L’Inps sta diramando un nuovo comunicato relativo alle pensioni. Chi non si adegua rischia grosso. Scopriamo insieme qualche dettaglio in più su questa faccenda.
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale si occupa di moltissime cose, fra cui il calcolo e l’erogazione della pensione ai contribuenti. E’ proprio per questo motivo che ognuno di noi comunica ogni suo dato all’Inps in quanto, anche durante la carriera lavorativa, è proprio qui che vengono versati i contributi. Questo discorso vale per i dipendenti pubblici ma anche per quelli privati.
L’Inps è poi coadiuvato dal Ministero del lavoro, il quale dispone le leggi principali che andranno poi osservate sull’intero territorio nazionale. Un nuovo avviso sta però terrorizzando moltissimi italiani. Ecco di che cosa si tratta e cosa si rischia se non ci si adegua alla comunicazione.
Inps diffonde nuova comunicazione: di cosa si tratta?
Da sempre l’Inps, noto anche come Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, si occupa di controllare tutto ciò che riguarda il mondo del lavoro e il trattamento pensionistico. Proprio per questo è doveroso comunicare ogni posizione lavorativa a questa istituzione, in modo da non avere poi brutte sorprese un domani.
Purtroppo non si tratta sempre di procedure così semplici da seguire ed è per questo che, prima o poi, qualche errore viene commesso, seppur involontariamente. A tal proposito, l’Inps sta inviando una serie di comunicazioni proprio per informare i contribuenti sulla situazione in corso.
Pare infatti che molte persone saranno tenute ad iscriversi presso la gestione separata Qualora ciò non dovesse avvenire potrebbero nascere dei rischi di non poco conto: è quindi importante sapere come comportarsi prima di correre qualche pericolo.
La gestione separata dell’Inps può essere descritta come un fondo pensionistico al quale i lavoratori autonomi e dipendenti sono tenuti ad iscriversi. Questa regola vale per tutti, in quanto l’unica eccezione prevista è per quei lavoratori che si appoggiano su una cassa previdenziale a parte.
E’ proprio grazie ai fondi di questa gestione separata che si avrà le possibilità di godere di pensione anticipata, di vecchiaia, di reversibilità, di invalidità e tutto ciò che la Legge prevede in questa caso. Proprio per questo, l’Inps ha deciso di informare i lavoratori che non hanno aderito a questo sistema, in quanto è doverosa la loro iscrizione nei prossimi giorni. Al momento questo avviso può essere interpretato come invito rivolto a parasubordinati, amministratori di società. liberi professionisti e lavoratori senza cassa.
Che cosa si rischia se non ci si iscrive alla gestione separata dell’Inps?
Come detto prima, essere iscritti alla gestione separata dell’Inps è fondamentale per essere in regola con lo Stato e con la Legge. Al momento si sta procedendo a mandare delle rettifiche a tutti coloro che non sono al pari con questo procedimento. Iscriversi a questo ente è infatti obbligatorio in quanto, un domani, potrebbero emergere dei rischi di non poco conto.
Attualmente però non sono state predisposte delle sanzioni per chi non si iscrive al portale, in quanto in caso di scadenza, l’iscrizione potrebbe avvenire in maniera automatica. Se i rischi non sono tangibili sotto il punto di vista pecuniario, andranno però a manifestarsi per quanto riguarda il calcolo della pensione. Questo perché i tempi non coincideranno e ci saranno anomalie con l’inizio della prestazione lavorativa e i contributi versati nel tempo
Iscriversi alla gestione separata dell’Inps: come presentare la richiesta
Come tutte le cose anche l’iscrizione alla gestione separata Inps richiede un procedimento ben definito da seguire. La domanda può essere presentata tramite posta oppure collegandosi al sito ufficiale dell’Inps, accedendo ai servizi riservati al cittadino.
Questi però non sono gli unici metodi validi, in quanto si può presentare richiesta cartacea recandosi presso l’area Inps di propria competenza oppure chiamando il numero dell’Inps. Non tutti sono consapevoli del fatto che l’iscrizione alla gestione separata dell’Inps può avvenire anche tramite una terza persona, quasi sempre un commercialista o un avvocato.
Se si vuole rispettare la Legge è preferibile avviare l’iscrizione non oltre i 30 giorni dall’inizio della propria attività lavorativa. Ricordiamo però che non esistono sanzioni in merito all’iscrizione, in quanto nessun provvedimento è stato ancora preso in caso di ritardo.