Interessanti novità per quanto riguarda la percezione dell’Assegno Unico. In arrivo un accredito extra da parte da parte dell’Inps. Ecco che cosa sappiamo.
I bonus e le agevolazioni fiscali vengono spesso concesse dall’Inps ai lavoratori. È proprio l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale a erogare quelle somme che, in qualche modo, possono far lievitare l’importo mensile di cui i nuclei familiari dispongono. Attualmente sono stati molti i bonus introdotti dal Governo anche se, ognuno di questi, deve rispondere a determinati requisiti per poter essere concesso. Nelle ultime ore si sta parlando di un accredito extra che verrà concesso da parte dell’Inps e che rientrerà nell’Assegno Unico. Cerchiamo quindi di indovinare il nuovo importo e capire quando sarà possibile beneficiare di tale somma.
Che cos’è l’Assegno Unico?
Da diversi mesi è entrato in vigore quello che l’Inps ha definito Assegno Unico. Si tratta di una somma di denaro universale che l’Inps versa in sostegno alle famiglie. Viene concesso a chiunque abbia dei figli a carico fino a quando questi compiranno l’età di 21 anni. L’assegno in questione non avrà alcun tipo di limite laddove i figli a carico risulteranno essere disabili.
Per poter beneficiare di questa entrata bisogna presentare l’attestazione Isee, in modo da individuare la giusta cifra che verrà corrisposta alla famiglia ogni mese. Questa somma viene riconosciuta in caso di figli minorenni, neonati e donne incinte al settimo mese di gravidanza. Verrà poi concesso fino al compimento del 21° anno di vita del ragazzo.
In questo caso viene concesso se il ragazzo continua a studiare, se risulta essere un tirocinante, se svolge il servizio civile ma anche se risulta essere iscritto alle liste di collocamento.
Conguaglio dell’Inps: ecco quando verrà pagato
Come per ogni qualsiasi altro tipo di pagamento, anche l’Assegno Unico vede la presenza di un conguaglio che l’Inps è obbligato a saldare. Si parla quindi di una cifra che verrà corrisposta quando, a conti fatti, l’utente risulterà a credito nei confronti dell’istituzione nazionale.
L’erogazione dell’Assegno Unico avviene nel periodo compreso fra Febbraio e Marzo, motivo per cui spesso durante i primi mesi dell’anno si percepiscono meno soldi del dovuto. Queste entrate però non andranno perse, in quanto verrà effettuato un conguaglio attraverso il quale si procederà alla restituzione dei soldi mancanti.
Al momento l’Inps non ha ancora individuato una data certa, ma basterà dare un’occhiata al proprio fascicolo previdenziale per scoprire ulteriori informazioni sulla questione. Pochi giorni prima del pagamento verrà infatti inviata una notifica che informerà l’utente di quello che sta per accadere.
Assegno Unico 2023: quanto si andrà a percepire con il conguaglio finale?
Sul sito ufficiale dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale è quindi presente un pannello che i genitori potranno monitorare per controllare la situazione in merito alla percezione dell’Assegno Unico.
In molti casi l’Inps ha inviato una comunicazione dove ha parlato delle operazioni di ricalcolo che si sono svolte durante il mese di Maggio. Come sempre sarà sufficiente accedere al portale ricorrendo all’autenticazione da Spid, CIE o CNS. In questo modo tutti potranno tenere sotto controllo la propria situazione e capire l’importo totale che l’Inps dovrà corrispondere nei prossimi mesi.
Questa è un’ottima soluzione, in quanto gli ultimi importi dell’Assegno Unico sono stati per molti più bassi del dovuto e spesso queste persone non hanno avuto una risposta legata al motivo di questa scelta. È però importante trasmettere all’Inps eventuali variazioni legate all’Isee familiare.
Questo perché il sistema deve provvedere ai diversi ricalcoli. Spesso infatti, le varie domande presentano molti errori oppure evidenziano diversi omissioni che poi andranno ad incidere sull’importo dell’Assegno Unico in maniera negativa. L’Inps ha infatti comunicato che chiunque non si metterà in regola sotto questo punto di vista rischierà grandi tagli proprio in merito alla concessione dell’Assegno Unico.
Le ultime dichiarazioni parlano inoltre di come le operazioni da svolgere sul pannello del portale sono state semplificate rispetto al passato. Non solo sarà più facile capire l’entità del importo che spetterà al singolo nucleo familiare. Sarà più intuitivo anche il percorso da intraprendere in caso di registrazione e tutte le modifiche da apportare al sistema laddove la situazione dei lavoratori lo richiedesse. Non ci resta che aspettare per capire che cosa succederà.