Sono in molti a chiedersi quale sia il comportamento corretto da eseguire in caso di guasto al POS al momento del pagamento. Ecco tutto quello che devi sapere.
Tutti i negozi e gli esercizi commerciali sono per legge obbligati ad avere il POS. Dal 2014, quindi, chi non è in regola sotto questo aspetto potrà essere punito a norma di legge. Come tutti i dispositivi elettronici, però, può succedere che anche il POS abbia un guasto temporaneo.
In caso di malfunzionamento, sono tante le persone a chiedersi come fare nel caso in cui non si sia in possesso di soldi contanti in quel preciso momento. Di seguito, proveremo a far luce proprio su questa “spiacevole” situazione. Sarà possibile andare via senza pagare? Quali conseguenze avranno le due parti in causa?
Sono tanti i “furbetti” che spengono il POS, facendo credere che esso sia temporaneamente rotto. Dal 2022 ogni locale dovrà consentire il pagamento con il POS anche in riferimento a importi di bassa entità. Per fare un esempio, anche un caffè potrà essere pagato in modo elettronico.
Questo aspetto si è reso necessario per tentare di ridurre quanto più possibile il triste fenomeno in riferimento all’evasione fiscale. Nel caso in cui il POS non sia funzionante, sarà importante accertarsi se la cosa sia vera oppure se essa sia una “scelta” del commerciante.
In caso di dubbio, il consumatore avrà tutto il diritto di fare chiarezza, allertando Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate.
Se il pagamento non sarà stato reso possibile senza una vera e propria situazione legata a un malfunzionamento, il commerciante va incontro a una sanzione di 30 euro oltre al pagamento del 4% rispetto al prezzo della transazione non eseguita.
Se, invece, il malfunzionamento è vero, a quale situazione si può andare incontro al momento del pagamento in cassa nel caso in cui il cliente non abbia a disposizione soldi contanti? Ecco i possibili scenari.
POS non funzionante? Ecco cosa succede alla cassa
Chiariamo immediatamente come non sarà certamente possibile andare via senza pagare. Il bene o il servizio offerto dal commerciante dovrà, dunque, essere sempre pagato, a prescindere dalle modalità e dal funzionamento o meno del POS.
In caso di POS rotto in via temporanea, il cliente dovrà per forza di cose pagare in contanti. Sono sempre di più, però, le persone che non vanno più in giro con monete e banconote. Una scelta maggiormente pratica per tanti cittadini.
In caso di guasto al POS e di non possibilità di effettuare il pagamento alla cassa con la carta di credito o di debito, la situazione potrebbe essere problematica senza i contanti a disposizione.
La situazione più ovvia, ed eseguita nella maggior parte dei casi, sarà quella di parlare con il commerciante, invitandolo ad aspettare qualche minuto. Il cliente si recherà al bancomat più vicino, preleverà la somma richiesta e andrà nuovamente nel negozio commerciale per provvedere al pagamento e chiudere la questione.
Quali sono le altre possibilità di pagamento in una situazione simile? Analizziamo quali altri “accordi” potranno esserci fra commerciante e cliente.
Le altre possibili soluzioni di pagamento
A prescindere dall’attività commerciale svolta, tutti quanti sono obbligati ad avere il POS. Il pagamento in forma elettronica dovrà essere sempre assicurato, al netto di un effettivo e documentato problema tecnico al dispositivo.
Per tutte le altre situazioni, sarà necessario assicurare al cliente la possibilità di pagare sempre con la carta. Se il POS è rotto e non si avranno contanti in tasca, abbiamo visto come sarà possibile recarsi al bancomat.
L’accordo fra cliente e consumatore sul pagamento, però, potrà essere anche diverso. Il commerciante potrà anche invitare il cliente a tornare in un secondo momento, in modo tale che il POS possa riprendere a funzionare. Il cliente potrà anche scegliere di pagare in contanti una volta tornato nel locale commerciale.
Sarà possibile anche tornare a casa e provvedere all’esecuzione di un bonifico sul conto del commerciante. La cosa importante da ribadire è che non sarà assolutamente possibile non pagare il bene o il servizio ricevuto.
Il commerciante dovrà ricevere la somma spettante in un secondo momento, nel caso in cui il cliente non sia in possesso dei contanti.