Sai che il congedo parentale può aumentare dal 30% all’80% in un caso specifico? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
La nascita di un figlio è uno degli eventi maggiormente importanti nella vita di una coppia di genitori. Il voler stare sempre con il piccolo o la piccola, però, si scontra con i consueti doveri occupazionali.
La legge del nostro Paese, però, consente a uno o a tutti e due i genitori di potersi prendere un periodo di stop retribuito dal proprio lavoro, in modo tale da poter stare più tempo con la prole. Stiamo parlando del cosiddetto congedo parentale.
Con questa denominazione ci riferiamo al diritto di potersi assentare dal lavoro per un totale di 10 mesi. Il tempo potrà essere diviso fra i due genitori entro e non oltre il compimento dei 12 mesi del figlio.
Nessuna azienda potrà mai licenziare un dipendente per la questione riguardante il diritto a chiedere il congedo parentale. L’assenza dal lavoro dovrà essere garantita per il 30%.
In questo articolo, però, vogliamo informare i lettori su una novità inerente il congedo parentale. Esso passerà dal 30% all’80% della retribuzione in un caso particolare. Quale? Non ti resta che procedere nella lettura del nostro articolo.
Congedo parentale portato all’80% in questo caso
La mamma del bimbo ha diritto al congedo parentale per un periodo di tempo non maggiore di 6 mesi, una volta che avrà finito la maternità. Questo congedo potrà essere continuativo oppure frazionato, a seconda delle esigenze della singola persona.
Nel caso in cui la mamma dovesse essere l’unico genitore a dover prendersi cura del bimbo, allora il congedo si allungherà a 11 mesi.
Per il padre, invece, il congedo parentale potrà essere al massimo di 6 mesi. Esso potrà estendersi a 7 mesi nel caso in cui dovesse scegliere di assentarsi dalla propria mansione per un lasso di tempo non inferiore ai 3 mesi.
Per quanto concerne la retribuzione, durante il periodo di congedo essa scenderà al 30%. Fino allo scorso anno questo tetto massimo faceva riferimento a tutti i mesi riguardanti il congedo. Nel 2023, invece, il Governo del nostro Paese ha scelto di portare la retribuzione all’80% in un determinato momento.
Sei pronto a scoprire tutti i dettagli su questo corposo aumento pensato dallo Stato italiano per le coppie in possesso di figli piccoli? Ecco tutto quello che c’è da sapere su questa importante novità.
Retribuzione maggiore per il congedo parentale
Il Governo ha molto a cuore il tema riguardante le nascite scarse in Italia e, in generale, i problemi economici dei genitori. Sono state prese, infatti, diverse misure assistenziali in tal senso. La scelta di aumentare la retribuzione del congedo parentale all’80% segue la scia di queste nuove misure pensate nell’anno in corso.
Lo Stato italiano ha reso disponibile una particolare novità riguardante il pagamento relativo al congedo parentale. Se esso dovesse essere usufruito entro il compimento dei 6 anni del figlio, allora per un mese la retribuzione aumenterà all’80% rispetto al 30% classico.
Nei successivi 9 o 10 mesi di congedo parentale, invece, tutto verrà lasciato come prima. In pratica, per un mese la retribuzione salirà all’80%, mentre nel restante periodo essa si attesterà sul 30% come da prassi solita.
Non si tratta di una misura che cambierà la vita alle persone, ma di certo le aiuterà in un determinato periodo ad affrontare meglio le spese e a potersi “concedere” – senza grossi timori – lo stop temporaneo dalla propria attività lavorativa.