Importanti novità sulla pensione. I primi cambiamenti potrebbero verificarsi a partire dal mese di Gennaio del 2024. Scopriamo che cosa sta per succedere.
Quando si sente nell’aria la parola pensione non si può fare a meno di tendere l’orecchio e cercare di carpire più informazioni possibili. Questo perché si tratta di un argomento che interessa tutti e perché molto spesso le carte in tavola vengono mescolate in più occasioni. Uno degli aspetti ad incuriosire di più riguarda proprio l’accesso alla pensione. Questo è un fatto che può variare da individuo a individuo, anche se esistono delle disposizioni comuni da rispettare.
Ad ogni modo da Gennaio 2024 potrebbero esserci importanti risvolti poiché si potrebbe andare in pensione già a 62 anni. Cerchiamo di capire meglio questo ragionamento.
L’importanza della pensione: cosa sappiamo sull’argomento?
Quando si è giovani si è ricchi di energie e di speranze, motivo per cui si vive alla giornata e molto raramente ci si focalizza su quello che sarà il futuro. Crescendo però, la pensione diventa sempre più vicina e si comincia a pensare come sarà la nostra ipotetica vita quando saremo anziani.
La pensione è un riconoscimento concesso a tutti coloro che versano un giusto numero di contributi in un determinato lasso di tempo lavorativo. C’è chi va in pensione prima e chi ci va dopo ma, molto spesso, questo viene stabilito da degli enti preposti che hanno il compito di eseguire delle valutazioni formali.
Con la Legge Fornero è però possibile andare in pensione solo dopo aver compiuto i 67 anni di età mentre è necessario aver versato almeno 42 anni di contributi per gli uomini e 41 per le donne. Si tratta di cifre approssimative in quanto ci sono altre tipologie di trattamento pensionistico come l’Opzione Donna e l’Ape sociale, che però devono ancora essere perfezionate.
È possibile andare in pensione a 62 anni?
Esistono dei lavori che sono più pesanti di altri e che, proprio per questo motivo, non possono essere espletati una volta raggiunta una certa età. Ecco perché ricoprire alcuni incarichi può risultare estremamente faticoso ed impegnativo quando ci si avvicina ai 60 anni.
È proprio questo il quesito che molti utenti si sono posti negli ultimi giorni, chiedendosi se fosse possibile andare in pensione una volta compiuti i 62 anni di età. A quanto pare questa richiesta potrebbe diventare legittima, in quanto il sistema della Previdenza Sociale sta appunto valutando questo aspetto.
La risposta più valida sarebbe quella riconosciuta come Quota 103. Questa soluzione permette di andare in pensione quando si compiono 62 anni, ma solo laddove si siano versati almeno 41 anni di contributi. Bisogna però approfittarne, in quanto la prima versione che prevedeva il versamento di 38 anni di contributi è già scaduta, mentre questa sarà valida fino all’ultimo giorno di Dicembre.
Pensione: che cosa succederà nel 2024?
Come abbiamo detto prima, la possibilità offerta dalla Quota 103 sarà valida solo alla fine dell’anno, motivo per cui ci si sta chiedendo che cosa succederà nei primi mesi del 2024. Da quello che sappiamo, l’intento del Governo è quello di confermare questa proposta.
Saranno davvero pochi però, quelli ad avere i requisiti per poter accedere a questo servizio, in quanto sono poche le professioni che permettono il versamento dei contributi necessari per raggiungere questa età pensionabile.
Questo argomento non è certo nuovo in quanto, già in passato, è stato oggetto di discussione. Una proposta simile era stata avanzata da Cesare Damiano quando, per l’appunto, era attivo a Montecitorio rappresentando la Commissione del lavoro di cui era Presidente.
La proposta di Damiano permetteva l’accesso alla pensione a 62 o a 63 anni solamente laddove fossero stati versati almeno 20 anni di contributi. Bisognava però tenere a considerazione un taglio sulla pensione che veniva effettuato a seconda dell’età del richiedente. Sicuramente questa proposta non è più stata presa in considerazione, anche se ha fornito degli spunti soprattutto per quanto riguarda l’individuazione della giusta fascia d’età.
Anche i sindacati concordano con il fatto di anticipare i termini della pensione. Questi hanno però dichiarato che non sarà in alcun modo consentito apportare delle penalizzazioni a chi beneficerà di questa risorsa. Bisognerà quindi offrire un calcolo preventivo alla persona che pone tale richiesta prima che la stessa possa effettivamente presentare la domanda di pensione anticipata.
Non ci resta che attendere per scoprire che cosa ci porterà il nuovo anno in termini di pensione e contributi.