
In poche parole si tratta di un termine che, per la maggior parte dei casi, dipende da uno stereotipo culturale.
Per quale motivo gli Expat riescono a guadagnare di più
In base a ciò che riporta il sondaggio di Expat Insider, non è del tutto vero il fatto che gli expat riescono a portare un guadagno più alto di quello che potrebbero ottenere nel paese di origine.
Spesso però la scelta di trasferirsi all’estero non è dettata dalla possibilità di guadagnare molto ma soprattutto dall’avanzamento di carriera, un’opportunità che in numerosi paesi sembra essere totalmente bloccata.
Esistono delle condizioni attraverso le quali gli expat riescono a guadagnare molto bene se si fa il confronto con dei parametri precisi.
Infatti bisogna tener conto della tassazione del paese in cui si sceglie di trasferirsi insieme al costo della vita e alle agevolazioni fiscali.
In base ad uno schermo da HSBC e in cui si è analizzato il comportamento di 163 paesi, sembra che il 45% degli Expat abbiano dichiarato di guadagnare molto di più nel momento in cui si svolge lo stesso lavoro all’estero, mentre il 18% afferma di essere stato in grado di ottenere una promozione.
Inoltre gli Expat riescono ad acquisire un’esperienza maggiore, avendo così la possibilità di avere libero accesso a postazioni di prestigio dopo che fanno il loro ritorno nel paese di origine.
In genere, un export riesce a guadagnare 21.000 dollari in più nell’arco di un anno a differenza di prima del cambio di Paese.
In base allo studio, ciò che si è scoperto è che i paesi che hanno dei salari più alti risultano essere Hong Kong, Stati Uniti e Svizzera.