Uno degli argomenti che preoccupa maggiormente i condomini riguarda la pulizia delle scale. Cosa possiamo fare se in condominio le scale sono sempre sporche?
Chi abita in condomino sa molto bene che ci sono delle zone comuni che necessitano di manutenzione. Uno di questi spazi è rappresentato dalle scale e se non c’è un’impresa di pulizie che se ne occupa, ci si chiede a chi spetta tale operazione. In un condomino, tutti i condomini sono chiamati a rispettare alcune disposizioni. Vediamo cosa succede quando nessuno pulisce le scale.
Condominio non pulisce le scale. Cosa fare?
Il condominio è costituito da aree comuni e private. Ogni condomino è chiamato a pagare le spese di tutto ciò che riguarda la manutenzione e la conservazione delle parti comuni. L’unica eccezione riguarda chi abita in un’unità abitativa esclusa da un determinato servizio. Facciamo un esempio. Se un condomino ha la cantina a cui non si accede con l’ascensore, non dovrà provvedere ai costi di manutenzione della stessa.
Ma cosa si può dire delle scale? Partiamo subito con il dire che la legge impone a tutti i condomini di partecipare alle spese di manutenzione e conservazione delle zone comuni, ma ciò non significa che le persone fisiche debbano partecipare con il lavoro fisico a tali operazioni. Addirittura, nemmeno durante l’assemblea si può imporre ai condomini di pulire le scale, ad esempio. Ma facciamo un passo alla volta.
La scala di un condominio è considerata parte comune dell’intero edificio e questo vuol dire che tutti i condomini devono partecipare alle spese di manutenzione e conservazione. Questa è la regola generale, ma ci sono due eccezioni:
- Se un edificio è composto da più scalinate, opere, lastrichi solari tutte le spese delle zone comuni si dividono in relazione al gruppo di condomini. Facciamo un esempio. Se l’edificio è diviso in Scala A e Scala B, i condomini che vivono nel lato A si occuperanno delle spese della zona a e così per quelli del lato b;
- Chi è esente dalle spese della pulizia delle scale sono tutti i condomini che non usufruiscono di tale servizio per accedere alla propria abitazione.
A chi spetta la pulizia della scala?
Dopo quanto premesso, ci si chiede a chi spetta quindi la pulizia delle scale. In generale, spetta a tutti i condomini proprio perché è una zona comune del condominio. Tuttavia, questo non significa che fisicamente ogni condomino debba dedicare del tempo per le pulizie, ma che deve partecipare alle spese.
Normalmente tali spese riguardano l’assunzione di un’impresa delle pulizie oppure di una singola persona che si occupi di tale incarico. Si parla quindi di obbligo di contribuzione economica. L’assemblea condominiale è un momento in cui tutti i condomini si ritrovano per discutere di ciò che necessita il condominio o delle varie problematiche.
Nemmeno in questa sede, ove generalmente è presente anche l’amministratore, si può obbligare i condomini a partecipare in prima persone alle pulizie delle scale. Inoltre, sempre l’assemblea non può stabilire un calendario delle pulizie. Vuol dire che non si possono stilare dei turni per occuparsi di tale compito.
Ciò che può e deve fare l’assemblea è trovare un’addetta alle pulizie o una ditta che si occuperà di ciò. Chiaramente ciò dovrà avvenire dietro regolare contratto e compenso. Per quanto riguarda il costo generale questo dipenderà da chi verrà assunto e la spesa totale verrà divisa da tutti i condomini. Ricordiamo che questo riguarderà solamente coloro che usufruiscono di tale servizio.
Il condomino non paga le spese della pulizia? Ecco cosa fare
Se un condomino decide di non pagare le spese che riguardano la manutenzione e la pulizia delle scale, rischia una diffida da parte dell’amministratore. Se nonostante i vari avvisi e la diffida, il condomino continua a non mettersi in regola, l’amministratore potrà procedere con un decreto ingiuntivo ed esecutivo che gli consentiranno di recuperare tutti gli arretrati.
Ma non è finita qui. La legge è molto chiara in merito. Se il condomino continua ad essere moroso e supera il termine dei sei mesi per mettersi in regola, l’amministratore potrà sospendere la fruizione del servizio. In altre parole, vuol dire che se il condomino continua a non pagare ciò a cui è chiamato, potrà procedere sia con il recupero forzato del credito, ma potrà staccargli persino le utenze come ad esempio il riscaldamento o l’acqua calda. Ovviamente questi ultimi dovranno essere centralizzati.