Quante volte ci è capitato di acquistare un prodotto e di volerlo restituire? Ebbene, per fare ciò abbiamo solamente 30 giorni per farlo. Ecco perché.
Ogni giorno ci rechiamo in un qualsiasi negozio e facciamo degli acquisti, più o meno utili. Quando arriviamo a casa, talvolta, capita di non essere più convinti di ciò che abbiamo appena acquistato ed è qui che sorge la domanda: posso cambiare la merce? Vediamo cosa dice la legislazione in merito e il motivo dei 30 giorni.
Il cambio prodotto non è un obbligo di legge
Prima di procedere con il nocciolo delle questione dobbiamo fare una precisione: cambiare un prodotto in una catena o in un singolo negozio non è obbligo di legge. Parliamo più che altro di una grande cortesia che il commerciante ha nei confronti del proprio cliente e sarà lui stesso a determinarne i tempi e i modi.
Ad esempio, negli Stati Uniti non c’è nemmeno da chiederselo poiché se un cliente vuole cambiare qualche prodotto, sarà sufficiente presentare al negoziante la ricevuta del bancomat o semplicemente lo scontrino. Ad ogni modo, i motivi del cambio sono ad esempio la taglia sbagliata o non ci piace più come prima. Ebbene, in questi casi è il commerciante che ne stabilisce le modalità e le tempistiche del cambio, ma il discorso cambia se si parla di imperfezioni o difformità.
In questo ultimo caso a parlare è l’articolo 130 del Codice del Consumo che ritiene che il commerciante sia responsabile di ogni difetto. Dovrà quindi provvedere il cambio del prodotto. Ma non solo. Tale normativa tocca vari punti in materia.
Come funziona il cambio del prodotto durante i saldi
Durante il periodo dei saldi che generalmente sono due all’anno, i prodotti messi a disposizione dei clienti sono già scontati e talvolta i prezzi sono notevolmente ribassati. In questo caso, il cambio del prodotto può avvenire (sempre a discrezione del commerciante), ma sicuramente le tempistiche sono completamente diverse.
Infatti solitamente si ha molto meno tempo per cambiare il prodotto acquistato. Le modalità di reso durante tali periodi è diverso alle solite regole ed è per questo che è buona norma chiedere al commerciante qual è la politica. Ma quanti giorni ho a disposizione per cambiare la merce?
Perché ho solo 30 giorni per cambiare un prodotto?
Partiamo subito con il precisare che la resa o la sostituzione può essere effettuata entro i 7 giorni successivi dall’emissione dello scontrino. Quest’ultimo dovrà essere necessariamente presentato alle casse e l’imballo del prodotto o della merce deve essere integro. Nel caso di abbigliamento dovrà avere ancora l’etichetta attaccata al capo.
Il commerciante potrà decidere se effettuare un cambio oppure restituire i soldi. Tale cambio o la restituzione dei soldi possono essere effettuati entro e non oltre i 30 giorni dall’emissione dallo scontrino fiscale. Il conto dei giorni parte dalla data dello scontrino. Per quanto riguarda le catene di negozi, il cambio può essere effettuato anche in un altro purché sia sempre della catena in cui si è acquistato il prodotto.
Come abbiamo detto poco sopra, il periodo di tempo utile per il cambio viene deciso dal commerciante, quindi se si parla di 7 o 30 giorni, significa che è stato il venditore a decidere il periodo di tempo. Come la politica cambia durante il periodo di saldi, cambia anche nel periodo delle feste natalizie che solitamente si allunga.
Molte volte ci è capitato di comprare dei prodotto da regalare per Natale, ma il reso può essere effettuato alla fine delle feste. Ancora diverso sarà il discorso per l’acquisto è avvenuto online in cui le regole e le politiche sono ancora diverse.
Il cliente può appellarsi al rifiuto del cambio merci del negoziante?
La risposta a questa domanda è molto semplice ed immediata, ossia no. Nessun compratore e cliente può difendersi dal rifiuto del commerciante di cambiare un determinato prodotto acquistato. Offrire la possibilità di cambiare un prodotto è dettato dalla volontà del commerciante di offrire un servizio in più, ma non è un obbligo.
Diverso è in caso di danneggiamento del prodotto o di malfunzionamento. In questo caso, l’esercente è obbligato a provvedere nella sostituzione del prodotto in quanto il tutto non dipende dal cliente. Per concludere, il periodo di tempo di cambio e reso è a discrezione del commerciante e sarà solo lui a stabilirne la politica dell’attività.