Sai quali sono le differenze fra il diritto di critica e quello di cronaca? Ecco il significato di queste due espressioni e tutti i dettagli su tale argomento.
La libertà di espressione è un diritto che in uno Stato libero come il nostro tutti quanti hanno e – si spera – avranno sempre anche in futuro. Sono state fatte molte conquiste in tal senso nel corso della storia.
Nel mondo purtroppo esistono ancora diversi Stati che non garantiscono questa libertà di pensiero e di giudizio alla propria popolazione. In altri casi, poi, esistono ancora discriminazioni fra le persone di sesso maschile e quelle di sesso femminile. Un aspetto davvero incredibile e vergognoso nel 2023.
Quest’ultima frase appena scritta fa riferimento proprio a una personale critica che si è fatta verso il mondo in cui viviamo. Potrebbe sembrare una metafora non inerente all’argomento che tratteremo, ma essa ti aiuterà a capire il diritto che ogni persona dovrebbe sempre avere nell’esprimere una propria opinione.
Come normale che sia, poi, ogni critica andrà eseguita sempre in modo etico e nel pieno rispetto degli altri interlocutori e dei vari argomenti che si tratteranno.
In questo articolo parleremo del diritto di critica e lo rapporteremo anche al diritto di cronaca. Spiegheremo le differenze fra questi due singoli aspetti e valuteremo nel dettaglio i rischi che si potranno correre nell’esprimere in pubblico una critica soggettiva verso qualcuno o qualcosa. Nei casi più gravi si potrà arrivare alla diffamazione.
Diritto di critica e di cronaca: ecco le differenze
Prima di valutare i rischi che si corrono nel esprimere una critica che potrebbe causare problemi relativi alla diffamazione nei casi più gravi, scopriamo le differenze esistenti fra il diritto di cronaca e quello di critica. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.
Il diritto di cronaca fa riferimento all’aspetto inerente il riportare una notizia di dominio pubblico. Per non essere mai e poi mai accusati di diffamazione, è importante che la notizia riportata sia vera al 100%, che essa venga espressa con un tono e con termini moderati e che sussista un effettivo interesse pubblico nella notizia.
In questo caso, come detto, il giornalista non avrà mai alcun tipo di problema relativo ai rischi legati alla diffamazione. La stessa cosa vale per chi scrive una notizia in anteprima sui propri canali social, sui blog, ma non solo. Anche riportare un fatto di cronaca agli amici può rientrare in questo ambito.
Se la notizia non è falsa e se dovessero essere rispettati tutti gli altri requisiti, allora essa sarà oggettiva. Questo è l’aspetto che differenzia una cronaca oggettiva e, per così dire, “fredda” da una critica vera e propria.
Se nell’articolo o nel dialogo con gli amici, oltre al fatto oggettivo riportato si dovesse esprimere anche una critica, allora i rischi di essere accusati di diffamazione sarebbero concreti.
Questo è ciò che differenzia il diritto di cronaca oggettivo dal diritto di critica, il quale sarà per forza di cose soggettivo e legato alle singole idee di chi esprimerà un determinato pensiero.
I rischi del diritto di critica
Se la notizia riportata sarà vera e oggettiva si sarà eseguita la cronaca di quanto accaduto. Se oltre a essa, il giornalista o qualsiasi altra persona esporrà la sua idea e, magari, una specifica critica, allora le cose cambiano. Tutti avranno il diritto di criticare qualcosa, ma – nei casi più gravi – qualcuno potrebbe risentirsi di tutto ciò.
In tal caso, ecco che scatterà la possibile diffamazione verso chi ha espresso la sua opinione, nonostante essa sia del tutto consentita.
C’è, però, una considerazione da dover fare in proposito. Se la critica, seppur forte, sarà veritiera e verificata, allora il rischio di ricevere una condanna per diffamazione non si potrà mai avere, nonostante il risentimento dell’altra parte in causa.
Per fare un esempio, tutti quanti noi possiamo esprimere una critica o un’opinione su una canzone o su un film, a patto di rimanere entro certi limiti etici e morali.
Se, invece, la critica personale dovesse travalicare i limiti della verità, allora ecco che il rischio di essere condannati per diffamazione potrebbe realmente concretizzarsi.
Se, per esempio, si dovessero avanzare ipotesi non verificate su alcuni aspetti illeciti di una persona o di una società, ecco che chi espone in pubblico la critica potrebbe andare incontro a problemi.