Cosa è il prelievo forzoso sui conti correnti? Scopriamo cosa sta accadendo e chi rischia di trovarsi meno soldi sul conto.
Ci sarà veramente il prelievo forzoso sui conti correnti? Molti contribuenti hanno paura che possa accadere questa procedura, ma per evitare di farli entrare nel panico bisogna chiarire come stanno le cose.
Cosa era previsto sul prelievo forzoso
In un intervento risalente a metà luglio Matteo Renzi aveva parlato del prelievo forzoso e aveva detto che con la riforma del fisco l’Agenzia delle Entrate avrebbe avuto l’autorizzazione per entrare nei conti correnti dei contribuenti.
L’effetto di questa autorizzazione permessa dall’approvazione della delega fiscale avrebbe consentito di prelevare il denaro dovuto dai cittadini per pagare imposte e sanzioni. Le parole di Renzi si riferivano ad una voce contenuta nella delega fiscale riguardante il prelievo forzoso, ma per fortuna non è andata come diceva lui.
Infatti, quando era stata inserita la norma che si riferiva a quanto detto dall’ex premier, era stato aperto successivamente una discussione che aveva chiarito come l’agenzia delle entrate non avrebbe mai avuto il potere di accedere ai conti correnti dei contribuenti.
Come stanno le cose sul prelievo forzoso
A fare chiarezza sulla questione è il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, che ha tranquillizzato gli italiani e sottolineato che non ci sarà nessun prelievo di denaro sui conti correnti. Il governo non ha alcuna intenzione di autorizzare questa procedura, ma di rendere più celere un sistema riguardante il pignoramento.
Come previsto dal Codice Civile, il contribuente diventa evasore quando l’imposta non la paga. Se questa situazione viene accertata dal giudice o non è stato fatto ricorso dal contribuente l’Agenzia delle Entrate/Riscossione fa richiesta di pignoramento presso terzi alla banca.
Poiché questa procedura ancora oggi dura per molto tempo, il governo intende velocizzarla e per farlo vuole sapere se il contribuente possiede del denaro per pagare. Per avere queste informazioni deve procedere utilizzando dei metodi informatici.
Dunque, l’intento del governo è consentire all’Agenzia delle Entrate di sapere con anticipo il saldo dei conti correnti, evitando in alcuni casi di eseguire il pignoramento.
La delega fiscale approvata cosa prevede
Durante il mese di luglio ci sono state accese polemiche sul prelievo forzoso. Quando è stata approvata la delega fiscale il testo finale conteneva la nuova procedura riguardante le modalità per riscuotere le imposte.
La norma per come l’aveva letta Renzi è stata decisamente trasformata e non c’è alcun rischio per i contribuenti di essere soggetti a prelievi forzosi dal conto corrente. La commissione Finanze del Senato è intervenuta proprio sull’articolo 16 contenuto nella legge delega.
La prima versione della norma diceva che dovevano essere introdotte delle procedure nuove per la riscossione e il pignoramento, ma la versione nuova prevede una eventualità in realtà molto lieve di ricorrere a procedure informatiche per riscuotere i debiti dovuti al fisco dai contribuenti.
La versione nuova prevede invece che nei rapporti finanziari la procedura per il pignoramento deve essere quella di razionalizzare, semplificare e informatizzare l’iter da seguire. Questa nuova versione ha preso il posto dell’articolo 16. Sono state comunque mantenute in vigore le tutele che erano previste già nei confronti dei contribuenti che hanno debiti.
Il prelievo forzoso non ci sarà
La variazione apportata alla norma per come era stata presentata e poi discussa ha portato come conclusione al fatto che sui conti correnti dei contribuenti non verrà eseguito alcun prelievo forzoso.
E’ stata invece rafforzata la modalità per poter riscuotere le imposte e la semplificazione della prassi per farlo, senza eliminare le protezioni riservate ai contribuenti che figurano come debitori.
In pratica, è stata data una nuova ventata di novità alle procedure per il pignoramento, che sono state rese più snelle e più celeri grazie all’uso dei metodi informatici. Come abbiamo visto, da una norma che prevedeva il prelievo forzoso è scaturita invece una variazione sulle attività di pignoramento.